CAPITOLO 9

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"Ahia. Cavolo." Impreco quando il mascara si sbava tutto. Ma proprio ora devo starnutire?!

Mi liscio i capelli e finisco di prepararmi.
Il mio pensiero è concentrato ancora su ciò che è successo ieri sera.
Spero che oggi Justin sia altrettanto gentile con me o dovrò ricredermi.
Scendo in fretta le scale e stamattina, al contrario delle altre, prendo una mela e l'addento mentre esco di casa.

Voglio farmi una passeggiata tranquilla quindi non ho chiesto a mia madre di darmi un passaggio.
Come tutte le mattine fa abbastanza caldo. D'altronde siamo a Malibù.
L'inverno da noi non ha molto senso.

Continuo a camminare e a mangiare la mia mela sperando di non incontrare nessuno. Sono uscita così presto apposta.

Vedo l'edificio che da 'piccolo' si fa sempre più grande.
Davanti all'entrata di scuola vedo Justin con la sua moto.
Lo ignoro.
Non per cattiveria, ma perché spero che sia lui a venirmi dietro per chiedermi come sto.

Proseguo fino a quando una persona si piazza davanti a me.
Alzo lo sguardo e con mio grande dispiacere noto che si tratta di Dylan.

Faccio per andarmene ma mi prende per il braccio.

"Lasciami." Sussurro sperando di essere convincente.
"Devi ascoltarmi." Mi strattona ancora e per la prima volta sento di odiare veramente questo ragazzo.

"Lasciala." Una voce autoritaria alle mie spalle mi fa quasi sobbalzare.
"Justin, non intrometterti." Sputa Dylan.
"Andiamo via." Dice Justin prendendomi per il braccio.

Dylan rimane là immobile a fissarci.

Entriamo in fretta nella scuola e vediamo tutti che ci fissano, io cerco timidamente di non farci caso ma Justin se ne accorge e mi dice: "Stai tranquilla, fregatene di quello che dice la gente tanto avranno sempre qualcosa da ridire qualunque cosa tu faccia."

A sentire queste parole provo una strana sensazione, qualcosa che non so spiegare a parole ma mi fa stare bene.

E mi piace.

Insieme ci dirigiamo davanti alla classe in cui si terranno le nostre lezioni e Justin guardandomi negli occhi dice: "Ora devo andare in bagno, ci vediamo in classe, cercheró di fare il più in fretta possibile."
"Va bene." replico io.

Inizio a sedermi al mio solito posto in attesa della lezione.

JUSTIN

Mi dirigo velocemente davanti alla porta del bagno e vedo già Madison ad aspettarmi.

"Sei in ritardo!" Urla lei.
"Lo so, ero impegnato, vuoi o no che faccia bene il mio lavoro?!"
"Certo che si!" dice lei in tono trionfante.
"Allora.. cosa hai scoperto?" inizia
"Non molto, mi ha solo confidato che alla tua festa ha visto il suo fidanzato e quella sua amichetta bionda biaciarsi."
"Parli di Ashley Reed?" Domanda lei incredula
"Bho, non mi interessa sapere come si chiama, so che ci tiene tanto alla loro amicizia, tant'è che era distrutta quando l'ho riaccompagnata a casa." affermo.
"Oddio questa si che è una bella notizia" continua lei con fare altezzoso.
"Se lo dici tu" dico scazzato.

MAR.

Corro fuori dall'aula ma non voglio andarmene a casa da sola, fa troppo caldo poi per fare tutta la strada a piedi.

Aspetto Justin che è ancora in classe sperando che si offra per darmi un passaggio mentre prendo il cellulare per vedere se qualcuno mi ha scritto.
Ovviamente no.

Alzo lo sguardo e vedo Justin che se ne va verso l'uscita senza rivolgermi neanche una parola e ci rimango un po' male. Che gli prende?

"Ehii" Dico un po' arrabbiata quando giungo davanti a lui e alla sua moto.
"Pronta?" Mi chiede porgendomi il casco.
Mi ammutolisco e lo afferro andando in sella.
"Non a casa" Urlo per farmi sentire a causa del vento.
"Cosa?" Chiede.
"Non portarmi a casa."
"E dove?" Si volta leggermente.
"Alla Magic Ice" Dico.
"Sono nuovo, non so dove si trova."
"Ti guido io." Affermo stringendomi più forte a lui.

"Devo venire anche io?" Mi chiede mentre scendiamo dalla moto.
"Se non ti dispiace." Mi sistemo i capelli ed entro sperando che lui mi segua.
Così fa.

Entro nello spogliatoio davanti al mio armadietto, lo apro ed estraggo il borsone con dentro i pattini e tutta la mia roba.
Mi cambio in fretta ed entro in pista.
É vuota.
Amo quando non c'è nessuno.

Non è orario di allenamenti ma per fortuna il custode conosce i miei e mi ha permesso di fare esercizi extra in vista delle nazionali.

Vengo qui quando voglio sfogarmi o cose del genere.
Sento il ghiaccio sotto le mie lame ed è una sensazione indescrivibile.
Unica.
Mi muovo velocemente di qua e di là, tentando qualche salto che per fortuna mi riesce anche parecchio bene.

"Ti annoi?" Chiedo a Justin che, dietro la ringhiera, mi osserva attentamente.
"No, sei bravissima."
Sorrido e continuo a piroettare.

Dopo circa due ore decido di uscire.
Se potessi resterei sul ghiaccio a vita.

"Guarda qui" Mi mostra il suo cellulare quando usciamo.
"Ma, mi hai ripresa?" Indico lo schermo su cui sta andando il video delle mie piroette.
"Si, ti dispiace?" Domanda
"Nah.." Sorrido e torniamo a casa.

Non ho invitato Justin ad entrare perchè credo che per oggi mi abbia già sopportata abbastanza.

"Sono a casa" Urlo appena varcata la soglia.
"Mar, cazzo urli?" Cam scende le scale.
"Calmati eh." Abbasso gli occhi e poso la borsa.
"Si scusa, siamo solo io e te" Mi dice.

I nostri genitori sono spesso fuori casa e la cosa un po' mi dispiace.
Ma allo stesso tempo mi sento anche più libera.

"Sei andata ad allenarti?" Mi chiede mentre si siede sul divano.
Annuisco e mi siedo accanto a lui.
"E Ashley? Non vai sempre con lei? Come mai non è rimasta?"
"Lunga storia." Mi limito a dire
"Che si mangia a cena?" Continuo
"Non lo so, io esco" Fa le spallucce.
"Con chi?" Domando curiosa.
"Una ragazza."
"La conosco?" Chiedo
"Bho. Vado a prepararmi, ciao" Se ne va in camera sua senza lasciarmi il tempo di chiedere altre cose.

Mi sdraio sul divano con il computer per vedere un film.
Improvvisamente mi arriva un messaggio:
"Hai da fare stasera?"
Sorrido.
Justin.

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