3.Una decisione importante

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Volevo cantare.
Volevo piangere.
Volevo  urlare.
Volevo far sapere a tutti chi sono.
Volevo solo uscire da quella maledetta maschera dalla quale mi nascondevo ogni giorno, nessuno sapeva veramente chi sono, questo mi distruggeva, nessuno mi conosceva, nessuno sapeva niente e mi sentivo così fragile, insicura, timida ma anche piena di forze e energia e non riuscire a dimostrarlo mi faceva sentire terribilmente piccola.
<<Jay, sono sotto casa tua, aprimi.>> Mi ero quasi scordata di averla invitata, era sabato e ci piaceva stare insieme quando abbiamo un po' di tempo libero.
Non mi ero neanche accorta di piangere, mi asciugai le lacrime e le aprii la porta.
<<Ehi Jay! Ho portato un paio di film strappalacrime e un po' di schifezze da mangiare>> Disse con entusiasmo.
<<Perfetto! Entra dai, non startene lì impalata>> Dissi io, lei mi abbracciò e io ricambiai.

Dopo aver visto il film e dopo aver riso e scherzato tutto il pomeriggio con la mia migliore amica Sophie, mi misi po' a leggere, amo la trilogia di innamorata di un angelo.
Sono le 21:00, lessi 2 ore.
Scesi le scale e vidi se era pronta la cena quando vidi un signore alto, moro, occhi verdi, magro, era vestito in modo elegante, i peggiori pensieri iniziarono a invadere la mia mente. Era il nuovo compagno della mamma? No, me ne avrebbe parlato.
<<Tesoro lui è Luca, si è appena trasferito e l'ho assunto da pochi giorni, si ferma a cena.>> Disse lei con un sorriso a trentadue denti.
<<Ehm certo mamma, piacere di conoscerla>> Sorrisi per educazione, ma niente di più.
<<Piacere mio Jackie, ho sentito tanto parlare di te.>> Sorrisi leggermente cercando di non far notare la mia espressione di imbarazzo.
Parlammo per tutta la cena della scuola, del lavoro e del cibo meraviglioso che ha cucinato mia mamma, aveva dato proprio il meglio di sé quella volta, di solito mangiavamo il cibo avanzato del giorno prima o ordininavamo la pizza, da quando papà non c'era più in quella casa non cucinava più come una volta.
Luca mi sembrava una persona gentile e educata, è un uomo colto e sexy, avrei scommesso che la mamma stravedesse per lui.
Ero una ragazza molto intuitiva, sapevo cosa stesse succedendo, mia mamma stava frequentando Luca e non era un male, anzi ero molto colpita dal fatto che finalmente fosse andata avanti, solo che aveva sofferto così tanto in passato e non volevo che soffrisse ancora, volevo solo la sua felicità.
Dopo la cena Luca salutò me e la mamma, così dopo aver chiuso la porta la mamma si avvicinò a me e decise di tirare fuori l'argomento, cosa che temevo di più della serata, per paura della reazione che avrei potuto mostrare.
<<Da come hai potuto intuire, lui è il mio nuovo compagno>> Disse lei tutto d'un fiato cercando di non incrociare il mio sguardo per paura della mia reazione.
<<Mamma sono molto contenta per te, solo...sta attenta, ora vado a dormire perché domani devo svegliarmi presto, devo studiare per il compito di matematica di lunedì, buona notte!>> Risposi lasciandole un bacio sulla guancia sinistra.
Ed era vero, lunedì avevo il compito di matematica e diciamo che non ero molto brava ma devo ammettere che all'inizio era solo una scusa per non affrontare l'argomento.
Dopo aver studiato l'intera domenica, avevo affrontato con attenzione il test, non era molto difficile per una che ha fatto a botte con la matematica da sempre.
Camminai per i corridoi dell'High Seaside e pensai al ragazzo dagli occhi di ghiaccio e al fatto che non si era fatto vivo.
<<Jay, eccoti, come è andato il compito?>> Vidi Sophie avvicinarsi a me con entusiasmo.
<<Bene credo, a te?>> Chiesi sapendo già la risposta. Ovviamente bene, lei era brava in tutte le materie e dà sempre il massimo.
<<Benissimo, ah e Jay ho sentito dire in giro che Lindsay il prossimo weekend organizza un karaoke, perché non ci andiamo? Poi tu..potresti cantare!>> Disse lei sperando in una risposta di affermazione.
Lindsay era la ragazza più popolare della scuola, nonché la mia perfida compagna di banco da quando Mr Drink aveva deciso che dovevamo "ampliare" le nostre amicizie.
Era alta, snella, occhi azzurri con sfumature verdi, capelli lisci lunghi e biondi, ma zero personalità, sembrava una barbie.
<<Non lo so Soph, non voglio avere niente a che fare con queste persone.>>
<<Lo so Jay, ma sai cantare, hai una voce fantastica, te lo ha detto persino il ragazzo dagli occhi di ghiaccio e tu mi hai detto che sembrava sincero, perché dovrebbe mentire? E sai, a volte ti sento canticchiare e sei davvero brava, fatti sentire e smettila di nasconderti.
Al party di Lindsay ci andranno tutti e finalmente puoi mostrare le tue capacità agli altri, non sottovalutarti, farai un figurone e anche se non dovesse essere così almeno sai di averci provato!>>
Avevo le lacrime agli occhi, a nessuno è mai importato quanto a lei, le sue parole mi hanno fatto commuovere ma anche riflettere, non ho pensato ad altro per tutto il giorno, Soph aveva ragione, non potevo continuare a nascondermi.
<<Ehi broncio>> Riconobbi la voce ed ecco che vedo il ragazzo dagli occhi di ghiaccio avvicinarsi, mi girai trattenendo la rabbia per quel nomignolo.
<<Ho un nome, sai?>> Dissi io sarcastica cercando di non perdermi nei suoi occhi di ghiaccio ma il tentativo fu inutile. Lui rise. Mi dava sui nervi ma mi piaceva come il suo essere misterioso aveva questo strano effetto su di me. La sua espressione divenne del tutto seria.
<< A parte tutto, spero di vederti al karaoke di Lindsay..>> Si avvicinò al mio orecchio.
<<...perché meriti di essere sentita>> Mi sussurrò in fine. Se ne andò lasciandomi completamente paralizzata delle sue parole, lui aveva fiducia in me ed io non sapevo nemmeno il suo nome. Io e Sophie ci lanciammo degli sguardi, facemmo una risatina e ci dirigemmo verso le nostre case.
Ci pensai tutta la notte.
E avevo deciso, volevo farlo, sarei andata al Karaoke di Lindsay.

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