Lui distoglie subito lo sguardo, come immaginavo. Non capisco a che gioco stia giocando: è vero che ci siamo visti poche volte, ma è sempre stato arrogante e antipatico con me, non ha mai provato a trattarmi normalmente o a cercare un dialogo. Forse è davvero come dice Caroline, forse mi teme e ha paura di me, anche se non ne vedo il motivo, però è l'unico ragionamento che spiegherebbe il suo modo di fare.
"Megan, va tutto bene?" Caroline deve aver capito che c'è qualcosa che non va.
"In realtà no, ti dispiace se andiamo a casa adesso o volevi rimanere ancora?" Il sole è già calato da qualche ora, ormai saranno le dieci; siamo qui già da un pò quindi non dovrebbe prendersela.
"Nessun problema, anche perché inizia a girarmi la testa. Dammi solo cinque minuti per cercare Jace, d'accordo?" Annuisco e aspetto.
Dall'anno scorso, ho capito che a volte è meglio lasciar andare e non dare peso ad ogni minima cosa, però non riesco a sopportare l'atteggiamento di Harry, specialmente perché non capisco cos'abbia fatto per meritarmi di essere trattata così, quando dovrei essere io a tenergli testa per come mi ha trattata tutte le volte.
Devo andarmene da qui o a furia di vederlo peggiorerò solo la mia situazione. Quando mi alzo in piedi per salutare gli amici di Liam la testa inizia a girarmi ancora di più, ma so che se ci darò peso sarà solo peggio.
"Ce la fai?" Liam è stato molto premuroso con me sta sera. "Sto bene, grazie per la bella serata." Sfoggio uno dei miei sorrisi per cercare di tranquillizzarlo e vado verso la stradina che ci ha portati fin qui; non penso cambi qualcosa se aspetto qua o là, tanto alla macchina ci dobbiamo tornare in ogni caso.
"Megan, sei sicura di farcela da sola?" Liam urla da lontano. Gli faccio cenno di sì e vado per il sentiero.
Mentre cammino ripenso alle parole del professore, alla reazione di Caroline e a tutto quello che ho passato durante quest anno: non so per quanto ancora potrò portarmi dietro il mio segreto.
Senza accorgermene sto già piangendo, forse perché l'alcool mi rende emotiva o forse solo perché avevo bisogno di farlo.
La strada che prima era illuminata dal sole ora sembra una di quelle che si vedono nei film horror: la luna splende nel cielo e illumina solo alcune parti del bosco scuro.
"Megan!" La mia testa ha già memorizzato quella voce e non appena capisco di chi si tratta inizio a correre. No. Non è proprio quello di cui ho bisogno ora.
Sento che i suoi passi si stanno avvicinando a me ma quando inizio a correre ancora più forte, lui afferra il mio braccio. La sua presa è dolce e quel gesto mi scalda il cuore, anche se so che lui non se ne è nemmeno accorto. Le mie lacrime calde continuano a scorrere sul mio viso e il mio cuore batte fortissimo.
"Aspetta." Da brava stupida che sono ascolto la sua richiesta e nel momento in cui mi giro, incontro i suoi occhi azzurri che adesso sono illuminati dalla luna, come il resto del suo viso. A vedere quello sguardo il mio cuore rallenta: mi sento più tranquilla e protetta.
Non lo avevo mai fissato bene come ora: il suo viso non è perfetto, ma nei suoi occhi c'è qualcosa di nuovo, qualcosa che mi attira.
Quando i nostri occhi si incrociano lui sembra irritarsi e distoglie lo sguardo. "Dove stavi andando?"
Non posso farcela. Devo stare calma. Prima mi cerca e subito dopo fa il preso male?
"Non ho intenzione di stare qui ad aspettare una risposta da una che non parla mai." Lui si siede su un sasso tranquillamente, come se non avesse appena detto una stronzata.
"Dimmi che scherzi, ti prego!" Il cuore è tornato a battermi fortissimo dall'agitazione e il tono della mia voce si è alzato in maniera smisurata.
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Back Again
FanfictionUna ragazza diciottenne subisce un fatto gravissimo all'età di sedici anni e da allora non si è più ripresa. Incontrerà Harry, un ragazzo completamente diverso da lei. Sarà capace di darle l'amore che finalmente meritava?