Rimasi seduto a guardare i miei genitori dall'altra parte del tavolo: sapevo di aver appena sganciato delle notizie bomba e dovevo lasciare che si riprendessero
"Quindi hai lasciato Rose" disse mio padre
"Si" annuii paziente
"...E te ne vai?" Chiese mia madre
"Solo per un po'" la rassicurai, cercando di infondere sicurezza in mia madre col tono di voce
"Ma" mio padre era quello più incredulo "pensavamo che volessi diventare un auror..."
"Io sono già un auror" gli ricordai
"E allora perché andarsene?" Chiese di nuovo. Sospirai spiegandolo di nuovo
"Qui la situazione è molto tranquilla: nell'immediato dopo guerra sono stati cacciati tutti i maghi oscuri" aspettai un secondo che le mie parole venissero assimilate "ed ora ce ne sono veramente pochi... voglio andare dove farei la differenza!"
"E dove?" Chiese mia madre "Italia?"
Ci avevo pensato: era vicina e con molti problemi a sentire zio Jeremy
"Potrei, li lavoro ce n'è molto... ma vorrei vedere il mondo!"
"E perché hai lasciato Rose?" Chiese di nuovo mio padre: forse troppe notizie insieme lo rendevano incapace di assimilare tutto
"Erano troppo diversi, Draco" rispose per me mia madre, risoluta. La guardai: lo aveva sempre saputo?
"Anche io e te siamo diversi!" Rispose mio padre un po' allarmato
"Certo" mia madre gli posò una mano sul braccio "ma nella giusta misura"
"Ragazzi!" Interruppi per riportare l'attenzione sulla faccenda principale: volevo andarmene... Per loro era ok?
"Ah" sospirò mia madre appoggiandosi allo schienale della sedia "io credevo che la vena avventuriera di tua zia avesse dirazzato con te..."
"No" risposi "in realtà ho sempre voluto viaggiare ed andare via, per un certo periodo però..."
"Quando stavi con Rose" sorrise lei leggermente canzonatoria
"Già..." Credevo che a mia madre piacesse Rose... "Credevo di poter dire addio a tutti i miei sogni ma..."
"Ma non si rinuncia mai ai propri sogni" completò per me mio padre
"E lei non era l'amore della vita" aggiunse mia madre sorridendomi. Poi si girò verso mio padre che disse
"Allora... tutto quello che resta da fare è preparare una festa d'addio!""Signore?"
La voce nel mio orecchio destro mi distolse dai ricordi
"Mi scusi signore, il suo biglietto" ripetè il mago di fronte a me
"Certo" brontolai tastandomi le tasche del mantello
Passai il biglietto al controllore del nottetempo, mentre tornavo ad eclissarmi; erano passati dieci anni dalla conversazione che ebbi con i miei genitori, dieci anni lontano da casa... Quante cose erano cambiate! Avevo viaggiato per il mondo come auror di contatto per il ministero di Londra: non ero mai rimasto più di un anno nello stesso posto, a volte ero tornato ma non molte; ero un auror 'anziano' se così si può dire di un ventinovenne!
Perché l'avevo fatto? Non so spiegare esattamente: a diciannove anni mi svegliai e capii che la mia vita non era come la volevo... Non amavo più la mia ragazza, non volevo stare in Inghilterra per tutta la vita, non avevo realizzato nemmeno una delle cose che avevo sognato... Non fraintendetemi: per qualcuno va bene, ma io non ero pronto a scegliere di avere quella vita per il resto dei miei giorni! Avevo già un lavoro ed una ragazza fissa da tre anni: se non avessi cambiato niente, quale sarebbe stata la prossima cosa nuova? Il matrimonio? I figli?? No grazie!
Non che non mi voglia sposare, ma avevo bisogno di vivere i miei sogni, vedere il mondo, fare nuove esperienze... E poi non mi potevo davvero sposare con Rose
Quando la lasciai le dissi che non la amavo più, quello che sentivo ormai era solo amicizia; lei pianse un po' ma mi disse che anche per lei era la stessa cosa
Almeno di quello fui contento
"Dove sta andando signore?" Chiese il controllore, interrompendo di nuovo i miei pensieri
"Al paiolo magico"
"Benissimo!" Finalmente si allontanò. Scesi due fermate dopo ed entrai nel piccolo albergo/bar/rifugio/dove andavamo io ed Al per sentirci grandi a 18 anni.
Infatti quando entrai, seduto al bancone c'era un più vecchio Albus: stropicciato, stanco e incredibilmente simile a suo padre (anche se non aveva gli occhiali)
Mi avvicinai di soppiatto al suo orecchio e sussurrai "Ehi, straniero!"
Albus sussultò e saltò in piedi prima di rilassarsi "Mi hai fatto prendere un infarto!!!" Esalò mezzo arrabbiato mezzo divertito "come stai?" Mi abbracciò stretto
"Bene" sorrisi ricambiandolo "felice di rivederti"
"Anche io amico" mi dette qualche pacca sulla spalla e poi ci sedemmo "troppo, troppo tempo dall'ultima volta! quando è stato...?" Chiese passandomi una burrobirra
"Sei mesi fa" gli ricordai bevendone un sorso... Mi era mancata casa! Non trovavi una burrobirra decente fuori dall'Europa
"Giusto" Albus si passò una mano tra i capelli scarmigliati, chiudendo gli occhi un secondo... In effetti sembrava non li chiudesse da un po'
"Cosa c'è Al? Sembri stanco..." Probabilmente mi voleva parlare di qualcosa di preoccupante visto il suo stato ed il fatto che aveva insistito tanto per vederci
"Ecco ho due notizie" cominciò "in realtà ti ho voluto incontrare appena sei tornato a Londra perché ci sono problemi"
"Dove?" Pensai che volesse assegnarmi un'altra missione
"Qui" rispose lui grave "negli ultimi due anni, un gruppo estremista anti babbano è cresciuto in forza"
"Si" mi accigliai "ne ho sentito parlare..." Avevano già accusato i miei genitori ed i miei nonni di farne parte
"Pensavamo di controllarli" raccontò Albus "ed in effetti ci siamo riusciti... ma quelle persone sono malata Scorp... quando si sono sentite in trappola sono cominciate esplosioni, incidenti aerei... atti che i babbano hanno interpretato come terrorismo ma che in realtà dipendono dal mondo magico"
"Capisco..." Sospirai guardando il legno scuro del bancone... Sembrava proprio una brutta situazione
"Non è tutto" rise nervosamente Al, stropicciandosi gli occhi "il primo ministro babbano ha minacciato di rivelare il mondo magico, se non ci muoviamo a fermarli"
"Che cosa?" La burrobirra mi era quasi andata di traverso: come poteva fare una cosa così stupida?!?
"La paura Scorp...." Sospirò fissando un secondo il vuoto "C'è tanta paura... I babbano non riescono più a vivere tranquilli e vogliono farsi guerra tra di loro... Il ministro pensa che eviterebbe una guerra"
"Cominciandone una contro di noi che non possono vincere!" Albus scrollò le spalle come a dire 'lo so amico, che ci posso fare?'
"E sicuramente" sospirai "avrebbe gioco facile: un qualsiasi diciassettenne esaltato si offrirebbe di mostrare la bacchetta in pubblico"
Albus annuì "Il ministero ha richiamato tutti i maghi più capaci della nostra generazione per aiutarci" mi illustrò la situazione "Ban ha lasciato le riserve dei Thunderbird nel sud America, ed è una capo stratega della squadra Alpha; Rose si è rifiutata di lasciare il San Mungo, ma avevano chiamato anche lei..."
"Will?" Chiesi; era uno dei migliori duellanti dell'Inghilterra anche se si occupava di legge
"È nella squadra alpha anche lui" confermò Albus "Freya nella beta... I signori Port sono felici di avere i nipotini qui anziché in Bulgaria" sorrise
Anche a me venne da sorridere: erano sicuramente contenti... E Freya era una strega molto dotata: sarebbe stata utilissima
"comunque se tu accettassi di aiutare" riprese Al "saresti reintegrato nella squadra... Ci serviresti"
Finalmente me lo aveva chiesto! Pensavo di dovermi offrire volontario!
"Certo!" Sorrisi "sono qui apposta!"
"Bene amico!!" Finalmente Al fece un sorriso e mi dette una pacca sulla spalla, felice. Parlammo del più e del meno finché non mi ricordai "L'altra notizia?"
"Adesso vieni con me" sorrise lui afferrandomi per un braccioAppena materializzati, una luce forte mi fece chiudere gli occhi
"Sorpresaaaaa!!!" Gridarono insieme un sacco di voci
"Oddio!!" Mi spaventai
"Secondo te i tuoi potevano farti tornare nel paese inosservato?" Rise Albus
Infatti i miei stavano venendo verso di me
"Mamma che cosa hai fatto?" Ridacchiai "Una festa" rispose come se fosse la cosa più naturale del mondo "vieni qui, fatti abbracciare!"
"Mi siete mancati" sorrisi abbracciando mia madre
"Anche tu ci sei mancato, figliolo" rispose mio padre dandomi una pacca sulla spalla
Scambiai appena qualche parola con i miei genitori, prima che venissi travolto "Scorp!!" Qualcuno ti stritolava il collo e sentivo un peso sulla schiena
"Oh!!" Cercai di respirare "Ciao Grace" "Potevi farlo respirare!" La rimproverò Albus mentre lei scendeva
"E tu potevi essere meno trasandato!" Ritorse la ragazza; i miei mi salutarono con uno sguardo che diceva 'amici tuoi problemi tuoi'
"Sono uscito ora dal lavoro!" Sentii ribattere Albus
"Non importa..."
"Sempre a bisticciare questi due!" Una voce familiare mi distrasse dai miei amici che bisticciavano
"Liam!!" Abbracciai il colosso che avevo davanti: ero alto un metro e novanta ma Liam, come suo fratello, sfiorava i due metri
"Ciao amico, come va?" Ridacchiò lui
"Beh..." Sospirai guardando Al e Grace che litigavano "Poteva andare peggio!"
"Ti capisco"
"Ciao Scorpius!" C'era solo una persona che parlava con quello strano accento
"Freya" la salutai baciandola sulla guancia "che bello vedervi! Ciao bellissima" mi rivolsi alla piccolina che teneva in braccio, ma lei nascose la faccia sulla spalla della madre
"Stasera siamo timide" sorrise Freya
"Va bene così Lia" disse Will a sua figlia, mentre metteva il braccio attorno alle mie spalle "non dargli confidenza!"
"Ma se abbiamo ballato insieme, quando sono venuto a trovarvi?" Risi
"Beh" rispose lui "hai ballato anche con me"
"Già" concluse Freya "è stato strano"
"A quanto pare" una voce richiamò la mia attenzione "hai ballato con tutti tranne che con me"
Alzai lo sguardo davanti a me
"Ban!" Mi feci avanti e la abbracciai stretta
"Ciao Scorp" la sentii sorridere sulla mia spalla
"Quanto tempo..."
"Due anni" rispose lei
Erano davvero due anni che non vedevo Ban: per qualche motivo non ero mai capitato nemmeno vicino il sud America e le volte in cui tornavo a casa lei non c'era e viceversa... Mi era mancata tantissimo
"Troppo" la strinsi ancora più forte e le feci fare una giravolta
"Lo so!" Ridacchiò lei
La rimisi giù ma tenni ancora il braccio sulle sue spalle, mentre ci giravamo verso il gruppo
"Allora eccoci!" Sorrise Albus guardandoci tutti "la squadra Alpha!"Lo so non ve lo aspettavate! Spero che la storia vi piacerà lo stesso anche se Rose è uscita di scena (si, era tutto programmato dall'inizio)
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Being Scorpius
FanfictionAnche se non lo avrebbe mai ammesso, il piccolo Scorpius aveva paura Quel giorno alla stazione di Kings Cross, mentre saliva sull'espresso per Hogwarts per il suo primo anno di scuola, fece un sorriso coraggioso ad i suoi genitori Ma in realtà dentr...