"Calmati!" Esclamò esasperata Astoria Malfoy per l'ennesima volta quella mattina
Era un giorno importante: Scorpius, il rampollo della famiglia di maghi che fino a poco tempo prima era la più potente dell'intero paese, quel giorno era alla stazione di Kings Cross con i suoi genitori, per salire sull'espresso per Hogwarts dove avrebbe cominciato i suoi studi
Ma Astoria non stava parlando col figlio; parlava col marito Draco Malfoy che era nervoso ormai da una settimana
"Non vorrai farti vedere in questo stato da Scorpius!" Lo rimproverò mentre il bambino stava sistemando i bagagli nel treno
"È un bambino..." Rispose lui mangiandosi le unghie
"Ma non è stupido!" Lo interruppe la moglie "...ascolta... Scorp sarà già nervoso per conto suo, non trasmettergli anche la tua di ansia"
"Come faccio a non essere nervoso? Astoria, nostro figlio è un Malfoy... Come verrà accolto ad Hogwarts? Scorpius è così..."
"Emozionato" Astoria lo interruppe prendendogli il volto tra le mani "ed è giusto così. È il suo primo giorno ad Hogwarts, tesoro... Non ti ricordi che posto meraviglioso ed unico è? Non dobbiamo essere proprio noi a rovinargli la giornata per via del suo cognome"
Draco fissò i suoi occhi in quelli verde chiaro della moglie; era sempre così bella...
"Hai ragione" sorrise poggiando le mani su quelle di lei "starà benissimo... In fondo è un ragazzo davvero speciale"
"Certo che lo è!"
I due si separarono, vedendo arrivare il figlio verso di loro
Scorpius era alto per la sua età: arrivava già alla spalla di suo padre; ma sembrava anche più slanciato dato che era snello ed affusolato
Aveva il viso affilato di tutti i Malfoy, e come i Malfoy aveva i capelli biondi, quasi bianchi e gli occhi grigi; ma la forma no, la forma era quella degli occhi di sua madre: grandi e ridenti; ed anche il sorriso era quello caldo e smagliante di Astoria
"Sei pronto?" Gli chiese suo padre appena Scorpius si fu avvicinato
"Si" annuì lui, visibilmente agitato
"Ti piacerà moltissimo vedrai" sorrise Astoria prima di abbracciarlo "ci mancherai tesoro"
"Anche voi mamma" rispose Scorpius abbracciandola di rimando
"Scrivi tutte le settimane" gli disse lei mentre padre e figlio si abbracciavano
"Ma se ti dimentichi non fa niente" aggiunse accarezzandogli i capelli
"Ci vediamo a Natale" aggiunse Draco lasciandolo andare "e comportati bene!"
Scorpius raggiunse le scalette e salutò un'ultima volta i suoi genitori prima di scomparire all'interno del trenoAnche se i signori Malfoy non lo sospettavano, una minima parte dell'agitazione di Scorpius era dovuta proprio al suo cognome
Scorpius sapeva della storia della sua famiglia, e sapeva che i suoi genitori erano diversi, poiché lo avevano cresciuto con ideali diversi
Ma sapeva anche che il pregiudizio era una cosa difficile di cui liberarsi, sua madre glielo aveva detto dopo che una volta i genitori di un compagno di giochi lo avevano allontanato
Inoltre tutti i ragazzini della sua età che conosceva, erano quelli che incontrava al parco e la maggior parte di loro erano babbani; i figli dei vari 'zii' erano tutti più piccoli
Scorpius stava andando solo ad Hogwarts... Non era mai stato un problema per lui farsi delle nuove amicizie, ma sentiva che sarebbe stato un pubblico più difficile del solitoPercorse il corridoio del treno fino a trovare uno scompartimento vuoto
Quindi entrò e si mise seduto vicino al finestrino
Chissà come sarebbe stata grande la sala comune... Se il suo letto sarebbe stato comodo come suo padre aveva raccontato, se lo avrebbero lasciato giocare a quidditch, se...
"Posso entrare?"
Scorpius si girò verso la porta dello scompartimento dove stava in piedi un ragazzo coi capelli neri
"Certo" sorrise, togliendo le gambe dal sedile di fronte al suo e spolverandolo leggermente con la mano
Il ragazzo si andò a sedere di fronte a lui, con un sorriso imbarazzato
"Mi chiamo Scorpius"
"Io sono Albus, Albus Potter"
Oh... Scorpius non sapeva come reagire a questo punto, ma pensò che visto che non gli aveva ancora urlato contro, forse non lo odiava
"Beh..." Sorrise "è un piacere conoscerti"
Albus annuì sorridendo più sicuro "anche per me"
Dopo questo scambio di battute comunque calò un silenzio imbarazzante
Scorpius aveva la sensazione che se non avesse detto qualcosa entro poco, sarebbe stato più difficile parlare dopo e di certo non voleva passare tutto il viaggio in silenzio
"Ti piace il Quidditch?" Chiese
Per fortuna ad Albus piaceva il quidditch e così cominciarono a parlare animatamente dello sport, raccontandosi delle squadre preferite e delle partite a cui avevano assistito"Al! Ti ho cercato ovunque!!"
I due ragazzi si interruppero per guardare verso la porta dove una ragazza dai capelli ricci e rossi li osservava con un'aria di rimprovero
"Scusa Rose" disse lui "vieni, ti presento Scorpius"
"Lo so" rispose lei un po' infastidita, poi si rivolse al ragazzo biondo "piacere, Rose Weasley"
"Ciao" disse lui scuotendo la sua mano
La ragazza si lasciò cadere accanto ad Albus "siamo cugini" spiegò lui a Scorpius
Dopo qualche altra frase comunque, Rose e Albus parlarono un po' tra di loro
Scorpius non voleva intromettersi e così tirò fuori il suo libro e cominciò a leggere... Quanto gli piaceva leggere!
Dopo un po' Rose si addormentò
"Non voleva essere scortese"
Scorpius sollevò gli occhi dalla pagina "come scusa?" Chiese sorpreso
"È un po' brusca, ha preso da mio zio Ron... Ma una volta che fa amicizia è davvero simpatica"
"Si, ne sono sicuro" sorrise luiQuando arrivarono ad Hogwarts, Scorpius ed Albus salirono sulla stessa barca per attraversare il lago, ed anche Rose con loro
Quando entrarono nella sala grande e si trovarono davanti al cappello parlante, nessuno parlò più"Malfoy, Scorpius!"
Quando il suo nome fu chiamato, Scorpius si girò verso Albus "piacere di averti conosciuto" gli disse: era sicuro che una volta smistati non si sarebbero più guardati neanche da lontano
"Ah! Signor Malfoy... Vedo che hai preso il meglio da entrambi i tuoi genitori!" Il cappello parlante si fece sentire forte nella sua testa "intelligente, coraggioso, leale, ambizioso... Potrei smistarti in una qualsiasi casa... Ma forse è meglio non rompere la tradizione... c'è un motivo se le tradizioni sono importanti... In fondo chissà... Potresti essere un nuovo Merlino... SERPEVERDE!"
Scorpius non era poi così sorpreso, se lo aspettava, ma era felice. Anche di ciò che gli aveva detto il cappello
La sua casa applaudì, mentre lui si andava a sedere accanto agli studenti smistati prima di lui"Potter, Albus!" Tutti guardarono il giovane Potter camminare verso lo sgabello e attendere trepidante il responso del cappello
"SERPEVERDE!!"
La sala grande calò nel silenzio, e mentre Albus scendeva dallo sgabello nessuno fece rumore. Poi dalla tavolata dei Grifondoro, un ragazzo coi capelli scuri e gli occhiali cominciò ad applaudire forte, subito seguito dalla tavola dei SerpeverdeComunque quando il ragazzo si avvicinò al tavolo e si sedette di fronte a Scorpius, aveva un'espressione davvero afflitta
"Sai..." Scorpius attirò la sua attenzione "il mio cane si chiama Albus"
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Being Scorpius
FanfictionAnche se non lo avrebbe mai ammesso, il piccolo Scorpius aveva paura Quel giorno alla stazione di Kings Cross, mentre saliva sull'espresso per Hogwarts per il suo primo anno di scuola, fece un sorriso coraggioso ad i suoi genitori Ma in realtà dentr...