Capitolo 2

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Mi sveglio per il rumore assordante della mia maledetta sveglia,la spengo e torno a dormire.
Pochi minuti dopo entra Aaron urlando:"Sveglia pigrona è il nostro primo giorno di scuola!"
"Arrivo!" gli rispondo.
Apro l'armadio e mi prendo una camicia azzurra di H&M e dei leggins neri.
Corro in bagno,mi lavo e mi asciugo i capelli,mi vesto e mi trucco con una semplice riga di eyeliner e un rosetto color pesca.
Esco e mi infillo le mie vans nere,prendo lo zaino ed esco insieme alla mia famiglia.
Mentre siamo in auto penso a come saranno i professori,i miei compagni,la scuola.
Arrivati andiamo in presidenza, bussiamo alla porta e sentiamo una voce delicata dirci :" Entrate prego."
Entriamo e insieme diciamo:"Buongiorno"
Ci chiede il nome e spedisce me e Aaron nella classe :2AB
Camminiamo fino all'aula e arrivati di fronte a questa maledetta porta sento il battito del cuore di mio fratello accelerarsi,li prendo la mano e vedo il suo bellissimo sorriso.
Busso e sento una voce roca dirci:"Avanti"
Entriamo e squadro il prof. avrà 60 anni buoni, poi passo il mio sguardo passa ad un ragazzo,lo stesso che ho visto giocare ieri a rugby,vede che lo sto fissando,quindi sposto lo sguardo su una ragazza molto bella, ha gli occhi marroni, i capelli con lo shatush rosso.
Torno in me sentendo il prof. con tono furioso:"Signorina Sara,vada al suo posto all'istante!" e tutti si mettono a ridere.
"E quale sarebbe il mio posto?" rispondo a bassa voce.
"Vicino a me"dice il ragazzo che gioca a rugby.
Mi avvicino e poso il mio zaino per terra, tiro fuori l'astuccio e mi arriva un bigliettino con scritto:

Lascialo perdere,lo sanno tutti che è matto.

Non so perché ma mi metto a ridere e gli rispondo:

Ma scusa sono a tre centimetri di distanza da te,perché al posto di mandare dei bigliettini non mi parli?

La risposta è immediata:

Così.
Senti vuoi uscire con me?oggi se vuoi ho la casa libera.
Ma cosa gli salta in mente a questo ragazzo?Non lo conosco neanche potrebbe essere un serial killer,no non devo accettare.
E gli rispondo:

No mi spiace oggi non posso,almeno che tu non abbia una fontana di cioccolato non verrò.
E poi non so nemmeno il tuo nome...

Quando lo legge lo vedo sorridere e amo il suo sorriso.

Tranquilla,non voglio ucciderti.
Vedrò cosa posso fare,magari facciamo le crêpes insieme.
Io mi chiamo Cameron,Cameron Dallas.
Vieni?

Mi butta il bigliettino e annuisco con la
testa.
Mi prende la mano e mi scrive la via e il numero di casa sua.
Finita la scuola torno a casa con un'enorme sorriso stampato in faccia, non vedo l'ora che sia oggi pomeriggio...

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