Capitolo 8

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"Cosa devi dirmi?"
"Tuo padre ti vuole incontrare, sai com'è, affari"
dice Johnson ovvio
"Ok, quando?"
"Dopodomani"
"Verrò"
"Ti vuole vedere da sola"
"Perché?"
"Affari"
"Ma è sempre venuto qualcuno con me, e poi sono sempre della gang"
"Mi dispiace io eseguo solo gli ordini di tuo padre"
Sbuffo e mi giro dagli altri, vedo nei loro occhi tristezza, sembra quasi che non vogliano incrociare il mio sguardo, mi giro verso Sabrina e vedo un sorriso quasi malefico, ma che cazzo succede?
"Ok, verrò da sola, dove ci troviamo?"
"No, verrà un'auto mandata da tuo padre a prenderti"
"Perché?"
"Perché lo ha detto lui"
Sbuffo nuovamente e dico
"Ok"
E mi butto di peso sul divano, Johnson se ne va e dice
"Preparati per mezzanotte"
Uff io voglio dormire però!
Sbuffando dico
"Vabbè"

Sbatte la porta dietro di sé e se ne va.
"Ma si può sapere che sta succedendo?"
dico agli altri
"Cosa intendi?"
Dice Giulio mettendosi affianco a me sul divano
"Non lo so forse il fatto che sembrate più distaccati o che poco fa non volevate incrociare il mio sguardo"
Dico visibilmente arrabbiata
"Noi siamo sempre gli stessi,forse sei tu che ci vedi così"
Dice Giorgio
"Si certo mi sto inventando tutto, ma vaffanculo"
"Vaffanculo te!"
Detto questo lui va arrabbiato nella sua camera e anche io, gli altri rimangono lì a bocca aperta, non avevo mai litigato così con loro, solo qualche volta e dopo poco li perdonavo.

Mi sento in colpa per come ho trattato mio fratello, così vado nella sua camera, apro la porta e lo trovo sul letto con la faccia sul cuscino, mi avvicino e mi siedo sul letto,
"Non voglio vedere nessuno"
dice lui senza neanche guardarmi
"Sono io"
Dico quasi sussurrando
"Ah, scusa pensavo fosse uno dei ragazzi"
"Posso stare qui?"
Chiedo addolcendo il mio tono di voce
"Si"
Si sposta un po' facendo spazio e mi stendo
"Scusami per prima ero arrabbiata"
"No, scusami tu, non avevi mai osato mandarmi a fanculo e quando lo hai fatto mi ha fatto incazzare e sono andato fuori di testa e..."
"Shh shh"
Dico poggiando un dito sulle sue labbra
"Ti perdono, tu perdoni me?"
"Si, ti voglio bene Alex"
"Anche io"
Gli do un bacio a stampo sulle sue labbra carnose e lo abbraccio, dopo poco ci vengono a chiamare per andare a cenare, e scendiamo.

"Avete fatto pace?"
Ci chiede Jackson
"Si"
"Menomale, ogni volta che litigate non vi parlate mai"
Dice Daniele
"Come faccio a rimanere arrabbiato con la mia sorellina eh?"
"E io con il mio fratellino"
Ci mettiamo a ridere e finito di mangiare andiamo ognuno nelle camere.

È l'una e mando un messaggio a Leila

Messaggio a Leila
Io: non dimenticarti dell'incontro
Messaggio da Leila
Leila: ne voglio tanta e molto forte mi raccomando
Messaggio a Leila
Io: non ti farà bene ma se la vuoi va bene
Messaggio da Leila
Leila: tu fai quello che ti ho detto. Porto con me 500$ va bene?
Messaggio a Leila
Io: Ovvio amica. Ora mi metto in viaggio.
Leila: mi metto subito in viaggio a dopo.

Mi inizio a truccare, metto eyeliner, mascara, matita e rossetto bordeaux opaco, indosso un top bianco, un pantalone nero a vita alta e una felpa rossa. Esco senza fare rumore, il nostro punto di incontro è Los Angeles centrale, io abito alla parte nord, mentre Leila alla parte sud. Prendo la mia moto nera con delle scie color verde fosforescente e arrivo, vedo un'ombra è lei. Le vado incontro e ci abbracciamo in segno di saluto.
"Ecco a te"
Dico io porgendole la droga
"Grazie. Ecco a te i tuoi soldi"
Dice lei porgendomi i soldi
"Bene. Sta attenta con quella roba, dico davvero Leila. È forte e sai cosa è successo l'ultima volta"
Le dico seria, lei annuisce e sorride,
"Ciao e alla prossima Alex"
Le faccio un cenno e me ne vado.
Non voglio tornare subito a casa, così decido di andare in discoteca, appena arrivata parcheggio la mia moto lì davanti, scendo e apro la porta, vado dal barman e chiedo un Jack Daniel's il ragazzo si affretta a farmi il drink e dopo poco me lo porta,
"Ehy dolcezza, sei fidanzata?"
"No e non penso ti potrebbe interessare"
"Beh se ti va potremmo uscire e..."
Non lo lascio finire che dico
"Beh se ti va ti potrei mandare a fanculo"
Sorrido strafottente e mi allontano, lui rimane a bocca aperta, mi scateno in pista ancora con il drink tra le mani, lo bevo tutto in un sorso e poggio su un tavolino il bicchiere vuoto, il tavolino è circondato da un gruppo di ragazzi e ragazze seduti sui divanetti, non ci faccio caso e ritorno in pista, qualcuno mi cinge i fianchi da dietro e inizio a ballare insieme al ragazzo che non riesco a vedere, e dopo un po' si avvicina un ragazzo moro che riesco a vedere perché mi cinge i fianchi davanti portandomi un altro liquore che bevo, sento un bruciore alla gola, questo è molto forte, ma nonostante tutto sono ancora lucida.

Uno dei due ragazzi si abbassa prendendomi dai piedi mentre l'altro fa pressione sui miei fianchi, voglio vedere cosa fanno quindi lascio fare, mi ritrovo in una stanza, con i due ragazzi di prima più un altro, li conosco ma non mi viene in mente chi sono, ad un certo punto uno di loro mi bacia, mentre l'altro mi inizia a togliere la felpa, ora ricordo chi sono, sono quei tre che mi hanno tolto la verginità, mi alzo di scatto e uno di loro dice
"Tranquilla tesoro, non avere paura di noi, non ti faremo niente"
"E chi si spaventa"
Dico sorridendo, è arrivata l'ora della vendetta.
"Ci fa piacere, divertiamoci ora"
"Certo lo sto aspettando da parecchio"
"Aspetta aspetta ma ora che ti guardo noi ci conosciamo, tu sei quella che con cui ci siamo divertiti e che poi sono arrivati due ragazzi ad aiutarti"
"Allora vi ricordate di me"
Dico facendo un sorriso vendicativo
"Eeee se ci ricordiamo! Una scopata così non l'abbiamo mai fatta, e da come abbiamo capito eri anche vergine"
Dicono ridendo
"Beh divertiamoci allora"
Dico facendo schioccare le dita e sorridendo
"Non aspettiamo altro"
Dicono sorridendo maliziosamente
Ci sarà da divertirsi.

I tre ragazzi si avvicinano e mi sbattono al muro, mi prendono i polsi e stringono forte la presa, per farmi stare ferma, ma mentre uno si mette difronte a me gli tiro un calcio nelle palle, e lui si china per terra, l'altro cerca di buttarmi per terra ma io lo fermo sbattendolo al muro, l'altro ancora mi prende da dietro bloccandomi le braccia e mettendole dietro la mia schiena, il secondo cerca di ferirmi ma io alzo le gambe, sfuttando sul fatto che il terzo mi tiene, e gli sferro un calcio, il terzo ancora non mi ha lasciata ma io mi butto all'indietro facendolo cadere, prendo la pistola e la punto alla testa del primo e dico
"Vi dovrei uccidere?"
Dico interrogativa e finta dispiaciuta
"No, ti preghiamo lasciaci vivere"
Dice il terzo
"Non lo so, insomma voglio dire è la seconda volta che cercate di violentarmi e non so cosa succederà se riprovate a..."
Non mi lasciano finire che dicono
"No, non succederà più, non ti toccheremo mai più, ma ti prego lasciaci vivere"
"Ok, non ho voglia di uccidere oggi, quindi vi lascio vivere ma prima"  mi giro dal secondo ragazzo e gli sparo ad una gamba dicendo
"Questo è per la mia verginità"
vado a riprendere la mia felpa e mi incammino verso la porta e dopo essere uscita vado anche fuori dalla discoteca che mi ha annoiata, salgo sulla moto e torno a casa, senza accorgermene sono già le 6 di mattina, sbuffo e quando arrivo a casa cerco di non fare rumore, nessuno è sveglio per fortuna, vado in camera e mi stendo subito sul letto, ho poco tempo per dormire e quindi non mi posso permettere di perderlo per disfare il letto e mettere il pigiama. Cado subito in un sonno profondo.

Driiiin Driiiin

No non può essere già mi devo svegliare, ho dormito si e no un'ora e mezza, sbadiglio e mi alzo dirigendomi in bagno, mi lavo, mi trucco e metto un pantaloncino corto di jeans con calze nere lunghe fino a metà coscia, poi indosso una maglia bianca corta e le all star bianche.
Scendo in cucina, faccio colazione e mi accomodo sul divano aspettando tutti gli altri, sono un po' assonnata e sbadiglio di continuo, il primo ad essere pronto è Giulio, pimpante come sempre, viene dietro il divano e io alzo la testa, mi da un bacio a stampo e sorrido, poi scende Giorgio e mi da un bacio anche lui, poi scendono Daniele, Bryan e Jackson e si avvicinano a me uno dopo l'altro mettendo il culo a ponte e le braccia ai lati della mia testa e baciandomi a stampo,
"Andiamo a scuola?"
"Si, andiamo"
Dico io
Usciamo e ci prepariamo per andare a scuola senza aspettare le ragazze.

Spazio autrice
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto baci baci
VI LOVVO
-vany

Nata Principessa Cresciuta Guerriera.....  [SOSPESA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora