È...
Kevin, ma cosa ci fa qui? Penso tra me e me.
«Kevin, c-che ci fai qui?»chiedo balbettante.
«Sara, chi è lui?» chiede Greta incuriosita.
Kevin resta in silenzio per un po';fino a quando Cameron un po' scocciato domanda rivolto a lui
«Oh, hai intenzione di rispondere si o no?»
«Ah, si. Tua mamma mi ha chiesto di venire a vedere se era tutto okay.» immaginavo, è sempre la solita.
«Bene, è tutto okay, ora vattene.» Grida Cameron spingendo fino a fuori, sbattendendo la porta in faccia a Kevin.
Il suo comportamento è molto strano, forse si conoscono, infatti Kevin è venuto ad abitare qui solo un' anno fa.
Continuamo a guardare il film, anzi loro continuano, io mi faccio dei fili mentali per capire il suo comportamento, ma invano.
Decidiamo di andare a dormire quando il film finisce, io e Greta nel mio letto e i maschi nei sacchi a pelo.
Mi sveglio, stroppiando un po' gli occhi e prendo il cellulare per guardare l'ora, sono le 1.09, decido di chiamere Kevin, so che è tardi ma non riesco a dormire al pensiero di prima, esco dal letto senza fare rumore, in punta dei piedi vado in bagno e mi chiudo a chiave, cerco sulla rubrica Kevin, è uno dei più chiamati, non ci faccio caso e la telefonata inizia, dopo tre squilli risponde
***
<Pronto?>
<Kevin, scusa se ti disturbo, ma non riesco a dormire, devo chiederti una cosa!>
<Dimmi.>
<Conosci Cameron?>
<Si, è stato il primo ragazzo che ho incontrato qui l'anno scorso. Siamo diventati amici a scuola, solo che poi qualcosa è andato storto.>
<Cosa?>
<Bhe ecco, lui pensa che io abbia ucciso sua madre, ma non sono stato io.>
<Cosaaa?>
<Si, è stata trovata morta nel mio giardino, aveva tre coltelli attaccati al corpo, uno allo stomaco, uno nella testa, uno nel cuore. Ma tu sai che non potrei mai essere stato io...>
<Si, tu svieni al solo vedere il sangue>
Mi ricordo di una volta che da piccoli eravamo al parco Madalena e mi sono sbucciata la gamba, lui è svenuto quando ha visto il sangue.
<Ora devo riattaccare, ci vediamo in giro.>
<Ciao.>
***
Esco un po' turbata, mi blocco quando vedo Cameron che si sta per svegliare.
«Ehi»mi sorride lui, io faccio luce con la torcia del mio cellulare.
«Ehi» rispondi
«Cos'hai? Tutto okay?Ti vedo strana»
«Si, tutto okay.» decido di non parlare di quello che mi appena riferito Kevin.
E ritono a dormire.
LA MATTINA
«Svegliatiii» grida Greta.
«Saraaaa» urla Nash.
Mi alzo infastidita e l'odore di caffeina entra nelle mie narici, il mio cervello automaticamente, mi trasporta in cucina dove una bella tazza di Caffè mi accoglie,la bevo e dopo averla pulita cerco gli altri.
«Nash, Cameron, Greta ,Blake» dove siete?» chiedo aprendo le porte di tutte le stanze ma invano.
Saranno in giardino esco e vedo la piscina ricoperta di schiuma, ma cos'hanno combinato? Quando una mano da dietro mi butta in piscina e per pochi secondi rimango in apnea.
«Dovremmo chiamare un dottore?»
«Cazzo, se muore è tutta colpa tua Greta.»
Qualcuno prova con la respirazione bocca a bocca, e faccio finta di niente, ci riprova e muovo le mie labbra con le sue, so di chi sono, le morbide labbra di Cameron.
«Per fortuna» grida Nash
«Sara come stai?» chiede Blake
Apro gli occhi e la faccia di Cam è davanti alla mia, ah il suo sorriso, resterei pure tutta la vita a guardarlo.

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Non mi dimenticare
Fiksi PenggemarMalibu Questa città, dove Sara va ad abitare sembra essere la cosa più bella che potesse accadere. Fino a quando succederà qualcosa che sconvolgerà le vite dei personaggi. Diversi omicidi si susseguiranno, ma il colpevole è la persona più vicina.