La festa era ormai conclusa, Misaki e Tsubasa erano rimasti a pulire insieme a pochi altri ragazzi " andate pure da Narumi, sembrava che volesse parlati di questioni abbastanza importanti" disse Tsubasa rivolto a Mikan e la ragazza si diede un colpetto sulla testa. Era stata così presa dalla frenesia della festa che aveva totalmente dimenticato di dover passare da Narumi al più presto.Già durante il viaggio in macchina Narumi aveva accennato alla possibilità di far ritornare i suoi Alice " due mesi fa è arrivato un ragazzo con un Alice davvero unico, forse sarà capace di far ritornare almeno il tuo annullamento.." le aveva detto pieno di speranza, ma Mikan non aveva poi ascoltato molto. Era stata molto eccitata per il viaggio e per l'idea di rimettere piede dentro l'accademia alice.. Natsume si avvicinò e con un buffetto distrasse Mikan dai suoi pensieri " Non essere distratta come al solito! ti accompagno da Narumi, non voglio che tu ti perda e ti metta a girovagare sola per l'accademia". Disse mentre le prendeva la mano e la portava fuori dalla stanza tirandola senza tante cerimonie.
Avere avuto vicino Natsume durante il viaggio non aveva aiutato la sua attenzione, anzi le aveva messo un agitazione sconosciuta addosso. Ora che erano finalmente soli quella stessa agitazione era tornata ed ogni passo verso l'ufficio di Narumi era un supplizio. Mentre camminavano Mikan cercò di studiarlo di soppiatto, senza farsi notare, per capire qual era il suo atteggiamento nei suoi confronti " perché mi stai fissando?" Disse Natsume senza nemmeno girarsi verso la ragazza e facendo rimanere Mikan impalata, sempre più rossa in viso e incapace di muoversi " non ti sto fissando" riuscì a dire dopo un interminabile silenzio " si invece, mi guardi con la coda dell'occhio cercando di non farti notare" rispose Natsume mentre si fermava e si girava verso di lei. Mikan pensò che lui era sicuramente più bravo in questi trucchetti, era dunque inutile continuare a negare " anche tu mi fissavi allora!"rispose cercando di vincerlo al suo stesso gioco "L'ho chiesto prima io"rispose lui senza scomporsi e senza negare di averlo fatto" sei rimasto il solito bambino..." sbuffò la ragazza, ma dopo quella frase cominciò ad arrossire mentre un ricordo le si faceva strada nella sua mente..
erano loro due, bambini, la sera del ballo di Natale quando lei si era sacrificata per i suoi amici e mentre si rattristava per la sua solitudine come per miracolo era comparso Natsume. Un sorriso le si allargò sulle labbra che erano diventate calde al ricordo di quei baci, regali inaspettati e disperati, promesse di ritorno e di speranza per il futuro. Ricordò anche con quale imbarazzo era riuscita a pronunciare quelle fatidiche parole a quel ragazzo, due semplici parole che le erano pesate sul cuore per tanti anni e che non era riuscita a dire a nessun altro perché sapeva ,in fondo , che erano solo per lui e a lui dovevano appartenere.
Mikan si girò, gli occhi lucidi di lacrime "andiamo presto, abbiamo fatto già abbastanza tardi" Natsume la guardò un po' preoccupato. Prima di ritrovarla aveva fantasticato molto su come sarebbe stato il loro rapporto dopo averla ritrovata e quando lei non l'aveva riconosciuto sulla spiaggia avrebbe voluto urlare con tutto il fiato che aveva in gola. Lei era sua. Nessuno poteva toccarla. Pensare che altre persone in quegli anni avessero potuto farlo gli faceva letteralmente saltare i nervi, ma non poteva dare la colpa a lei se non si ricordava di lui. Lui aveva aspettato. Ed ora era lì a tenerle semplicemente la mano e a guardarla arrossire per... non capiva cosa ma quel suo sguardo così perso lo resero geloso di qualsiasi cosa lei stesse pensando "che ti è successo, sei diventata un pomodoro pronto per essere colto" le chiese continuando a tenere lo sguardo fisso nel suo. Mikan rispose a quello sguardo,la testa ancora piena di quelli stessi occhi pieni di determinazione verso di lei, e divenne ancora più rossa. Natsume capì che aveva visto giusto. Era proprio un ricordo quello a cui stava pensando, e da come era diventata rossa poteva immaginare che tipo di ricordo fosse, ma da come lo guardava si calmò e si convinse che non fosse un altro il ragazzo a cui stava pensando ma che era proprio lui, anche perché Mikan non era mai stata brava nel guardarlo e a trattenere le sue emozioni, cosa che lo aveva sempre attirato verso di lei prima per prenderla in giro, ma ora per vedere nei suoi occhi le stesse cose che avrebbe voluto sentire con le parole. Mikan vide spuntare un leggero sorriso a fior di labbra sul viso di Natsume. Questo se possibile la fece diventare ancora più rossa " stupido! Non ridere di me" disse cercando di coprirsi il viso "non sto affatto ridendo di te scema!" Rispose natsume, senza riuscire a nascondere un ghigno soddisfatto. Non ce la faceva proprio a essere carino con lei."Invece si, smettila subito"rispose Mikan sempre più arrabbiata e in imbarazzo verso di lui.
Presto la situazione iniziò a degenerare e le urla di Mikan e Natsume divennero sempre più forti tanto da attirare l'attenzione di Ruka che si trovava nel giardino vicino al vialetto. Non appena riconobbe le due voci, il ragazzo pensò che non erano affatto cambiati. Lui invece aveva passato quegli anni a sviluppare il suo Alice per poter scavare nella memoria degli animali e trovare una traccia di Hotaru tra i loro ricordi. Aveva speso molte energie ma alla fine la sua fidata aquila e il suo inseparabile coniglio lo avevano aiutato molto nello scoprire gli spostamenti della ragazza negli anni e aveva ipotizzato un piano d'azione per il futuro. " ecco piccolo la tua zampa ora è apposto, perdonami ma devo andare prima che mi toccherà raccogliere il mio amico con il cucchiaino" lo scoiattolo che teneva in mano lo guardò con uno sguardo deluso, ma scese dalla sua mano e ritornò sul suo albero. Ruka si incamminò verso Mikan e Natsume, ma essendo alle loro spalle non fu notato all'inizio, e poté godersi per un attimo la scena di quei due che continuavano a litigare " baka!" " non hai aggiornato il tuo dizionario in questi anni? Sei solo una capra!" " veramente da quello che ricordo la capra eri tu!!" Mikan era sul punto di esplodere quando sentì la risata di Ruka venire dietro di lei. Si girò e il suo nervosismo confronti di Natsume scomparve nel vedere il dolce sorriso di Ruka "Ruka! Da quanto sei qui?" Chiese un po' in imbarazzo "abbastanza da sentire che litigate come al solito" Natsume sbuffò e Mikan gli fece una linguaccia " dove siete diretti?" Chiese Ruka ridendo ancora "da Narumi, deve parlare a Mikan" Rispose velocemente Natsume " bene, allora vengo con voi" disse Ruka prendendo la mano libera di Mikan e conducendola con un sorriso verso lo studio di Narumi.
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Gakuen Alice... Continua
FanfictionSiccome il finale del manga mi ha lasciato un po l'amaro in bocca provo io ad immaginare un accademia dopo quanto è successo e soprattutto cosa succede ad hotaru e a suo fratello!! Nota autrice: sconsiglio la lettura a chi ha visto solamente l' anim...