INTENSE

5°CAPITOLO

5°CAPITOLO

Ha gli occhi castani, i capelli non troppo lunghi castani anch'essi, un pizzico di barbetta gli ricopre le guance e le labbra sono carnose e piene. Abbasso di nuovo lo sguardo, non ha tatuaggi sul petto, soltanto sulle braccia, nel braccio destro ha 4 frecce spesse e nere e dal polso fino alla mano ha tatuato un aquila con le ali aperte davanti al sole e un teschio con delle rose, intravedo anche una scritta che non riesco a decifrare. All'improvviso sposta la mano dalla mia vista e la porta alla bocca "pronto?" Dice con aria ancor più seccata "em, ciao scusa il disturbo, io sono Abigail e mi sono trasferita nella casa a fianco appena ieri" dico indicandola con il pollice come una cretina "lo so" dice soltanto "beh, si ecco, mi chiedevo se qualcuno potesse dirmi dove posso trovare il supermercato più vicino, devo fare un bel po' di spesa perché da domani comincio la scuola e dopo avrò meno tempo" dico sorridendo e abbassando la testa "okay". Non dice altro. "Insomma si, devo fare la spesa..." dico tornando a posare il mio sguardo nel suo. "Perché dopo sarai impegnata. Ho capito" appoggia il fianco contro lo stipite e incrocia le braccia. Accidenti sembra un cavolo di modello di Calvin Klein, riesco anche ad intravedere la striscia sottile dei boxer che sbuca appena dai jeans. Riconfermo, un bellissimo modello di Calvin Klein. "Già" dico. Non riesco a togliergli gli occhi di dosso. "C'è altro?" chiede socchiudendo leggermente gli occhi. Oh si che c'è altro, sei stupendo e bellissimo, e vorrei un sacco morderti quelle labbra e toccare quel fisico da urlo che ti ritrovi, vorrei immergere le mie mani tra i tuoi capelli...vorrei tutto questo. Mi sento una totale pervertita a dirla tutta. 'Da quando ragioni così Abigail? RIPRENDITI'. Faccio un leggero sospiro e rispondo semplicemente "no, solo questo". Lo guardo mentre i suoi occhi si chiudono completamente e la sua bocca si alza leggermente a formare un ghigno. "Bene." dice schietto e entra sbattendomi letteralmente la porta in faccia. La mia bocca si spalanca leggermente mentre allo sbattere della porta sussulto e faccio un leggero salto all'indietro. Rimango immobile per non so quanto davanti a quella porta; deve esserci un errore, deve per forza riaprire la porta, stava scherzando no? Solo scherzando. Ora la porta si riaprirà e lui riderà perché ci sono cascata in pieno, poi mi indicherà dove trovare il supermercato e diventeremo amici. Vicini amici. Ma non succede. Questo ragazzo ha dei seri problemi con le finestre e a quanto pare anche con le porte. 'O forse ha dei seri problemi con te' sussurra una debole vocina nella mia testa. Impossibile, è impossibile, non si può odiare una persona che nemmeno si conosce no? Non può essere. Sbatto gli occhi e mi allontano dal portico avviandomi verso la macchina ripetendomi che io non centro, non gli ho fatto nulla. Non so nemmeno chi sia, è lui che è uno stronzo di prima categoria. Probabilmente ha dei seri problemi con il genere femminile in generale o semplicemente con i vicini. Non è comunque un problema mio. Sono in grado di trovarmi da sola il supermercato e sono anche in grado di non diventare la best friend del vicino. Dopotutto diciamocelo, i vicini in realtà servono soltanto se ti dimentichi di comprare lo zucchero, o le uova quando devi fare i biscotti per tua nipote che verrà a trovarti nel fine settimana. Ma io non ho una nipote. E non so fare i biscotti. Quindi direi che posso sopravvivere.

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SALVE A TUTTI.

Lo so sono sparita per non so quanti anni, ma ora eccomi qua. (che poi in realtà sono mesi ma ok)

Non preoccupatevi che continuerò la storia...beh a meno che questa non vi faccia schifo, in quel caso credo che abbandonerò l'iniziativa. Se la storia vi interessa e volete sapere il continuo vi prego di lasciare un commento qui sotto che non costa nulla. Più commenti ci sono, prima io continuo. Mi sembra una cosa abbastanza equa no? Un bacio e ci sentiamo presto con un nuovo capitolo.

*si accettano critiche costruttive*

-Ale<3