Sul foglio c'era scritto:
Buongiorno signorina Claire McLaw,
ho ricevuto la sua richiesta di scrivere un articolo sui bambini del South Bronx che frequentano il centro ricreativo e hanno un grande talento ed una grande passione per la danza di strada ma strutture fatiscenti nelle quali allenarsi e pochi fondi a disposizione.
Credo che sia una buona causa; ho dei contatti nel North Bronx che sarebbero disposti a dare più visibilità a questi bambini. Per contatti intendo Maribeth Pennington, ex ballerina del Freedom Brooklyn Theatre. Potrebbe trovare un posto nella sua scuola, la Corona Dance Academy. Prossimamente le darò l'indirizzo e delle informazioni sull'accademia che lei dovrà dare al supervisore dei bambini in questione. Vorrebbe invitarli il 9 dicembre alle ore 15 nella sua scuola dove si terrà un'esibizione.
Darebbe una chance al gruppo con la possibilità di farli esibire e quindi di poter valutare il loro livello. In caso questi ultimi colpissero positivamente la sig.ra Pennington, lei stessa sarebbe disposta a donare al gruppo una borsa di studio per la durata di un anno. I bambini grazie alla suddetta non dovrebbero pagare alcuna spesa di iscrizione o altri tipi di quote e potrebbero quindi allenarsi in accademia.
La sig.ra Pennington è stata tanto gentile da offrire un mini bus della sua scuola che possa accompagnare i bambini dal South Bronx al North Bronx. La prego di dare tutte queste informazioni a chi si occupa dei bambini. A proposito, l'insegnante odierna potrebbe continuare a seguire gli allievi nella nuova scuola, quindi lavorare per conto della sig.ra Pennington.
La trovo un'opportunità grandiosa, sia per i bambini che per l'insegnante che lei stessa ha detto di conoscere. Per quanto riguarda l'articolo avrà a disposizione 2 pagine del prossimo numero di Ebony.
Cordiali saluti
La direttrice di Ebony Rose Richardson
Ero davvero felice, finalmente un posto decente per i miei bambini e un'esibizione per mostrare il loro talento.Stentavo a crederci: era un'opportunità piovuta dal cielo!
Certo mi insospettiva che questa signora ricca e facoltosa fosse così interessata a loro. Ma perchè non accettare la proposta?
Però ero leggermente triste, tutto ciò sarebbe accaduto il 9 dicembre e non avrei avuto la benché minima chance di incontrare Michael Jackson. Pensavo che avrei potuto farmi sostituire da Honey ma solo se si fosse trattato di una lezione ordinaria.
Non potevo certo assentarmi in questo caso, un'esibizione era una cosa importante, soprattutto se dovevano ottenere un posto in quella scuola. Chi ero io per abbandonare quei bambini? L'avevano già fatto in tanti e ionon avevo intenzione di deluderli. Loro adoravano Honey ma ero io la loro insegnante, ero io quella che li avrebbe preparerati ed ero io la loro Wendy, quindi avrei rinunciato. Inoltre avrei dovuto presentarmi per diventare dipendente della Pennington...ero proprio obbligata.
Sapevo che così si sarebbero allenati in una bella scuola del North Bronx dove il quartiere diventava più sicuro. Volevo tenerli lontani dalle gang e dalla droga, era la mia occasione.
Guardai il foglio ancora per un attimo cercando di convincermi che era tutto vero e che avrei lavorato in quella scuola lussuosa. Poi guardai Claire ancora nel mondo dei sogni e la svegliai o avrebbe fatto tardi. Mi disse che siera scordata di mostrarmi la lettera e che non l'aveva nemmeno letta da quanto era impegnata con l'intervista. Così la lesse e mi guardò con le sopracciglia sollevate in attesa di una risposta.
- "Rinuncerò... su, mi farai un autografo, hanno bisogno di me" dissi scoraggiata.
- "Come vuoi ma sappi che non capita tutti i giorni di vedere Michael Jackson"
- "Lo so, ma mettiti nei miei panni... sai quanto sono importanti per me quei mocciosetti! Poi si tratta di un'opportunità grandiosa, anche per me! Riceverei uno stipendio tutti i mesi... uno stipendio discreto..."
- "Tranquilla, mi farò fare due autografi e poi mi farò dare un bacino anche per te e gli dirò: 'I love you!' e lui risponderà: 'I love you more!' non tiperderai nulla!" e mi diede un pugnetto sulla spalla.
- "Stupida!" dissi contraccambiando.
- "A proposito di Bronx, vuoi perdere la metro?"
- "Oddio è tardissimo!" esclamai nel panico.
- "Non vorrai mica abbandonare i tuoi piccoli! Wendy!"
- "Non li abbandono mai! E non chiamarmi Wendy con quel tono strafottente!"
- "Come? Non sei la loro giovane mamma? Che si dimentica di loro..." continuava a ridere.
- "Scema! Ho dimenticato che è sabato e che ho la lezione con loro al mattino e vado in accademia al pomeriggio! Cerca di capirmi, si scambia tutto!"cercai di giustificarmi.
- "Poveri bambini nelle mani di una 'donna' che non sa nemmeno che giorno è!"
- "E finiscila!" dissi ridendo.
- "Ahah! hai preso tutto?"
- "Sì! Ora mollami!"dissi con una finta espressione arrabbiata.
- "Certo cara, a dopo"disse ridendo e mandandomi un bacio, io contraccambiai.
Quella mattina raccontai ai bambini dell'esibizione ed erano entusiasti! Questo mi facilitò, i loro sorrisi mi incitavano a rinunciare. Peccato che ci fosse sempre qualcosa a remare contro...
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Mimi Pia, Signor Jackson
FanficCharlotte era cresciuta tra i grattacieli di Manhattan, tra una scuola privata e l'altra. Una volta diplomatasi, però, aveva deciso di cambiare vita e di frequentare un college pubblico nel vicino quartiere newyorkese del Queens che certo non era ta...