Capitolo 6

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" Dai sali" dissi a un ragazzo che stava facendo l'autostop in mezzo alla strada, aveva i capelli biondi, lunghi fino alle spalle era molto alto ma non sembrava avesse molti più anni di me.
"Grazie mille" si voltò e raccolse qualcosa da terra, non riuscivo a capire cosa fosse perché era coperta dall'erba alta, solo quando la tirò su mi resi conto che era una tavola da surf.

" Aspetta ti vengo ad aiutare, lega la tavola vicino alla mia, dove sei diretto? "
" In qualsiasi posto in cui ci sia un minimo di onda, San Francisco andrà benissimo"
Non doveva essere un tipo molto logorroico, infatti non parlammo per quasi un'ora; poi, per rompere le acque, gli chiesi come si chiamava:
"Daniel, tu?"
" Chiara, mio padre è di origine italiana."
" E tua madre invece è di queste parti?"
" Sì, lei era di queste parti... è morta."
" Scusa, mi dispiace" ci fu un altro lunghissimo e straziante silenzio.
" Da quant'è che fai surf" si decise finalmente a dire.
" Non ricordo di preciso quando abbia iniziato, mia madre ha sempre surfato, è stata lei ad insegnarmi, tu invece?"
" Ho iniziato a dieci anni quando ci siamo trasferiti dalla campagna al mare e mi sono subito appassionato, è uno sport stupendo."
"Già."

Era notte inoltrata ormai quindi decidemmo di fermarci per dormire un po'.
L' indomani ci accorgemmo di essere praticamente arrivati.

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