Capitolo 23

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Quella settimana, oltre a riprendere le attività sportive, William aggiunse delle ore per il ballo della scuola.

W.<<Alle lezioni di quest'anno dovrete partecipare tutti. Nessuno escluso>>

Un lamento generale si levò dagli studenti. Il preside aveva deciso che, oltre a ballare il Valzer, ci sarebbe stata l'occasione di imparare i balli di coppia dell'Ottocento.

W.<<Sono simili a quello del film di Cenerentola, se l'avete visto>>

E.<<Magari avere un vestito come quello...e quelle scarpe poi>>

Elina cominciò a dondolare di qua e di là immaginandosi con una nuvola di tulle e delle scarpe in cristallo.

D.<<È partita...di nuovo...Ithan svegliala per carità>>

L'angelo, vedendo la propria ragazza in quello stato, si mise a ridere in modo quasi cupo, si curvò leggermente in avanti e si "trasformò", semplicemente diventando più alto e leggermente più muscoloso, cambiando le sue morbide ali in due più scure e più rigide, l'aureola rimase al suo posto spezzandosi e incrinandosi. Haru rimase a bocca aperta quando Elina dovette letteralmente saltare per abbracciarlo.

H.<<E-era più basso di lei prima...m-ma che->>

D.<<È come se avesse un alterego. Quando si è innamorato di Elina è diventato un angelo caduto e la perdita del suo posto ai "Piani alti" lo ha fatto cambiare. Lei è pazza di lui anche per questo>>

Lo sguardo "dell'altro" Ithan era più accattivante e provocante, quello che serviva per far sciogliere una diavoletta delle tentazioni.
Con uno schiocco di dita, William fece sparire tutti gli attrezzi presenti nella palestra.

H.<<Sembra ancora più grande così>>

Un altro schiocco di dita e apparirono delle specie di manichini senza volto, simili a robot ma si muovevano proprio come umani.

W.<<Come al solito, per le prime lezioni userete dei "compagni sintetici". Joker, Lady, vi va di fare da insegnanti?>>

I gemelli alzarono le spalle all'unisono e i loro "compagni" svanirono. Alla proposta del preside di una dimostrazione, si misero in posizione senza fiatare. Partì la musica e cominciarono a ballare. Neanche si guardavano in viso ma i loro movimenti erano coordinatissimi. La musica cambiò e passarono dal Valzer alla Salsa e alla Bachata. Haru restò paralizzata. La fluidità e sintonia dei loro movimenti era completamente in contrasto del comportamento che avevano l'uno con l'altra. Fu Diana a farle distogliere lo sguardo dai gemelli quando la musica finì.

D.<<Hey? Chi stai fissando?>>

H.<<E-Eh?>>

D.<<E poi non vuoi che ti prenda in giro>>

H.<<M-mi sono incantata a fissare il vuoto>>

D.<<Sì certo>>

La mutaforma roteò gli occhi e incrociò le braccia.
All'inizio era in po' imbarazzante ballare con qualcosa di finto, ma dopo qualche minuto Haru ci si abituò. Si accorse che non era facile come sembrava, ma riuscì comunque a imparare le basi. Quel pomeriggo dopo la lezione, disesta nella sua stanza, la vampirella immaginò per un attimo, ad occhi chiusi, il suo vestito ideale. Poi immaginò le decorazioni, la musica, i suoi compagni di classe e il suo partner, ma il suo pensiero la spinse ad associare al suo accompagnatore il ragazzo che incontrò dopo undici anni dalla prima volta, Joker. Si mise a sedere di scatto e scosse la testa.

H.<<No no e no. Non lui. Mi odia e non vorrebbe mai ballare con me...>>

M.<<Ma se ti odiasse ti parlerebbe? E ti avrebbe fatto visita quando sei rimasta bloccata? O meglio, ti avrebbe salvata quella sera sulle roccie?>>

Il fantasma fluttuò dentro attraverso la finestra e si sedette vicino a lei.

H.<<Cosa stai dicendo Morgan? Era l'unico ad avermi vista ed era il più vicino. Non gli importa nulla di me>>

M.<<E in montagna sarebbe venuto a farti compagnia fuori al freddo se, come dici tu, non gli importasse nulla di te?>>

H.<<I-io non...m-ma come fai a sapere tutte queste cose??>>

M.<<Io so tutto, coniglietta>>

Cominciò a svolazzare sorridendo e ridacchiando. Era insopportabile quando faceva così, ma ad Haru si illuminò una lampadina.

H.<<Se sai tutto...vuol dire che sai anche chi mi regala...i fiori...>>

M.<<Certo che lo so! Ma non posso dirtelo, gli ho dato la mia parola>>

Si mise una mano sul petto come segno della promessa.

M.<<E poi, se te lo dicessi, non sarebbe più divertente e non impazzeresti più a cercare di capirlo da sola>>

Detto questo attraversò la porta e se ne andò lasciandola sola e perplessa. Haru si alzò, mise della musica lenta e si esercitò ancora un po' con i passi base del ballo di coppia. Ancora due settimane e ci sarebbe stata la festa.

<<Un due tre, un due tre...spero di non inciampare nel vestito...porca miseria il vestito!!>>

Quella sera a cena chiese aiuto a Elina per modificare il vestito bianco che aveva per farlo sembrare quelo del disegno.

E.<<Non c'è nessum problema, insieme a Terrence sarà un gioco da ragazzi. Ma permettimi di truccarti e pettinarti la sera della festa, ti prego!>>

H.<<M-ma so truccarmi, davvero. E i miei capelli sono talmente lisci che nemmeno una permanente basterebbe>>

E.<<Stai tranquilla. Se lasci fare a me sarai stupenda>>

Haru si arrese ed Elina saltellò via.

H.<<Non riesco a dire di no troppe volte. È da quando sono arrivata che me lo chiede>>

D.<<Non è contenta di mettere le mani su di me a quanto pare>>

H.<<Ma tu un minimo ti trucchi già>>

D.<<A lei non basta. Anche se devo ammettere che è veramente brava e non credo ti truccherà pesantemente>>

H.<<Lo spero, non voglio stare lì a struccarmi per ore finito il tutto>>

Tornata in camera si sistemò e si stese a letto. Sentiva le gambe gonfie e pulsanti con delle fitte alle caviglie.

H.<<Spero che al ballo non facciano male...voglio pensare solo a divertirmi quella sera e non fermarmi per colpa di quella roccia>>

Si addormentò quasi subito dopo aver spento la luce. Si ritrovò in mezzo ad un prato durante il tramonto. Indossava il vestito del suo disegno, proprio cone se l'era immaginato. Un vento leggero alzò petali e polline dai fiori lì vicino e li fece svolazzare intorno a lei. Poi lei vide una macchia rossa in lontananza. Con cautela si avvicinò e quando fu abbastanza vicina rimase a bocca aperta: un campo di rose senza spine si estendeva per tutta la visuale. Vide anche la figura di un ragazzo vestito di nero che si girò verso di lei e le fece un piccolo inchino. Non le servì avvivinarsi ancora per capire chi fosse. Gli fece un inchino in risposta e quando alzò la testa se lo trovò davanti che le prese le mani e la guardava negli occhi avvicinandosi col viso

H.<<...m-ma cosa...>>

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