Capitolo 2

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"Alex! Sveglia dormigliona!!"
Presto attenzione alla voce che mi chiama e che riconosco come quella del mio migliore amico, ovvero Giulio, apro un occhio e vedo che è impegnato ad aprire la finestra così da farmi percorrere da una lunga scia luminosa provocata dal sole che mi illumina il viso di prima mattina, richiudo l'occhio aperto prima e mi giro dall'altra parte dove scorgo un'altra figura maschile distesa sul mio letto, ovvero Giorgio, mio fratello, li guardo e con la voce ancora impastata dal sonno dico
"uno: che cazzo volete?
Due: che ci faccio qui se ieri ci siamo addormentati sul divano?
Tre: non esistono i pantaloni? Quattro: chi ti ha detto che puoi metterti sul mio letto?
E cinque: come mai mi trovo con i pantaloncini del pigiama se ieri sera ero vestita?"
li osservo aspettando che mi spieghino la situazione e loro si guardano mettendosi a ridere Giulio si avvicina e si mette vicino a me facendo si che mi trovo tra lui e mio fratello alza la mano e inizia a parlare contando con le dite "uno: siamo qui perché dobbiamo andare a scuola senza fare tardi!"
"due"
continua mio fratello
"ieri Giulio si è svegliato vedendoti con le labbra vicino alle sue!"
dice ridendo e rimproverando con lo sguardo Giulio che continua
"tre: ci siamo appena svegliati e visto che tu dormivi come un ghiro siamo venuti diritti da te"
mi giro verso mio fratello che dice "quattro: perché io volevo stare un po' vicino alla mia sorellina!"
lo guardo e gli dico con aria di superiorità
"se ancora non ti è chiaro sono io la primogenita e quindi sei tu che sei il mio fratellino!"
sottolineando la parola 'fratellino', Giulio ci interrompe dicendo
"e cinque: siamo stati io e tuo fratello, ovviamente lui ti ha tolto i pantaloni e poi ti ha messo i pantaloncini del pigiama, mentre io ti ho tolto la maglia e fortunatamente avevi il reggiseno altrimenti... beh lo sai" mi guarda maliziosamente e io rimango a bocca aperta
"brutti bastardi! Come vi siete permessi?!?!"
dico scioccata
"andiamo Alex sono tuo fratello e prima o poi ti avrei vista in intimo" dice trattenendosi dal ridere, li guardo con sguardo omicida e grido
"ANDATE FUORI"
loro si alzano di scatto e vanno verso la porta aprendola subito e uscendo, ma prima di avviarsi fuori dalla mia stanza si girano e mi dicono con sguardo malizioso"comunque dobbiamo dire che sei molto più sexy, di quanto pensassimo, in intimo"
li guardo come se uno non fosse mio fratello.

Appena usciti mi alzo e vado nel bagno, situato dentro la mia camera, mi faccio una doccia velocemente e lavo faccia e denti. Prendo i miei trucchi per poi dirigermi nella stanza davanti lo specchio e iniziare a truccarmi, metto la matita nera, il mascara, l'eyeliner nero, un po' di ombretto e infine un rossetto molto forte, rosso, metto una gonna rossa e una maglia nera poi di sopra metto il mio adorato giubbino di pelle nero, indosso le mie vans nere e sono pronta, prendo lo zaino ed esco dalla mia camera, scendo le scale e arrivo al soggiorno dove trovo tutti i ragazzi, esclusivamente ragazzi, visto e considerato che le ragazze sono sempre le ultime, sul divano e senza i pantaloni, stanno a loro agio davanti a una ragazza in boxer almeno un po' di rispetto voglio dire, ci sono anche ragazze in questa villa e non possiamo controllare gli ormoni.

Li guardo ancora e poi prendo la parola dicendo
"Buongiorno!"
loro si girano e mi salutano dicendo
"buongiorno anche a te!"
sono così carini li sbaciucchierei per ore e ore ma dobbiamo andare a scuola, non riesco a togliere lo sguardo da loro e accorgendosi di questo Bryan mi dice
"tesoro smettila di scoparci con gli occhi!"
mostrandomi un sorriso, al quale non seppi resistere, e mi piombai su di lui abbracciandolo come un orsacchiotto dandogli tanti bacetti a stampo sulle labbra e sulla guancia guadagnandosi gli sguardi di tutti i presenti che si ingelosivano, così mi alzai e andai da ognuno a baciarli e abbracciarli come dei cuccioli che hanno bisogno di coccole dando anche a loro baci a stampo sulle labbra compreso mio fratello che mi tratteneva di più a sé.

Dopo aver salutato tutti andai in cucina, a fare colazione, dove trovai Marianna, che come me era sempre la prima ad essere pronta, mi porse un piatto con una fetta di torta, che avevo preparato con Giulio, e un caffè.

Quando tornai in soggiorno i ragazzi non c'erano più perché si erano andati a preparare così corsi nella stanza di mio fratello e di Giulio, che a volte stavano nella stessa stanza per parlare di affari, gare clandestine ecc... quando aprì la porta vidi Giulio solo con un asciugamano e con delle goccioline di acqua che scendevano lentamente sui suoi pettorali, stavo per parlare ma si aprì la porta del bagno, anch'esso nella camera, vedendo mio fratello anche lui con un asciugamano, erano a dir poco sexy, loro mi guardarono imbarazzati e subito mi gridano
"FUORI!"
mi misi a ridere vedendo come erano diventati rossi e così andai sul letto di mio fratello prendendo il mio cellulare tra le mani e giocando a un gioco che mi ero scaricata, mio fratello si avvicinò e mi disse con aria minacciosa ma allo stesso tempo divertita
"cos'è di "vai fuori" che non ti è chiaro?"
lo guardai maliziosamente e gli dissi
"sei mio fratello prima o poi avrei dovuto vederti senza vestiti"
lui sorrise e si avvicinò insieme a Giulio verso di me, entrambi bagnati cercarono di buttarsi su di me ma io mi spostai così da farli cadere come due stupidi sul letto, mi avvicinai al cassetto e presi due boxer che lancia a quei due, si asciugarono e indossarono subito i boxer mentre io ero concentrata a prendere i loro vestiti, scelsi una camicia bianca per mio fratello e dei pantaloni neri, invece per quando riguarda Giulio optai per una camicia nera e dei jeans si guardarono allo specchio per chissà quanto tempo e quando mi accorsi che le loro camicie erano abbottonate fino a sopra mi avvicinai prima a Giulio e sbottonai alcuni di quei bottoni facendolo rabbrividire e poi andai da Giorgio e feci lo stesso, stranamente anche lui rabbrividí.

Scendemmo e andammo alla macchina per andare a scuola mi diressi verso la parte del guidatore ma Daniele mi fermò e mi disse
"zuccherino, se non ti dispiace guido io"
io lo guardai e gli dissi con lo stesso tono di voce usato da lui
"orsacchiotto, si mi dispiace!"
mi misi a ridere e aprì lo sportello ma un altra voce mi fermò, era Jackson, alto, moro, occhi chiari, solito figo e bono, che mi disse
"cuccioletta, c'è un detto non so se lo conosci ma te lo dico lo stesso "Donna al volante pericolo costante"
mi misi a ridere e lui prese le chiavi dalla mia mano, ma io lo fermai e gli dissi
"dammi le chiavi o non so se lo sai che c'è un detto e questo dice "uomo avvisato mezzo salvato"
rise porgendo la mano con le chiavi e mentre le stavo prendendo lui le ritrasse e io lo guardai in modo persuasivo, mi avvicinai sul suo collo dandogli dei piccoli baci e lui fece cadere le chiavi per terra, così di scatto le raccolsi e salii al posto del guidatore lasciandolo lì a bocca aperta, mi guardó un ultima volta e poi si arrese salendo in macchina, nella macchina con me c'erano Jackson, Bryan, Daniele, Giorgio e Giulio, abbiamo molte macchine e quel giorno scelsi una jeep, le ragazze avrebbero preso un'altra auto.
Arrivati al parcheggio della scuola mi fermai facendo scendere tutti e poi andai a parcheggiare al solito posto, dove a fianco vi si trovava una Ferrari rossa che non avevo mai visto e quindi immaginavo che un nuovo studente era entrato nella nostra scuola.
Se proprio devo dare un giudizio sulla persona a cui appartiene questa auto dico che è un ragazzo, stronzo, solito fighetto, puttaniere, sexy e menefreghista che non se ne frega di far soffrire le persone che gli sono accanto e detto questo aggiungo che mi piace.
Rimasi imbambolata per qualche minuto a quella meraviglia di auto ma venni interrotta dal mio migliore amico che dice
"Alex dobbiamo entrare non vorrai un altro ritardo sul registro, lo sai che i professori non aspettano altro!" lo guardo e poi gli dico
"hai mai visto questa auto qui a scuola?"
"Veramente mai, ma ci penseremo dopo ora entriamo. Okay?"
"Si andiamo"
Appena entrati ci separiamo dirigendoci ognuno nella propria classe, apro la porta guadagnandomi un'occhiataccia da parte del professore che ignoro totalmente, ceh voglio dire ho solo dieci minuti di ritardo. Mentre mi incammino al mio banco scorgo una figura maschile che mi guarda divertito mostrando un sorriso malizioso, ma tanto per cambiare ignoro anche lui.
Senza accorgermene le ore passano e la campanella suona avvertendoci che siamo finalmente liberi da quella prigione, mi dirigo all'uscita e salgo in macchina aspettando gli altri, nel frattempo mi arriva un messaggio che dice "la gara che si sarebbe dovuta svolgere domenica è stata annullata" mi arrabbio e sbatto una mano sullo sterzo, mentre guardo dal finestrino vedo il ragazzo di prima che è incavolato, sto per scendere dalla macchina ma vedo che gli altri stanno venendo quindi risalgono in macchina e ci dirigiamo a casa.

Spazio autrice
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto baci baci😘😘

Nata Principessa Cresciuta Guerriera.....  [SOSPESA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora