Richiusi accuratamente la busta, la posai sul comodino e mi incamminai verso il garage.
Le lacrime mi offuscavano la vista, ma non erano lacrime di tristezza bensì di felicità; avevo fatto una decisione che avevo più volte preso in considerazione ma non avevo mai avuto il coraggio di fare, forse per paura o più semplicemente per vigliaccheria: avrei preso il van e la mia tavola e sarei andata in viaggio.
D'altronde in quella casa non avevo più niente da fare, niente che non facesse soffrire me e i miei parenti.Aprii il garage.
Tanto tempo era passato dall'ultima volta che avevo visto il van, scostai il telo che lo copriva e mi resi conto che non sarei potuta partire molto presto: la vernice azzurra si era tutta rovinata, i sedili posteriori erano completamente mangiati dai topi come i copertoni delle ruote d'altronde.
Cercai di metterlo in moto in modo da arrivare almeno dal meccanico e con mio grande stupore, dopo un po' di fracasso partì.La scritta " mechanic" dell'insegna rossa e gialla lampeggiava imperterrite come tutti i giorni; erano le 21:30 orario di chiusura.
Fred era davanti a me, come se mi stesse aspettando da molto tempo. Era un amico di mia madre e fin dall'infanzia mi era stato molto vicino, lo ammiravo molto perché era un ottimo surfista ( di origine hawaiana aveva surfato nelle spiagge più belle delle Hawaii, di quelle che si vedono nelle riviste di surf).
- Ciao Chiara, vedo che finalmente ti sei decisa a portarmi quell'ammasso di rottami! - disse scrutando il van.
- Non ti sarà mica venuto in mente di andare a surfare in qualche bella spiaggia senza dirmelo, vero? -
- Sí, in realtà l'intento era proprio quello ma è impossibile con il van rotto - risposi senza troppi scrupoli.
- Spero che tu possa farci qualcosa, vorrei partire al più presto,grazie mille. -
Uscii dal van e mi incamminai nuovamente verso casa, non avevo alcuna voglia di mettermi a parlare e Fred lo sapeva.* Scusate se è da tanto che non aggiornavo la storia solo che sono stata all'estero per un po' e non ho avuto il tempo, spero che vi piaccia*
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Le Onde Della Vita
RomanceChiara, Chiara come il cielo, Chiara come l'acqua cristallina del mare. Questo era il suo nome, il nome che le aveva dato sua madre, ma ormai sua madre era morta e le aveva lasciato solo una tavola da surf, un van e tanta solitudine.