CAPITOLO 7

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MAR.

Non riesco a prendere sonno. E' quasi passata un'ora da quando ho cacciato Justin; continuo a rigirarmi nel letto e a pensare a Dylan, non si era mai comportato con me così prima d'ora e finchè non chiarirò con lui non riuscirò a dormire di certo..

Decido quindi di alzarmi e di andare a parlare con Cameron che sicuramente sarà in camera sua come al solito a giocare alla play dopo ogni singola festa a cui partecipa.

Raggiungo la sua stanza ed è troppo silenziosa per i miei gusti quindi decido di entrare senza bussare perchè so che non mi sentirebbe con le cuffie nelle orecchie.

Una volta spalancata la porta e fatto irruzione nella stanza, mi accorgo che mio fratello non si trova qui e quindi immagino sia ancora a quella stupida festa alla quale ovviamente non sono stata invitata e decido di andarci solo per parlare con Cameron, così chiamo la mia migliore amica.

"Ash! Ciao! Volevo chiederti se ti va di accompagnarmi alla festa di Madison perchè devo parlare con Cam.." chiedo io in tono quasi supplicante.

"Non mi va di andarci da sola" sbuffo.

"Scusa Mar ma stasera proprio non posso, ho delle cose da sbrigare con la mia famiglia e adesso ti devo lasciare, siamo troppo impegnati, scusa ancora." dice lei appena prima di riattaccarmi il telefono in faccia.

Non posso credere che quelle parole siano state dette proprio da Ash, non mi ha neanche dato il tempo di aprir bocca che subito ha chiuso la chiamata.

Un pò pensierosa e perplessa decido di mettermi qualcosa di carino per andare a quella festa e decido di indossare un semplice vestitino nero e delle scarpe con i tacchi anche se non le uso spesso e le poche volte che capita combino sempre qualcosa del tipo che inciampo, cado e cose varie ma non ci penso sù troppo; mi trucco un pò e prendo la borsa.

Sono pronta per uscire!

Appena apro la porta però noto qualcuno seduto su un gradino di casa mia così incuriosita decido di avvicinarmi per vedere di chi si tratta.

Neanche il tempo di aprir bocca che subito il ragazzo davanti a me si alza e dice: "Si, scusa lo so che mi hai cacciato ma dovevo trovarmi qui con Cameron quindi lo aspetto finchè non arriva"

"Non fa niente, puoi stare qui se vuoi ma ti avviso che Cam si trova alla festa che ha organizzato quell'antipatica di Madison, infatti stavo subito per andarci." replico io.

"Ah ecco perchè sei più carina del solito!" dice ridacchiando sperando che io non lo senta ma invano.

"Oh grazie, sempre simpatico mi dicono!" affermo assumendo il tono più duro che riesco a fare.

"Comunque dove si trova questa cavolo di festa?" continua.

"In un locale della città che c'è qui vicino." replico

"Va bene ciao!" dico e me ne vado.

"Aspetta" grida mentre mi raggiunge, mi prende per il polso e mi costringe a guardarlo.

"Come pensi di arrivarci a quel locale a quest'ora?" domanda con il suo solito fare arrogante.

"Prendo l'autobus, sono solo le nove di sera" replico scocciata.

"No, ti ci accompagno io con la moto così arriviamo prima dato che anche io devo parlare con tuo fratello" afferma e, con ancora la sua mano sul mio polso dico un semplice "Va bene".

Arriviamo al locale più presto del previsto, non c'era per niente traffico e di questo ne sono felice, d'altronde prima gli parlo prima me ne vado così evito di farmi vedere qui da Madison che sicuramente se mi noterà, farà una delle sue scenate davanti a tutti come al solito e preferisco evitare, non sono molto popolare in questa scuola ma non voglio che anche le persone con cui scambio qualche volta delle parole finiscano per sparlarmi dietro.

Devo ammettere a me stessa che il tragitto è stato più piacevole di quanto mi aspettassi; Justin ha insistito per farmi mettere il suo casco e per farmi mettere le mie mani sulla sua vita.

Entriamo e, noto subito che Justin si è allontanato da me per andare a farsi vedere da più ragazze possibili ed ecco che ritorno a pensare a quanto mi stia sulle palle questo suo atteggiamento. Perchè non può essere come la maggior parte dei ragazzi che conosco e con cui parlo?

Cerco di togliermelo dalla testa e mi guardo intorno alla ricerca di mio fratello.

Riprovo a chiamarlo ma mi dà la segreteria telefonica e così per altre tre volte, tant'è che smetto di provarci e mi faccio spazio tra la folla per vedere se riesco a trovarlo.

La gente si fa sempre più stretta e penso di essere arrivata al centro del locale dove tutte le persone ballano e si scatenano a ritmo di musica, mi giro per vedere dove è finito Justin ma non lo trovo e continuo a cercare Cam.

Quando finalmente penso di aver visto la chioma castano chiara di mio fratello cerco di avvicinarmi il più possibile ma alcuni ragazzi ubriachi mi vengono addosso e magicamente mi ritrovo in un angolo della pista da ballo mai visto prima, decido di continuare la ricerca ma vengo interrotta dalla vista di Dylan, il mio ragazzo da ormai quasi quattro anni che bacia Ashley, quella che dovrebbe essere la mia migliore amica da tutta la vita.

Rimango sconvolta.

Non faccio neanche in tempo di pensare a quanto ho visto e mi accorgo di essere scoppiata in lacrime, cerco di smettere ma non ci riesco, è più forte di me.

Ancora in lacrime mi avvicino a quei due che si erano accorti di essere stati visti e si staccano immediatamente l'uno dall'altra, appena mi avvicino vengo assalita da parole per me senza senso poichè non riesco a concentrarmi su di loro.

Nella mia mente resta fissa l'immagine delle due persone a cui voglio bene o meglio volevo bene che se la spassano a mia insaputa e subito mi vengono in mente un sacco di domande che tengo per me: "Da quanto tempo va avanti questa storia? Come ho fatto a non accorgermene? Come ho potuto essere così stupida da non aver notato che mi stavano tradendo?"

Li zittisco nella maniera più acida che conosco e mi volto. Non ne voglio più sapere di loro!

Cerco di allontanarmi il più in fretta possibile e di raggiungere l'uscita del locale in cui mi trovo, non mi interessa più cercare Cam, voglio solo andare a casa e far finta che questo sia solo un incubo, anche se il mio cuore sa che purtroppo non è così.

Appena riesco ad arrivare alla porta d'uscita, qualcuno mi prende e mi fa girare.

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