Capitolo sette

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"Dai sali!"
Io salgo sulla BNW in silenzio.
"Edward..."
"Si?"
"Ti prego...non dire a nessuno quello che ti detto in giardino,sarebbe troppo imbarazzante!"
E mi scendono due lacrime.
"Ma certo,non intendo dirlo a nessuno. E tu non dire a nessuno quello che ho detto io"
"Ok ma perché me l'hai confidato?"
"Mi ispiri fiducia"
Il resto del tragitto è in completo silenzio.
"Grazie del passaggio!"
Edward non risponde e mi accorgo che mi sta seguendo.
"Perché mi segui?"
"Ieri ho dimenticato la felpa nella vostra camera"
"Ah"
Apro la porta della camera e mi si mozza il fiato. C'è mia madre seduta sul mio letto con le gambe e le braccia incrociate e direi che è piuttosto incazzata. E io ho un ragazzo dietro di me. E sono le due di notte passate. Cazzo.
"Ehm...ciao mamma perché sei qui?"
"Perché sono qui? Perché sono qui? Ti sembra questo il comportamento giusto? Torni a casa alle due di notte,con un ragazzo mai visto prima,il primo giorno del college? Mi sembra ovvio perché sono qui!"
"Mamma ho 18 anni,sono all'università e faccio quello che voglio!"
"Ah sì? E dov'è la tua compagna di stanza? Si sta scopando il suo ragazzo anche lei il primo giorno?"
"No signora,sono io il ragazzo della sua compagna di stanza"
"Oh,ma di bene in meglio! Non volevi farti un ragazzo qualunque,volevi andare a letto con il fidanzato della tua compagna! Brava Chanel"
"Cosa cazzo ti fa pensare che lui sia con me per portarmi a letto? La festa a cui sono andata era ad una confraternita lontana,lui si è offerto di portarmi a casa e poi è salito per prendere la felpa che aveva dimenticato ieri!"
Sto piangendo. Dalla rabbia.
"La vera domanda è: cosa cazzo ci fai tu qui? Dovresti essere a San Francisco! Sono quasi 4:30 ore di macchina!"
"Mi ero fermata a San Diego. Liam ha preso l'aereo da lì per arrivare a NY"
"Per che diavolo di motivo ti sei fermata li? Per potermi pedinare anche da adulta? È questo il tuo piano?!"
"No! La mia azienda ha degli uffici anche lì e mi sono trasferita li per starti più vicina. Da qui a San Diego è quasi un'ora di macchina"
Non ci posso credere.
"Ma tu stai scherzando spero! Non ho 12 anni,sono maggiorenne! Io ero contenta di poter andare al college solo perchè potevo stare lontano dalla mia famiglia,che mi stressa,che mi tiene sempre il fiato sul collo che mi pedina. E tu cosa cazzo fai? Ti trasferisci a San Diego per stare più vicina a me!"
Sembro averla ferita,ma non mi importa!
"Ah. Se la metti così me ne vado!"
Esce dalla stanza ma prima di essere completamente in corridoio si gira e mi dice" ovviamente me ne vado dal college,non da San Diego!"
La sua risata mi riecheggia in testa.
Stavo per chiudere la porta quando eccola riapparire!
"Tu ragazzo,esci! Non ti voglio in una stanza con mia figlia da soli"
Edward mi guarda perplesso e io gli faccio segno di uscire. Lui prende la felpa e esce con mia mamma.
Mi sdraio sul letto,sfinita. E piango. Piango tanto.
Dopo 10 minuti bussano alla porta.
La vado ad aprire con la faccia rigata di lacrime" cosa cazzo vuoi anc..."
Mi fermo dato che mi rendo conto che non è mia madre. È Edward.

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