Akio

437 18 2
                                    

Narumi una volta rientrato nel suo studio aveva mandato a chiamare Akio. Nonostante il viaggio lungo doveva risolvere la faccenda al più presto possibile e non far preoccupare inutilmente quella povera ragazza. Era a conoscenza della festa che le abilità speciali stavano organizzando per Mikan, ma dato che il ragazzo che gli serviva in quel momento era arrivato in accademia da pochi mesi non credeva che fosse molto interessato alla cosa. Narumi sentì bussare alla porta, ma non ebbe bisogno di rispondere. Sapeva che Akio sarebbe entrato anche senza il suo consenso. Aveva un aspetto allegro, strano per quel ragazzo solitamente inquietante.

Molti avevano paura di lui e lo evitavano, ma Narumi aveva visto in quel ragazzo solo un'altra persona da aiutare, e piano piano stavano iniziando a costruire il loro rapporto. Sperava che l'arrivo di Mikan in accademia e la sua innata capacità di tirare fuori il meglio dalle persone, così come aveva fatto a suo tempo con Persona e con tutti i ragazzi con cui era entrata in contatto in accademia , potesse aiutarlo in questo compito.

Al solo pensiero Narumi non riuscì a trattenere un gran sorriso che rivolse anche al nuovo arrivato. "Ho visto la ragazza" disse Akio e senza tanti complimenti si diresse verso la scrivania di Narumi distendendosi in una delle tre poltrone. Cominciò a giocare con una pietra Alice che si trovava li sopra, anche se ancora lui non sapeva bene cosa fossero e come funzionassero. Narumi iniziò a fissarlo "Davvero? E come ti è sembrata?" Chiese, anche se avrebbe preferito che il loro primo incontro si svolgesse sotto i suoi occhi per capire se Mikan poteva aiutare Akio, ma cosa più importante se Akio VOLEVA aiutare Mikan.

Purtroppo Akio era il tipo di persona da cui era molto difficile ottenere qualcosa, ed il suo Alice, estremamente utile in questa particolare situazione, era ancora più difficile da ottenere. Aveva una capacità molto peculiare, poteva solamente fissandoti negli occhi, vedere la tua vera essenza, la tua anima come piaceva definirla a lui e per questo era temuto da tutti perché metteva a nudo la verità di quello che erano senza poter sfuggire al suo sguardo. Ma la cosa più eccezionale era che non poteva solo vedere, ma anche parlare con essa e con la forza delle sue parole poteva convincere l'anima di qualcuno a riportare a galla momenti di vita passata, sia belli che anche molto brutti. Ultimamente, essendo stato a lungo disprezzato per il suo dono, Akio aveva fatto sfoggio di questa sua ultima capacità.

Ma Narumi aveva vissuto anche in prima persona cosa significare riportare la propria anima ai momenti più belli della propria vita e aveva capito che quel ragazzo non era veramente cattivo come gli altri pensavano, ma si mostrava tale per non soffrire. Il sorriso che gli rivolse il ragazzo fece sperare per il meglio. "Molto graziosa, la sua anima ha una fanciullesca ingenua che... È rara in una ragazza così grande" Narumi lo fissò per un secondo. Grande non era un aggettivo che avrebbe mai dato a Mikan poiché nei suoi ricordi sarebbe sempre stata la bambina a cui diceva di sorridere e che lo vedeva come il maestro perfetto che non era ma che avrebbe sempre cercato di essere per lei soltanto.

 Grande non era un aggettivo che avrebbe mai dato a Mikan poiché nei suoi ricordi sarebbe sempre stata la bambina a cui diceva di sorridere e che lo vedeva come il maestro perfetto che non era ma che avrebbe sempre cercato di essere per lei soltanto

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Ma poteva capire Akio, dopotutto lui era un ragazzo della seconda media, piccolo per la sua età, il viso che sembrava ancora più piccolo per colpa dei capelli che gli pendevano davanti la faccia o per i grandi occhi chiari. Mikan era cresciuta ed era normale che qualcuno la giudicasse grande ormai. Doveva essere assegnata alla sezione delle superiori, non appena la questione fosse stata risolta. "Akio, hai visto la sua anima, giusto? Pensi di poterci riuscire?" Akio smise di giocare con le pietre Alice che aveva preso in mano.

 "Akio, hai visto la sua anima, giusto? Pensi di poterci riuscire?" Akio smise di giocare con le pietre Alice che aveva preso in mano

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Guardò dritto negli occhi Narumi e vide molta fiducia in lui e nelle sue capacità. Narumi era stato uno dei pochi nell'alice academy che non si erano spaventati quando avevano saputo ciò che veramente il suo Alice poteva far. Certo, non lo davano a vedere, e alcuni, come Tsubasa, avevano anche accettato la cosa dopo poco, ma lui conosceva i loro animi e vedeva quanto diversi di loro, nel profondo, fossero terrorizzati. Così lui si era reso tale e inscenava Il mostro che loro vedevano. Ma tutto questo non riempiva di nulla è per questo evitava le lezioni  quando poteva e tutte le manifestazioni pubbliche nonostante Tsubasa e Misaki cercassero di trascinarlo un po ovunque. Pensava di fosse anche lo zampino di Narumi e Nodoachi, Ma non ne era certo.

"Io posso provarci, non ho mai provato a far ritornare un'abilità simile, ma prima dovrò fare un'analisi approfondito del suo animo... Ah Narumi, se mi stai chiedendo se voglio farlo la risposta è sì" rispose all'interrogativo che aveva negli occhi il suo insegnante. Voleva dimostrargli che a modo suo era grato per i suoi sforzi nonostante la nube nera che lo circondava.

Narumi non ebbe il tempo di esultare per là buona disposizione del ragazzo che la porta bussò di nuovo senza però aprirsi subito, aspettando che fosse dato il permesso ad entrare cosa che Narumi non tardò a fare. Vedendo i ragazzi che stava aspettando, Narumi esclamò " oh bene, Mikan, Natsume, Ruka, vi presento Akio" Mikan stava già sorridendo tendendo la mano al ragazzo seduto in poltrona, ma fu trattenuta da Natsume che le mise una mano sulla spalla. Mikan si girò a guardarlo, le parole per rimproverarlo sulla punta della lingua per averla trattenuta nell'andare a presentarsi alla nuova persona che Narumi voleva farle conoscere, ma si bloccò vedendo l'espressione di Natsume.

Gli occhi rossi, solitamente calmi e vigili, avevano una sfumatura più scura e dura, quasi ostile, come se si aspettasse potesse accadere qualcosa da un momento all'altro e si tenesse pronto a proteggerla a ogni costo. Dietro di loro Ruka vide l'espressione di Mikan passare dal suo solito sorriso allegro ad uno sguardo interrogativo. Il ragazzo volse lo sguardo verso Narumi e vide che la vista di Akio aveva molto preoccupato l'amico. Ruka sapeva che Natsume ignorava l'esistenza di quel ragazzo, non solo perché era della divisione delle medie, ma anche perché teneva un profilo basso e inoltre Natsume era stato troppo concentrato a ritrovare Mikan per ascoltare i pettegolezzi che giravano in accademia, anche quelli più inquietanti riguardo cosa poteva fare. Mikan si voltò a vedere cosa mai aveva preoccupato tanto Natsume e vide che lo stesso ragazzo incontrato davanti al palazzo delle abilità speciali era seduto di fronte la scrivania di Narumi in una voluminosa poltrona.

Un piccolo brivido, quasi una carezza, la percorse quando lo sguardo del ragazzo si posò su di lei e sentì di nuovo una voce, ma questa volta capì che solo lei riusciva a sentirla, poiché nessuno battè ciglio. Era una voce calda e chiara, che parlava dritta al suo cuore "sono felice di rivederti Mikan" disse e Mikan, rimase sorpresa, ma le si diffuse in corpo una tale piacevole sensazione di calore che le diede il coraggio di allontanarsi dalla mano di Natsume e avvicinarsi al ragazzo." Ciao, io sono Mikan, anche se credo che tu già lo sappia" disse con un nuovo sorriso. Akio ricambiò il suo sorriso "piacere di conoscerti, io sono Akio". Narumi osservò con soddisfazione queste presentazioni, ma notò anche come Natsume rimase in disparte, studiando le mosse di Akio. Questi si volse verso Natsume e lo fissò allungo. Narumi immaginò eh stesse scrutando nella sua anima e che stesse decidendo se fosse un amico o un nemico. Per fortuna Narumi vide che Natsume si rilassava e cominciava anche lui ad avanzare. "Si, sono Natsume" disse con un sorriso quasi trattenuto"lo immaginavo" rispose Akio, gli occhi che sembravano risplendere del fuoco di Natsume che per un istante era stato così vicino a lui.

Natsume fece un passo di lato e Ruka lo affiancò. Lui non aveva bisogno di presentarsi ad Akio, si conoscevano da diverse settimane grazie a Narumi, così Ruka si limitò a fare un cenno del capo al ragazzo che fu ricambiato. "Bene ragazzi, ora che le presentazioni sono concluse, sedetevi pure"

Gakuen Alice... ContinuaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora