La campanella segnò l'inizio del pranzo che, anche se durava poco, era un modo per distaccarsi dalle lezioni. Mi alzai velocemente, chiudendo i libri mettendoli nello zaino, infilando il cellulare in tasca, avviandomi all'uscita.
Arrivato in cortile scorsi Calum, in compagnia di Ashton, che mi fece un cenno con la testa per inviatarmi a raggiungerlo.
Dopo aver parlato del più e del meno, vidi Luke arrivare verso di noi, il riccio lo salutò con un pugno sulla spalla e io lo guardai corrugando la fronte segno che poi mi avrebbe spiegato tutto.
Vidi il moro tirare fuori dallo zaino ancora quella tavoletta ouija.
«Ancora quello stupido gioco?», alzai gli occhi al cielo, l'avevo usata una volta e già mi stava dando noia. In realtà pensavo fosse più elettrizzante, come tutti ne parlavano del resto, ma sono sicuro al 99,9% che sia stato Calum a farmi prendere paura.«Cos'è?» chiese curioso Ashton, ma in che tempi vive? Su internet è il tema del momento e tutti ne parlano, è come se qualcuno ti chiedesse che cos'è la pizza.
«Mai sentito parlare del tavoletta ouija per comunicare con gli spiriti?» disse con fare ovvio Calum. Il ricco alzò le braccia al cielo in senso di scuse.«E voi credete a queste cose?» disse il biondo guardandoci con disprezzo, per poi succhiare, attraverso la cannuccia, la coca cola che era contenuta in una lattina.
Guardai come le sue labbra sottili, aspiravano il contenuto lentamente. Le immaginai da un'altra parte, ma repressi tutti i miei desideri quando mi accorsi che mi stava fissando con un sopracciglio alzato, come per chiedermi delle spiegazioni e distolsi lo sguardo tossicchiando.«No, è per fare qualcosa», risposi alzando le spalle.
«Vorrei rifarlo sta sera, solo per vedere la faccia spaventata di Michael. Volete venire a casa mia?» propose Calum eccitato, guardandomi malizioso. Io? Paura? Ma quando? Solo un pochino.«Non ho paura di queste cazzate» dissi serio, fulminandolo con lo sguardo.
«Io vengo!» rispose Ashton elettrizzato.
«Io no, voi ragazzi siete noiosi», alzò le spalle per poi andarsene, ma ciao eh. Quello che si annoierà stasera sarà proprio lui.Presi una patatina dal pacchetto di Calum, che, nel frattempo mi guardò male. La masticai a bocca aperta, noncurante. «Lo conosci?» domandai ad Ashton, riferendomi a prima.
«Chi? Luke?»
«No, mia nonna!» risposi sarcastico e lui alzò gli occhi al cielo, sbuffando.
«Abita nella mia via, non troppo lontano da me, ho provato ad invitarlo da qualche parte per fare amicizia, ma mi ha dato sempre buca. Non parla mai, non fa mai niente, è un tipo davvero noioso e distratto. Credo sia venuto da noi perché non conosce nessuno»Grandioso, lo avrei fatto uscire io di casa senza o con il suo permesso.
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Ouija » muke
Fiksi Penggemar«Quindi, c'è un ragazzo che vaga senz'anima?» chiese Calum spostando lo sguardo prima sulla tavoletta ouija e poi su di me. «Vedo che sei intelligente.» ammisi, prendendo dalla ciotola un pugno di pop-corn, e lui sbuffò. «Abbiamo un caso da risolver...