Capitolo 4

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Siamo a casa e tutti vanno nelle loro stanze compresa Sabrina che sta correndo come un fulmine letteralmente, subito la fermo e la butto per terra, tutti sentendo il tonfo si precipitano a vedere cosa sta succedendo, non ci faccio caso e mi abbasso fino ad arrivare all'altezza di Sabrina che è ancora a terra e le dico
"Quando io do un ordine tu lo esegui senza ribbattere okay? Sono stata chiara?"
Lei mi guarda e dice quasi sussurrando
"Si"
"sarà meglio per te!"
Detto questo mi alzo e me ne vado nella mia camera seguita dagli altri che se ne vanno nelle loro camere, Sabrina è ancora per terra e le altre ragazze le stanno vicine tranne la mia preferita.

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È mattina e oggi non mi va di andare a scuola ma svogliatamente mi alzo dal letto dirigendomi nel bagno. Faccio una doccia veloce e inizio a truccarmi, metto la matita nera, l'eyeliner, il mascara e un rossetto rosso sangue, poi vado nel mio armadio e prendo un jeans nero strappato quà e là insieme a una maglia nera corta, infine indosso le mie vans bianche, prendo lo zaino e vado in cucina dove trovo tutti a fare colazione, pronti per andare a scuola, comprese le ragazze, e questo è molto strano perché non arrivano mai in orario a scuola, mah sarà che ieri le ho spaventate!

Usciamo da casa e ci dirigiamo verso le nostre auto, ne prendiamo una a testa, maserati nera, porsche rossa, aston martin grigia, lamborghini reventòn ecc.. mentre io scelgo una Ferrari rossa con delle strisce color oro.

Arriviamo a scuola e parcheggiamo, tanto per cambiare troviamo altre auto, sicuro altri gruppi di ragazzi e ragazze si sono trasferite e sono venuti a iscriversi.

Scendo dalla mia Ferrari ed entriamo nella scuola. Come ho detto oggi, non ho voglia di fare niente, quindi mi farò buttare fuori dalla classe. Ecco l'orribile suono della campanella che ci avverte che l'inferno è appena iniziato, entriamo tutti e io inizio il mio piano per farmi sbattere fuori, dopo essere entrata mi accorgo che il ragazzo di ieri non c'era, ma non mi interessa più di tanto, così mi siedo e aspetto l'entrata del professore.
Eccolo è entrato, ci ha salutati in modo scocciato e prima che possa iniziare la lezione inizio a parlare
"Ma come siamo scocciati oggi, cos'è ha capito di non essere un bravo insegnante?"
lo guardo per vedere la sua reazione e mi dice
"Signorina sono già arrabbiato non si ci metta pure lei"
Uff ma quando ci vuole a buttarmi fuori e vabbè lo ha voluto lui
"Ah credo di aver capito, sua maglie le ha fatto le corna, magari con uno più giovane e anche più sexy di lei, professore"
intanto nella classe si sente un boato proveniente dai ragazzi che ridono.
Spero proprio che ora mi butti fuori.
Inizia a diventare sempre più rosso dalla rabbia e questo mi fa capire che ho raggiunto il mio intento fino a quando lui dice
"Signorina IN PRESIDENZA SUBITOOO!"
Ops...forse ho esagerato stavolta e dico
"Con molto piacere"
Chiudo la porta alle mie spalle e invece di andare in presidenza vado in bagno per fumarmi una sigaretta che estraggo dalla tasca dei pantaloni.

Sto per accendere la sigaretta quando sento un gemito, ma io mi chiedo perché nel bagno delle ragazze, i ragazzi non hanno spazio nel loro? beh vai a capirli, ovviamente la voce è di Sabrina la riconoscerei ovunque, quella del ragazzo non la conosco, mentre finisco la mia sigaretta, loro escono dal bagno, e subito riconosco che quello era il ragazzo di ieri, lo guardo per un po' poi prende la parola dicendo con un sorrisetto malizioso
"Lo sai che non devi sbirciare quando qualcuno è in bagno a fare sesso?"
Ou Ou ora questa è bella già mi dà sui nervi
"Ma chi vi voleva vedere!"
Dico finendomi ancora la sigaretta, lui allora dice a Sabrina, che sta ridendo, che poi io non capisco che c'è da ridere nel fare la troia,
"Vai via lasciami solo con lei"
Lei non si decide ad andarsene si avvicina sempre di più a me tirandomi i capelli, pensa forse che io abbia paura di lui e che quindi non posso fare lo stesso? Beh si sbaglia di grosso, per un attimo le lascio credere che non farò niente, poi lei si gira di spalle per andarsene e io le dó un calcio alla schiena così forte che non riesce più ad alzarsi
"Impara a rispettarmi se ancora non lo sai fare"
Le dico prima che lei possa alzarsi e scappare.
Sul volto del ragazzo si forma un sorriso malizioso, lo ignoro e ritorno a finire la sigaretta che è giunta ormai al limite, lui piano piano si avvicina al mio volto e mi dice maliziosamente
"Mi piaci"
Io lo guardo negli occhi e dico con lo sguardo fermo
"Grandioso, tu no"
E mi metto a ridere, lui ormai sembra aver perso la testa dalla rabbia allora mi prende per i polsi e mi sbatte al muro dicendomi
"Mi piace come sai tenermi testa ma non esagerare okay?"
Lo guardo e gli tiro un calcio nelle palle, lui mi guarda e mi dice
"Lo hai voluto tu"
Mi prende come un sacco di patate e mi carica in spalla e mentre io cerco di dimenarmi siamo già fuori, ha un gran bel fisico, è alto, i suoi capelli sono castani e gli occhi sono verdi, mi porta a pensare che fa palestra, ma comunque mi carica nella sua auto facendomi sedere dalla parte opposta al guidatore, cerco di scappare ma mette la sicura e me lo ritrovo al mio fianco, mette in moto e io sto buona senza sapere dove mi sta portando.

Nata Principessa Cresciuta Guerriera.....  [SOSPESA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora