2.Il Ragazzo Dagli Occhi Di Ghiaccio

95 14 2
                                    

Vi è mai capitato di svegliarvi e di non realizzare se il sogno che avete fatto è vero o se è frutto della vostra immaginazione?
A me capita sempre ma purtroppo quella volta era capitato davvero, incontrai un ragazzo, al quale probabilmente non interessavo ma per quanto idiota possa essere non riuscii a togliermelo dalla testa.
Il ragazzo dagli occhi di ghiaccio.
Era il secondo giorno di scuola e stavo andando al corso di letteratura classica con Sophie che anche quel giorno si era seduta accanto a me, diciamo che siamo diventate molto amiche, nonostante non sia molto socievole.
<<Si può sapere chi è il ragazzo dagli occhi di ghiaccio?>> Mi chiese Sophie quasi urlando.
<<Ehm..nessuno, tu come fai a..?>> Non mi fece finire la frase che mi strappò un foglio dalle mani.
<<Jackie, è da tutta l'ora che lo ripeti e scrivi il suo nome su questo foglio e dato che stai facendo andare in fissa anche me, ora mi dici chi è>> Disse con tono soddisfatto.
Non mi ero neanche accorta di scrivere, bene.
<<Io n-non lo so, insomma vorrei saperlo anche io>> Le spiegai del nostro 'incidente' con i libri e ad un tratto i suoi occhi si trasformarono a forma di cuore.
<<Non guardarmi così, Soph, è solo un idiota>>
Non mi rispose, capii il perché subito dopo aver incrociato lo sguardo maligno del mio professore e tutta la classe guardarmi come se avessi compiuto un omicidio, mi sentii osservata, odiavo quando succedeva.
<<Scusi Mr Drink, non si ripeterà>>
<< Sarà meglio così signorina Rescott>> Disse sbattendo la pancia allo spigolo della scrivania.
Abbassai lo sguardo e mi girai verso Sophie, vidi che stava trattenendo una risata, come l'intera classe.
Suonò la campanella.
<<liberi finalmente>> disse Sophie saltellando.
<<E pensare che ci manca ancora un anno, voglio le vacanze di Natale>> Le dissi  facendo il broncio.

Lei scoppiò  a ridere con me e io con lei, devo dire che dopo tanto tempo finalmente avevo trovato un'amica vera.
Mi giro e no...non può essere, non lui.
<<Ehi broncio>> Risi sarcasticamente per come mi ha soprannominata, forse ha visto la scena tra me e Soph, comunque non mi importava.
<<Ciao>> Dissi senza incrociare il suo sguardo e facendo finta di non conoscerlo, continuando a parlare con Soph.
<<Mi vuoi dire il tuo nome o dobbiamo aspettare il prossimo incontro 'casuale'?>> Disse mettendo le virgolette.
<<Sono Jackie e lei è Sophie, tu?>> Dissi fingendo di non voler sapere la risposta.
<<Affari miei, ci vediamo in giro, broncio>>
Vaffanculo.
Comunque volevo scordarmi di tutte quelle banalità che non significavano niente e tornai alla realtà, ovvero la mia altra fantasia, il canto.
Mia madre non poteva permetterselo ed ecco l'ennesima lacrima che scese lungo la guancia.
Accesi il telefono e vidi che mi ha scritto Sophie.
<< JAY JAY JAY NOTIZIA!!!!!!!HO TROVATO UN CORSO DI CANTO CHE COSTA POCO, SOLO 500$ ALL'ANNO!!!!! :-)>>
<<Soph sai che non posso permettermelo, ma grazie lo stesso...>>
<<D'accordo Jay, se vuoi posso aiutarti io con la retta!!>>
<< Non preoccuparti Soph, non voglio metterti in mezzo, grazie comunque, notte <3 >>
<<Notte Jay!! <3>>
Ed ecco che quella lacrima si trasformò in un pianto senza fine, lì a New York costava tutto un sacco e io non potevo permettermi niente, mio padre non mi avrebbe mai aiutato mai a realizzare il mio sogno, motivo per il quale mi odiava e non potevo chiedere aiuto a Soph anche perché non avrei saputo come restituirle i soldi, non potevo  credere che fosse tutta una questione di soldi.
Misi fine a questi pensieri e finalmente mi addormento.
Sono le 7:00.
Come ogni mattina feci la mia solita routine ed uscii di casa salutando mia madre con il sacchetto del pranzo in mano.
Era Venerdì, finalmente iniziò il weekend e non vidi l'ora di progettare i miei piani con Soph, iniziai a canticchiare Just The Way You Are, quando vidi il ragazzo dagli occhi di ghiaccio avvicinarsi a me.
<<Wow...>> Disse lui sorridendo.
<<Cosa?>> Dissi io facendo finta di non aver capito, arrossendo un po'.
<<Sei, sei bravissima!>>
<<Grazie..>> Era così lunatico, un momento prima era scontroso poi diventava il ragazzo più gentile e sensibile al mondo.
Lui mi aveva sentita cantare? Il ragazzo dagli occhi di ghiaccio.

Don't Let My Hand GoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora