Sobbalzo non appena Harry tira un pugno sul tavolo di vetro, che per fortuna non sembra fare una piega. Sono scioccata.
"Sei impazzito? Sveglierai tutti!" Non posso fare a meno di urlare, dato che sembra capire le cose solo in questo modo.
"Non me ne frega un cazzo, lascia che si sveglino pure tutti!" Ragiona come i bambini di due anni e questa è l'ennesima prova.
"Non potrai sempre e solo pensare a te stesso, quindi sarebbe meglio se la piantassi subito. Prenditela pure con me se vuoi, ma non mettere in mezzo altre persone che non c'entrano nulla." I genitori di Caroline sono stati così carini che non vorrei creargli problemi.
"Ti avviso Megan, devi smetterla di comportarti come se sapessi qualcosa di me." Il suo tono è fermo e sicuro.
"Altrimenti?" So che lo sto infastidendo, ma voglio vedere fino a che punto arriva.
Lui serra la mascella e si siede, lasciando un disordine le cose che ha sposato con il suo pugno.
Mentre sistemo il casino che ha combinato sul tavolo, Caroline entra in cucina furiosa.
"Harry te lo dico subito, finiscila con questo atteggiamento. Te lo ripeto per la millesima volta solo perché ti voglio bene, non voglio fare la rompicoglioni ma dovresti smetterla di tirare pugni ovunque ogni volta che sei arrabbiato, e sopratutto lasciala stare, almeno lei." Almeno lei? Cosa vuol dire almeno lei?
"Ha diciotto anni e penso che sappia parlare per sè, non c'è bisogno che ti metti a difenderla, anche perché siete amiche da due giorni."
Vorrei far finta di non aver sentito.
"Senti Harry, fà come vuoi: da oggi in poi lascia perdere e fà come se io non esistessi." Lo dico con il cuore, perché mi sono stancata delle sue bravate.
"Come se non lo facessi già." Borbotta.
Sto andando su tutte le furie. Perché deve comportarsi da menefreghista quando è sempre stato lui il primo a cercarmi?
"Devo ricordarti cosa è successo ieri sera o pensi di poterla smettere di dire stronzate?" Le parole mi escono da sole e vorrei poter tornare indietro e non averle mai dette.
Nel frattempo Jace è entrato in cucina e si gode la scena, stando appoggiato sulla porta. "Cos'è successo ieri sera?" Chiede lui mezzo incazzato.
"Niente." Diciamo in coro io e Harry.
Caroline e Jace sono in attesa di una risposta ma proprio in quel momento entrano i loro genitori.
"Oddio! Chi è stato a preparare tutta questa roba?" Per fortuna la mamma di Caroline riesce a calmare la situazione senza neanche saperlo.
"È stata Miss Perfettina, sarai contenta Lillian." Dal tono di Harry si capisce quanto sia arrabbiato. Si alza e se ne va, lasciando tutto in sospeso.
"Oh tesoro, scusalo. È molto maleducato a volte, ma d'altronde va anche capito." Non so cosa intenda dire Lillian. Se fossi in una situazione normale me ne preoccuperei, ma ora sono troppo scioccata dalla sua scenata. Come osa chiamarmi Miss Perfezione, quando non conosce veramente nulla di me?
"Beh Megan, lascia perdere gli stupidi, dovresti venire da noi più spesso piuttosto: questi pancakes sono buonissimi rispetto ai soliti del bar." Il complimento del papà di Jace mi fa sorridere, ma non mi torna il buon umore.
Vorrei andare di sopra e parlare con Harry, ma deve ragionare da solo e se andassi su non combinerebbe nulla.
"Megan sei davvero brava, un giorno insegna anche a Caroline ti prego, così non dobbiamo mangiarci la merda che ci prepara ogni volta."
STAI LEGGENDO
Back Again
FanfictionUna ragazza diciottenne subisce un fatto gravissimo all'età di sedici anni e da allora non si è più ripresa. Incontrerà Harry, un ragazzo completamente diverso da lei. Sarà capace di darle l'amore che finalmente meritava?