H.<<A-allora tu...i fiori...i b-biglietti...p-perché?>>
La mora era incredula, tutti li stavano fissando. Il ragazzo stava per aprire bocca per rispondere quando il preside diede qualche colpetto al microfono ed attirò l'attenzione su di sé.
W.<<Benvenuti al ballo di Natale e di fine quadrimestre! Non vi annoierò con uno di quei soliti discorsi che vi farebbero addormentare all'istante. Perciò, visto che ora siamo tutti, che possano cominciare le danze! Buon divertimento! Xanthia, a te l'onore>>
L'uomo restituì il microfono alla ragazza della console che ringraziò con un sorriso.
X.<<Buonasera a tutti! Amici, compagni, insegnanti, tutti!! Direi di cominciare! Sono quasi le 20 in punto e faremo baldoria fino a tarda notte!! Ovviamente finché il nostro caro preside non deciderà di staccare la spina>>
Una risata generale si levò da tutti i presenti.
X.<<Direi di toglierci subito un peso e di fare il ballo d'epoca di rito>>
Detto questo, Xanthia inserì una traccia dalla playlist ed alzò il volume.
J.<<Posso avere l'onore di questo ballo?>>
Haru annuì e si avvicinarono al centro della palestra. Quel tipo di ballo non necessitava di contatto prolungato, quindi la ragazza non era preoccupata. Dopo qualche minuto di passi eleganti, ondeggi e piroette, la musica si fermò, tutti si inchinarono all'unisono e, rialzatisi, applaudirono alla dj e ai compagni. La ragazza vamipra si guardò intorno sentendosi osservata. Percepiva quella sensazione quando notava che a fissarla era Shiro, la sorella più vecchia dei gemelli. Ma in quel momento era proprio la gemella di Joker a farlo, e non sembrava per niente contenta.
Il ragazzo notò un certo nervosismo negli occhi azzurri della ragazza in sua compagnia e rivolse lo sguardo alla sorella. Dopo un verso scocciato, si allontanò facendo girare e appoggiando una mano sulla schiena di Haru per allontanarla a sua volta.J.<<Non darle retta Haru, vuole solo rovinare la serata>>
H.<<A te?>>
J.<<A me...a te...ma anche a se stessa>>
Con uno sguardo fulminante lanciò un'occhiataccia di fuoco a Lady. La minaccia le sembrò tanto reale che Haru quasi sussultò.
Poi Yashmine mostrò a Xanthia il titolo di un'altra canzone sul computer, lei lesse e annuì alla compagna.
<<Grazie Yaya. Quest'anno l'accompagnamento al valzer non sarà una classica melodia di quel genere ed epoca, bensì una canzone italiana, non troppo nuova, abbastanza movimentata ma con il ritmo giusto>>
Il ragazzo porse la mano ad Haru, che ricevette una scossa appena la accettò, consapevole del fatto che l'avrebbe percepita durante tutto il tempo del valzer e cercando di non darlo a vedere.
Tutti erano già in mezzo alla pista da ballo che cominciarono a muoversi a ritmo di musica, la ragazza si bloccò non appena sentì le prime note.H.<<N-non posso crederci...>>
J.<<C'è qualcosa che non va?>>
H.<<Mi sono esercitata per giorni con questa canzone...n-non è possibile>>
J.<<Sarà solo un caso>>
Il ragazzo le sorrise e si posizionò, cominciando a muovere i primi passi non appena iniziarono le prime parole e prendendo alla sprovvista la mora, che riprese il ritmo con leggera fatica. Ondeggiarono e volteggiarono per tutta la stanza e la ragazza sentì come se ci fossero solo loro due in tutta la scuola. L'elettricità che sentiva al contatto col ragazzo davanti a lui si era attenuata, come se la pelle si fosse quasi addormentata al tocco. Durante il secondo rittornello, Joker le appoggiò le mani sui fianchi e la sollevò con delicatezza, la riposò a terra e le fece compiere una piroetta più volte, lasciandola ogni volta sorpresa e senza fiato e con un mezzo grado di colore in più sulle guance. Quando la musica si fermò per qualche secondo, Haru notò che sulla pista erano rimasti solo loro due. Tutti gli altri studenti e gli insegnanti erano lì che li fissavano, tutti sorridenti. O quasi.
La musica riprese e Joker la richiamò tirandola leggermente a sé. Mentre la canzone terminava definitivamente, la ragazza dai capelli corvni sentì il rumore di un paio di tacchi e notò uno scintillio seguito da una macchia nera, verde e arancione che si avvicinava. Da quel momento tutto sembrava al rallentatore. Lady si stava pericolosamente avvicinando con il suo fidato coltello alla mano, Velkan cercò di fermarla ma invano, William e gli altri si accorsero troppo tardi di quello che stava accadendo per intervenire.L.<<Allontanati da mio fratello piccola strega!>>
Stava per caricare il colpo quando, con uno scatto a dir poco fulmineo, Ginger le arrivò davanti e coi suoi fini tentacoli le legò le caviglie e la fece inciampare. La mano di Lady tuttavia rimase salda sul manico della lama che si impigliò sulla gonna bianca della vampira. Si sentì il suono di stoffa strappata. Poi calò il silenzio. Tutti rimasero a bocca aperta, immobili. Dopo quasi un minuto in assenza di suoni, la ragazza dal vestito nero si rialzò quando il piccolo cosino la liberò e tornò di corsa da William.
J.<<Cosa ti è saltato in mente?! Sei ri-diventata pazza tutto in un colpo?!>>
L.<<È colpa sua se sei cambiato! L'avevo avvisata!>>
W.<<E io avevo avvisato te, Lady>>
Il preside si stava avvicinando al centro della palestra, ma a metà strada si fermò, quando vide che la mora si chinò per strappare la lama dal vestito e dal pavimento.
H.<<Hai rovinato la mia permanenza in questa scuola...il vestito dei miei sogni, la serata non solo a me, ma a tutti i presenti...>>
La ragazza strinse il pugno incrinando il legno dell'impugnatura e i due gemelli arretrarono di un passo. Tutti cominciarono a essere terrorizzati da quella situazione. Nessuno studente era mai riuscito ad avere la meglio su Lady.
H.<<Vuoi rovinare anche qualcos'altro? Perché in questo modo stai rovinando la TUA permanenza qui!>>
Haru chiuse il coltello a serramanico e lo gettò ai piedi della ragazza col vestito nero. Strinse i pugni vicino alla vita, tremava dal nervoso e dalla rabbia. Uno scintillio lilla e poi una luce rossa provenì dai suoi occhi. Quando alzò la testa verso Lady si sentì lo stupore e la paura di tutti i partecipanti alla festa. Le sue iridi erano diventate rosse come il sangue, le pupille erano due linee nere sottilissime e gli artigli sembravano più lunghi che mai. Nessuno ebbe il coraggio di avvicinarsi. Un suono di disprezzo provenì dalla ragazza, poi, con un gesto rapido, prese un laccio del fiocco sul retro del suo vestito e sciolse il nodo, rivelando la gonna bianca poco sopra il ginocchio precedentemente nascosta dagli strati di tulle. William e Joker notarono che cercava di tranquillizzarsi, e in qualche modo, ma con molta fatica, riuscì a non saltare al collo di Lady. Dopo un respiro profondo molto tremante, si avvicinò alla padrona del coltello.
H.<<Io non sono come te e non mi abbasserò al tuo livello. Non ti sfioro nemmeno, so di cosa sono capace e non mi piace per niente. Contina a scatenare il mostro che c'è in me e per te finisce male. Potrai essere brava quanto vuoi, ma mi basta un attimo per prenderti alla sprovvista>>
Diede uno sguardo veloce al preside, poi i suoi occhi tornarono su di lei.
<<Non voglio che tu venga espulsa. Né sospesa. Una punizione te la meriti di sicuro, ma non da buttarti fuori dalla scuola. Anche se hai appena tentato di uccidermi. Non provare più a toccarmi, a parlarmi o a venirmi vicina...non so cosa potrebbe succederti>>
Trascinando la lunga gonna rovinata, si diresse all'uscita della palestra. Prima che le porte si chiudessero con un forte rumore metallico, sentì un ultimo suono. Uno schiaffo.
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What's happening?!
FantastikHaru Miura, una ragazza che, poco prima di cominciare la quarta superiore, comincia ad avere degli strani "sintomi": incubi tutte le notti e sempre meno controllo della rabbia. Un giorno di metà novembre "scoppia" e scopre di avere una sete che non...