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tre giorni dopo

Erano passati tre giorni  da quando avevamo informato Troye della morte di Tyler, gli avevamo anche consegnato la lettera che conserva. Parlava di quanto Tyler lo amasse, la famiglia che non aveva accettato la sua sessualità lo fece stare con una ragazza che pure lei era gay, per non destare sospetti, e fecero anche un figlio. In seguito, scoppiò la guerra e Tyler morì nel campo di battaglia e quella era stata la sua triste fine. Ci commuovemmo tutti leggendo la lettera.

Aprii la porta della casa di Luke, «Sono io», gridai per farmi sentire e lui scese subito le scale. Lo salutai con un bacio veloce. «Okay, allora non posso permettermi un'altra F in algebra quindi dobbiamo studiare, e non fare altro», chiarii anche se fare altro sarebbe stato sicuramente meglio.
«Se ti impegnassi di più potremmo fare altro, sai?»
«Ne sono consapevole, non farmi sentire in colpa»

Salimmo le scale e arrivati in camera sua misi lo zaino sulla sedia tirano fuori una penna con il libro e quaderno di algebra.
«Cosa non hai capito?», mi chiese Luke, prendendo una sedia poggiandola vicino la mia.
«Tutto» gli sorrisi, «passeremo un bel pomeriggio»

Dopo che mi ebbe spiegato le regole basi mi assegnò alcuni esercizi da fare così per vedere se avevo capito, mentre luì continuò il suo disegno, o meglio ritratto.
Su cinque me ne era venuto soltanto uno, per aver cambiato il risultato di una unità.
«Come fai ad essere così intelligente? Io non ci capisco niente», lanciai la penna sulla scrivania, bevendo un sorso di coca cola. Distolse lo sguardo dal suo disegno e mi sorrise.
«Michael, non serve essere intelligenti, devi solo capire il meccanismo», allora ero fregato. Se tornavo con un'altra F a casa mamma non mi avrebbe permesso di vedere Luke.
«Sai cosa aumenta la concentrazione?», parlò ancora. Sì, le pillole che prendeva Calum, pensandoci per una banalissima C le avrei prese, magari poi andavo a chiedergliele. Aggrottai le sopracciglia, incitandolo a rispondermi.
«La cioccolata, vado a prenderla», si alzò andando al piano di sotto.

Mi sporsi con la sedia, guardando il suo ritratto, caspita io non so nemmeno ricalcare e questo fa opere d'arte. Mi focalizzai sul volto che mi sembrava familiare ma non riuscivo a capire chi fosse. Ritornato, mi porse la cioccolata che mangiai mentre facevo un altro esercizio.
Quando lo ebbi finito guardai il risultato sul libro, e con assoluto stupore combaciava, esultai.
«Luke, l'esercizio è esatto, credo di meritarmi una pausa», mi alzai, stiracchiandomi, avvicinandomi poi a lui.
«Non ci pensare! Se te ne viene un altro, ti darò un bacio, okay?», mi fermò mettendomi una mano sul petto. Sbuffai, imprecando silenziosamente.

Nel bel mezzo dell'esercizio Luke finì il suo disegno e mi avvicinai per guardarlo, era magnifico. E guardandolo meglio riconobbi il volto, era l'immagina della tomba di Tyler. Spalancai gli occhi.            

«Ma tu conosci Tyler Oakley?», domandai alquanto confuso, non ci stavo capendo niente.
«Sì, era mio nonno»annuì.
«Ma non avete lo stesso cognome»
«Quando è morto ho preso il cognome di mia nonna, ero piccolo e hanno deciso così. Questo è un ritratto delle poche foto di lui che ho in casa e che mi rimangono di lui»
«Vuoi parlami di lui?»

C'era qualcosa che dovevo sapere che forse mi sarebbe tornato utile per aiutare il ragazzo senz'anima, questa sera avrei detto tutto a Calum.

rEGA
Come va?? io sono sommersa dallo studio e vi saluto dagli abissi proprio per questo non aggiornerò spesso e vi avviso ma qualche volta lo farò per certo, tranquilli.
Non ho messo l'argomento di matematica di Michael perché non so che cosa si fa in quinta????

Serie tv preferita in assoluto?
Io opto per orphan black

Ouija » mukeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora