Capitolo 5 - Un piano infallibile

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C'era Claire che mi guardava insistente ed io ero rimasta a bocca aperta tentando di mangiare la mia Ceaser Salad.

C'era Claire che mi guardava insistente ed io ero rimasta a bocca aperta tentando di mangiare la mia Ceaser Salad

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- "Senti, devi trovare una soluzione, non mi interessa, ci devi essere!" mi disse in preda al panico.

- "L'esibizione sarà alle 15 al Bronx e in un modo o nell'altro durerà un paio d'ore..."

- "Eh, l'intervista è alle 16..."

La guardai con aria malinconica.

- "No aspetta! Quella con Denise Bonet è alle 16! Quella con Michael è alle 18!"

- "Quindi io vedrò Michael Jackson?!"

- "Sì sorella! Sì! Dirò che sei la mia assistente!"

- "Oddio! Primo problema: come mi vesto?!"

- "Io sarò in rosso dalla testa ai piedi!"

- "Certo, non posso andare al Bronx in abito da sera! Dimmi che hai un piano B perché non troverò mai il tempo di cambiarmi se già ti raggiungo per un soffio!"

- "Idea! Vado a lavoro in macchina, lascio i vestiti nel bagagliaio e ti do la copia delle chiavi! Parcheggio sempre vicino all'albero che sta accanto la porta sul retro, nei parcheggi riservati al personale di Ebony!"

- "Ti adoro! E che mi dai?!"

- "I vestiti che mi ha regalato quel riccone di Richard quando stavamo insieme, ovviamente! Ti darò la giacca nera a due bottoni con il colletto dorato, la gonna a tubino nera e magari anche i guanti neri vellutati fino al gomito! In fondo incontriamo Michael Jackson e i guanti sono più che adatti!"

- "Giusto! Fantastico! E sotto alla giacca? Sai è a due bottoni quindi devo indossare qualcosa sotto..."

- "Il top!"

- "Ma sei pazza?! Secondo te io ho il fegato di stare a pancia di fuori davanti a Michael Jackson?!"

- "Tranquilla, quei due bottoni ti copriranno a sufficienza e poi col bel corpicino che hai il massimo che potrebbe capitare è che s'innamori di te!" e mi guardò con un leggero sorriso prima di scoppiare a ridere.

- "Tranquilla, quei due bottoni ti copriranno a sufficienza e poi col bel corpicino che hai il massimo che potrebbe capitare è che s'innamori di te!" e mi guardò con un leggero sorriso prima di scoppiare a ridere

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- "Sì certo...senti è tardi, paghiamo il conto" dissi unendomi alla sua risata.

L'euforia che riempiva il mio cuore in quel momento era qualcosa di inspiegabile.

Dopo aver pagato la salutai.

- "A stasera sorella! Grazie, ti voglio bene!" le dissi.

- "Io di più! A stasera!"

Il giorno seguente sarebbe stato stressante ma anche memorabile, ne ero certa.

Mimi Pia, Signor JacksonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora