Pov's Nathan.
Non mi capacitavo di quanto fosse appena successo. L'odio sferzava nei suoi occhi,uno strano luccichio oscuro gli attraversò l'iride grigia,mentre con lo sguardo mi perforava, tagliente, pesante, duro. Mai in 18 anni di amicizia lo avevo visto scrutarmi e guardarmi con cosi tanta rabbia,rabbia per che cosa poi? Non ne avevo idea,non capivo.
Si avvicinó ad Anady e la salutó,con un bacio passionale,anzi possessivo. <ciao amore.>Anche il tono della voce era pieno d' arroganza, bassa e roca. <Andiamo?>chiese lui. <Si,Nathan vuoi venire con noi?>mi chiese Anady gentilmente. Ed eccolo lì,di nuovo quello sguardo furioso e cupo,tagliente,che proveniva da lui,dal mio migliore amico da una vita,Dylan. Qualcosa nei suoi occhi mi stava dicendo "non ti avvicinare più a lei,o ti faccio fuori!" Mi inquietó,non tanto la paura del loro significato,ma il fatto che fosse proprio lui a dirmi certe cose,una minaccia. Era come se volesse farmi capire che Anady era di sua proprietà e io dovevo starmene alla larga. Vidi che la ragazza mi guardava senza capire,non le avevo ancora risposto e mi accorsi che avevo uno sguardo cupo,ridottosi ormai a due fessure. <no,tranquilla. Ci vediamo domani.>dissi semplicemente,abbozzando un finto sorriso, poi lanciai un'occhiata a Dylan,che continuava a mantener costante l'odio e la rabbia nei suoi occhi,e me ne andai. Me cosa cazzo passa per la testa di quel ragazzo?
A casa,dopo pranzato,mi stesi sul letto,in cerca di qualche spiegazione logica a quanto fosse appena accaduto. Ma non ne trovavo.
I miei pensieri furono presto interrotti dal rumore del telefono. Vidi che era Anady.
Per qualche istante fui indeciso se risponderle o no. Insomma,era comunque la mia migliore amica,ma Dylan mi aveva messo agitazione addosso. Alla fine risposi."Pronto?"
"Ehi Nathan,tutto bene?"
"Si,te?"
"Che é successo con Dylan?"chiese ignorando completamente la mia domanda. Non sapevo che risponderle,non volevo dirle la verità. Avrei creato solo peobpemi tra loro due,e questa era l'ultima delle mie intenzioni. A me bastava che Anady fosse felice,non m' importava di Dylan.
"Niente."risposi secco.
"Nathan non sono stupida. Conosco te e conosco Dylan. Che cazzo é successo?"
"Anady niente."
"Nathan se non mi dici la verità vengo a casa tua e non me ne vado fin quando non mi rispondi."
"Perfetto,mi farai un pó di compagnia. Oggi mio fratello torna tardi da lavoro."dissi sarcastico.
"Nathan,smettila. Ti prego. Parla"
Ci furono dei momenti di silenzio,non risposi.
"Nathan ci sei ancor?"
"Anady ora devo andare,ci sentiamo dopo"
Dissi e staccai la chiamata,senza darle possibilità di ribattere. Non volerlo dirglielo,non potevo. Anady ama e ha sempre amato Dylan,e se le raccontassi certe cose potrebbe decidere di lasciarle e non sarebbe giusto per lei. É la mia migliore amica,là sua felicità supera ogni cosa per me.Povs Anady.
Mi ha attaccato il telefono in faccia. Non l'aveva mai fatto prima. Sta succedendo qualcosa,é sicuro. Io.....non so perché si sta comportando così. Ho paura che si tratti di qualcosa di grave,ma se fosse tale me lo direbbe,sono la sua migliore amica,si fida di me. Mi direbbe una cosa del genere immediatamente,o almeno spero. Voglio più che altro convincere me stessa,per calmarmi e per pensare che non sia successo niente,anche se é difficile da credere. "Nathan spero non ti sia successo niente!" sospirai rumorosamente,dopodiche mi avvicinai al davanzale della finestra,mi ci appoggiai con i gomiti e scrutai il tempo:faceva fresco,c'era un vento non troppo forte ma intenso allo stesso tempo,che mi diede leggeri brividi. Decisi di chiuderla. Mi avvicinai al letto e mi buttai a peso morto su di esso. Avevo troppe domande per la testa,domande a cui non sapevo dare una risposta,neanche una qualche spiegazione logica. Non facevo che pensare a Nathan e ben presto una frase mi avvolse la mente " Per me tu sei un libro aperto,e io posso leggere nei tuoi occhi ogni minima parola con immensa facilità ". Quella frase sembrava non voler lasciarmi in pace,continuó a rimbombare nella mia mente come un eco,un forte tuono prima della tempesta,lo scoppio di una bomba prima dell'esplosione vera e propria.
Quel silenzio era stranamente fastidioso. L'ho sempre amato,ma in quel momento mi innervosiva e irritava alquanto,non chiedetemi perché,non lo so neanche io. <Ciao splendore.>la porta si aprì e nella stanza entrò Savador. Non fatevi strane idee,lui usa sempre questi nomignoli con me,da quando ci conosciamo lo fa. Ora che ci penso lo conosco da veramente tanto tempo. Dalla prima media(lui ovviamente era in seconda) e ora sono in quarta superiore(lui quinta). Quanti anni. Però a pensarci bene,sembrano nulla; Dylan,e Geneviève lì conosco da quando ho 7anni ma Nathan....beh,lo conosco da ...praticamente da quando ho 2 anni. Siamo sempre stati migliori amici.
Savador sì avvicinò e si sedette al bordo laterale del materasso,proprio affianco a me. Mi tirai su con i gomiti e appoggiai la schiena allo schienale del letto. <Che ci fai qui?>chiesi. <Amanda aveva un "appuntamento romantico" con tuo fratello,così l'ho accompagnata con la macchina qua e poiché staranno fuori tutta la serata ho pensato che sarebbe stato carino tenerti compagnia.> <grazie Savy.>dissi con un sorriso. Ed ecco che la porta si riaprì nuovamente. Cazzo ma bussare no eh? Entarono Amanda e Josh,vestito elegantemente,come non lo avevo mai visto prima. Feci un sorrisetto malizioso tra me e me e lui mi lanciò un'occhiata da finto infastidito. <Non una sola parola Anady,muta!>disse mentre cercavo di contenere la risata,ma fallii miseramente. <Dio Santissimo,sembri un pinguino. Non ti ho mai visto così elegante fratellone. Per anni ho tentato di farti indossare quel maledetto papilloin ma senza riuscirci,invece Amanda ci é riuscita eccome.>dissi con la voce rotta dalla risata. Mi avvicinai ad Amanda e le diedi il cinque. <Grazie Amy,ti adoro,sei la migliore. Come lo hai ricattato?> <semplice,o fai come dico io o tra noi é finita.>disse con un sorriso fiero e alzando le spalle.
La mia risata fu contagiosa,e si propagó sulle bocche anche degli altri presenti. Alla fine,Josh mi si avvicinò e mi lasciò un bacio sulla fronte.< Fai la brava e cerca di rimanere viva, mi raccomando. Io e Amanda faremo tardi,non aspettarmi.>disse con voce premurosa. <non l'ho mai fatto Josh.>dissi con un sorriso malizioso. I due uscirono e rimanemmo io e Savy.
<Hai fame?>gli chiesi. <Direi di si.>disse portandosi una mano sulla pancia,anzi sugli addominali,direi. <Vieni dai.>scendemmo el scale e andammo in cucina. Preparai due cappuccini e presi dei croissant. Ci sedemmo e iniziammo a mangiare,o meglio...lui inizió a mangiare. Io intanto me né stavo con lo sguardo perso nel vuoto e giravo nervosamente il cucchiaino nella tazza di cappuccino,che ormai era sicuramente diventato ghiaccciato. D'un tratto,gli occhi di Savador si posarono su di me e mi scrutarono. <An che c'é?>chiese ma non ricevette alcuna risposta. <An? Anady?>continuó,ma io non lo sentii. <Anady,ci sei?>mi ripresi dal mio stato di trans e scossi leggermente la testa,sbattei velocemente le palpebre per un paio di secondi poi mi voltai verso di lui.<mh?>chiesi distratta. <a che pensi?> <a....niente.> <Anady?> <oh e va bene. Pensavo a Nathan.>. Nel sentire quel nome il caffelatte gli andó di traverso e inizio a tossire. <Ehi tutto bene? Josh ha detto che devo rimanere viva ma questo credo che valga anche per te.>dissi ironizzando. <Nathan hai detto?> <si,perché?> <no,niente. Perché pensavi a lui e non al tuo ragazzo?> <ecco...pensavo ad entrambi. Oggi si sono comportati in modo strano,si rivolgevano occhiatacce strane e..non si sono neanche parlati. Non capisco che cosa prende loro.>dopo che finii di parlare,la faccia di Savador si rabbuió,diventando un misto fra dubbiosa preoccupata,turbata direi. Si alzó di colpo dalla sedia e posò la tazza. <An devo andare. Scusami,devo fare una cosa urgente. Ti chiamo più tardi.>disse e andó via. Ma che cazzo prende a tutti quanti oggi?
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Innamorata Del Ragazzo Della Mia Migliore Amica.
RomanceAnady,é una ragazza di 17 anni,che fin da piccola nutre un profondo amore verso Dylan,18 anni,legato a lei da una forte amicizia. La sua vita é come quella di tante adolescenti,ma verrà presto sconvolta quando lei verrà a conoscenza del fatto che Ge...