Capitolo VII

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Da quel giorno, passavamo ogni momento insieme: a turno io gli facevo visita e lui veniva da me per stare un po' insieme. Andavamo a scuola insieme, facevamo i compiti e a volte rimaneva da me a cena o mi faceva compagnia quando ero da sola.

Una sera stavamo guardando "Resta anche domani", il mio film preferito, e a quanto pare anche a lui piaceva un sacco perché era super concentrato e gli si formavano delle rughette sotto gli occhi. Era adorabile.
Eravamo seduti sul divano, io con le gambe poggiate sopra le sue, Lucas cominciò a darmi leggeri baci sulla guancia ed io lo lasciai fare, fino ad arrivare a baciare le mie labbra. Ci baciammo per cinque interi minuti e in quel preciso istante che mi stava facendo una domanda, mio padre, ormai finito il suo turno di lavoro, fece il suo ingresso in salotto. Io mi staccai subito da lui e raggiunsi l'altra parte del divano.

"Ciao ragazzi, scusate il disturbo, adesso me ne vado di sopra" disse mio padre.

"A dire il vero, Lucas se ne stavo andando, non è vero?" mi intromisi io guardandolo come per dirgli di reggermi il gioco, ma ancora vogliosa che lui rimanesse per farmi quella misteriosa domanda.

"Oh si, ehm... ci vediamo domani Samantha!" mi disse dandomi un bacio veloce sulla guancia "arrivederci signor Rossi".

"Chiamami Federico" gli disse mio padre e potrei affermare che vidi Lucas arrossire per la vergogna e sussurrare un "come vuole lei" e scappare via.

Io ero felice, e si vedeva.
Anche mio padre se ne accorse, ma non disse nulla.

Una cosa di positivo però c'era: non mi stavo più tagliando. E forse sapevo anche a che cosa era dovuto, o a chi.

***

Passano i giorni e ancora Lucas non ha intenzione di farmi quella domanda, ogni volta che aprivo quella conversazione, lui trovava scuse per andarsene o sviava il discorso. Ero estremamente frustrata, così mentre stava entrando in classe, lo fermo e lo trascino nel ripostiglio del bidello.

"Ehi" mi sussura "non sapevo stessi diventando una cattiva ragazza, sai una di quelle che saltano le lezioni per andare a vedersi con il proprio ragazzo nel ripostiglio del bidello, che poi sarebbe una specie di tana per coyote... bleah puzza di detersivo!"

"Ma smettila!" gli dico piuttosto acida.

"Ahahahahah" ha una risata davvero adorabile, ma questo non glielo posso mica dire e lui interrompe i miei pensieri "e cosa avresti intenzione di fare? Mi vuoi stuprare per caso?"

"Come ti vengono certe cose in mente? Sei solo un idiota!" dico scocciata.

"Me l'hai detto un paio di volte, che c'ho fatto l'abitudine... devo ammettere che non mi dispiacerebbe se tu mi stuprassi in questo preciso istante, ma non è questo il punto: cosa c'è che ti preoccupa?" il suo sguardo si fa serio abbandonando quello da idiota narcisista pervertito mentre mi guarda negli occhi evidentemente preoccupato da ciò che mi tormentava.

Io lo fisso per qualche istante, ma poi inizio a parlare: "Senti, è da qualche giorno a questa parte che sto riflettendo su una cosa successa, ma che non ha mai avuto una fine, ed io non so proprio perché mi debba sentire così io-"

"Sam" mi interrompe mettendomi un braccio, non quello gessato ovviamente, sulla spalla sinistra "vuoi essere la mia ragazza?"

"Cosa?" dico con un filo di voce.

"Ho detto: vuoi essere la mia ragazza?" mi ripete sorridendo.

Allora era questo che mi voleva dire!

"Io" non riusco a trovare le parole esatte per descrivere il mio stato emotivo in questo momento se elettrizzato per quella semplice domanda o indeciso.

Esatto, ero indecisa, non sapevo come comportarmi...si, è vero, in questo periodo ci stiamo frequentando molto ed siamo piuttosto ravvicinati, ma provavo quel senso di colpa, avevo paura che stando insieme a Lucas, avrei dimenticato Natalie...lei aveva metà del mio cuore ma si è spezzato e non so se potrò mai sopportare di soffrire ancora come una volta. Avevo paura. Paura di essere ferita ancora. Ma Lucas questo non lo sapeva...Io mi ero affezionata molto in quei giorni, e non potevo dire che la notizia mi dispiacesse, anzi al contrario ero molto tentata ad accettare, vedendo i suoi occhi così speranzosi. D'altronde nessuno può impedirmi di essere felice, e se io per una volta nella mia vita voglio esserlo, allora non avrò nulla da perdere.

"Io...si, Lucas" posso giurare di aver visto i suoi occhi brillare "vorrei essere la tua ragazza."

《Only you》Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora