Capitolo 14

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Haru si svegliò di soprassalto. Si guardò intorno. Aveva dimenticato la luce accesa e il quaderno era scivolato a terra. Era ancora seduta. Si era addormentata mentre disegnava. Prese il telefono e provò ad accenderlo. Ma niente.

H.<<Devo aver lasciato la musica accesa...cavoli...>>

Lo attaccò al caricabatteria, aspettò un minuto e lo riaccese. Erano le 2 del mattino.

Haru si stropicciò gli occhi, mise a posto quaderno, matita e gomma, spense la luce e si rimise a letto. Cercava di capire chi era il bambino del suo sogno. Non si ricordava di averlo visto, ma le sembrava familiare.

H.<<...Josh...l'ho già sentito...boh...>>

Si rimise a dormire, senza sognare nulla. Avrebbe almeno passato il resto della notte tranquilla.

Si svegliò alle 9.30. con calma, si vestì e si sistemò. Aprì la porta e trovò Diana che stava per bussare.

D.<<Ah! Buongior- ...altro incubo?>>

H.<<Si nota>>

D.<<Insomma. Vieni a fare colazione?>>

H.<<Ma non è fino alle 8.45?>>

D.<<Sabato e Domenica no. Non te lo avevo detto?>>

H.<<No>>

D.<<Ops, scusa. Almeno sei ancora in tempo>>

H.<<Quanto dura la colazione il weekend?>>

D.<<Fino alle 10.30>>

H.<<Sì sono ancora in tempo>>

D.<<Pensavo dormissi ancora e sono venuta a svegliarti. Pensavo di averti detto di vederci per le 9.20 alle scale ma evidentemente mi sono dimenticata>>

H.<<Vabbè non importa. Domani sarò in orario allora>>

D.<<Se vuoi possiamo vederci anche più tardi>>

H.<<Hm...9.30?>>

D.<<Perfetto. Così posso dormire anche io qualche minuto in più>>

Scesero e andarono in mensa per la colazione. Non c'era quasi nessuno, erano quasi tutti fuori o in giro per la scuola. Haru andò al distributore di bevande e prese un bicchiere. Era indecisa su cosa prendere, ma quando il suo occhio cadde sul rosso e denso sangue non ci pensò due volte. Stava per berne un sorso, quando Velkan le si affiancò.

V.<<Cosa stai facendo?>>

H.<<Ehm...bevo?>>

V.<<Sangue?>>

H.<<Ah è sangue? Non me ne ero resa conto...>>

V.<<Davvero? Sai, sono l'unico studente che bene sangue>>

H.<<Ah sì? –prese il bichiere e mandò il contenuto giù tutto in un sorso- ora non più>>

Un lampo lilla le balenò negli occhi e Velkan rimase a bocca aperta. Non poteva crederci.

V.<<Un v-vampiro...anche tu?>>

H.<<E se fossi una sanguisuga?>>

V.<<N-non può essere...allora ho visto bene ieri sera...>>

H.<<E allora? Qualche problema?>>

V.<<T-tu sei una sirena...non puoi essere anche un vampiro!>>

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