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Bussarono freneticamente alla porta, e mi alzai sbuffando sgarbatamente avvicinandomi all'ingresso, aprendola.

«Ciao», disse Calum, con il suo computer nelle mani, senza staccare gli occhi dallo schermo.
«Ma dov'eri finito? Ti ho inviato un sacco di messaggi in questi due giorni e non mi hai nemmeno risposto», notai le sue occhiaie e i capelli spettinati.
«Lo so, scusa, ma ho avuto da fare. E ho delle novità»

Lo invitai a sedersi, e lo incitai a raccontarmi tutto.
«Sai quel L di ouija? Ho ripreso le ricerca da tipo un mese, e all'inizio non avevo trovato proprio un cazzo ma-»
Lo interruppi. «Calum, è da tre mesi che non giochiamo a quella roba, sono più preoccupato per te che per un ragazzo che forse nemmeno esiste», gli dissi il più sincero possibile.

Mi fece segno di stare zitto, «Lasciami finire, circa un mese fa, come ti ho detto, ho fatto una specie di incubo. Ti ricordi quando la tavoletta è impazzita? E alla fine aveva lasciato dei numeri e delle scritte? Le ho riviste e le ricordo perfettamente e sono: 613AMS» sbadigliò.
«Hai bisogno di dormire, ce ne occuperemo domani», dissi deciso. Mi stava veramente facendo preoccupare.
«No! Lasciami almeno spiegare», alzai gli occhi al cielo e gli feci cenno di continuare.

«All'inizio credevo che ams fossero le iniziale di un nome. Ho cercato su internet ma non ho trovato. Così sono andato all'anagrafe. Sono risultati tutti morti, ma ne erano in vita ancora due:
Aaron Michael Smith che ha solo due anni, quindi non potrebbe essere mai lui e Ariel Mitch Simpson che ha 93 anni e ho lasciato perdere», fece un sospiro. Caspita, non me lo aspettavo così intelligente e soprattutto così concentrato a risolvere un 'caso'.

«Dopo un paio di giorni mi è venuta un'idea e non ho dormito per tre giorni consecutivi. Ho risolto l'enigma Michael. Abbiamo trovato L», la cosa mi spaventava un pochino, ma morivo dalla voglia di sapere chi fosse.

«Non me ne frega un cazzo, mi interessa di più la tua salute, vuoi rimanere a dormire da me?»
«Sei tu che non capisci! Hai promesso Michael, non puoi interrompere tutto adesso.», in effetti sono un ragazzo che mantiene le promesse, ci pensai su.
«Non ti eccita tutta questa cosa? Perchè a me personalmente si»
«Come se vedessi Luke in mutande guarda»risposi sarcastico e lui alzò gli occhi. «Quindi cosa hai scoperto?»

Aprì google maps dal computer. «613A è l'indirizzo e MS sta per Madison Street che è a mezz'ora da qui»
«E che cosa pensi di trovare lì?»
«Scopriamolo», disse alzando per due volte le sopracciglia.
«Andiamoci domani, ora dormi»

«No, ci andiamo ora», frugò nella tasca e prese delle caramelle penso, e ne ingoiò una.

«Cosa sono? Me ne dai una?», disse di 'no' con la testa, così presi il sacchetto. Non me le da lui? Bene, le prendo io.
«Calum, cosa sono? Sono pasticche queste», le guardai, non assomigliavano affatto a delle caramelle. Le prese con uno scatto fulmineo. «Lo sai che è droga quella? Cazzo Calum, ti fai di droga!»

«Mi aiutano a concentrarmi, andiamo ora», che idiota. Le ripresi e le misi in tasca
«Ecco perchè non dormi! Queste le tengo io ora, poi le butto via»

«Adesso andiamo, poi facciamo i conti», protestai, serio.

rEGA
non capite sto capitolo mi gasa un sacco e calum è spencer di pll.
vediamo se sti due entro la morte del papa riescono a trovare L.

album preferito in assoluto?

Ouija » mukeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora