<Mi spiegate qualcosa?>chiesi esasperata. <Anady non ti avvicinare a lui.>mi disse Savador. <ma perché? Che cazzo sta succedendo?> <Amore mio non dargli retta,loro vogliono solo allontanarti da me,non ti fidare della loro parola.>disse Dylan,avvicinandosi,ma gli altri due lo bloccarono. <Dylan tu non hai capito proprio un cazzo! Devi stare lontano da lei. Anady torna a casa! >disse Nathan serio. <Cosa? Stai scherzando?> <no,Anady ti prego fidati di me,vattene a casa,ora! Ti raggiungo subito e ti spiegherò tutto ma ora va via! Corri!> e fu in quel momento che vidi un lampo di rabbia oltrepassare gli occhi di Dylan,era inquietante. Mi faceva quasi paura. Senza neanche chiedere spiegazione,mi voltai e iniziai a correre verso casa mia. C'era qualcosa sotto,qualcosa di grosso che mi avevano tenuto nascosto fino ad adesso. Ma cosa c'entra Dylan? Non ne avevo idea e sinceramente non riuscivo neanche a ragionare lucidamente,era come il se il mio cervello fosse andato in stand-by,come se la ragione avesse ceduto il posto all'istinto. Pensavo solo ad una cosa:correre!
Girai l'angolo che mi avrebbe portato nella mia traversa ma andai a sbattere con qualcuno. <oddio scus..>ma mi fermai quando capii di chi si trattava. <Anady? Perché cazzo stai correndo?> <Genevieve mi spiace essere scortese e mi dispiace di esserti venuta addosso,ma ora non posso parlare.>e ripresi a correre fino ad arrivare a casa mia.
Aprii la porta e entrai. Mi appoggiai con il gomito alla parete,mentre sentivo il cuore che pulsava forte e il fiato corto. Intanto la mia mente iniziava a creare dei "filmini" incredibilmente assurdi,ma non riuscivo a controllarmi.Dopo credo venti minuti,bussarono. Dallo spioncino vidi che era Nathan. Gli aprii e lo feci entrare.
<Anady ti sto per dire qualcosa di incredibile ma ti devi fidare di me.> <Senti Nathan,inizia a parlare chiaro. Non voglio metafore,giri di parole,o mezze frasi,sii chiaro e diretto e arriva dritto al punto.> <dritto al punto? Perfetto,allora sarò essenziale.>disse. Prese un respiro e continuó.<Anady,Dylan vuole stuprarti.>ammise,tutto d'un fiato,mentre il mio cuore perse qualche battito. Mi sentii quasi mancare da quella frase. Scioccante,assurda,inaspettata. <c-credo di non aver capito bene. M-mi stai prendendo in giro o cosa?> <No Anady,ti giuro che é la verità. Ti ricordi di Rudy,la cugina di Savador.? Lei da piccola era la fidanzata di Dylan ed é stata violentata da lui. Vuole fare la stessa cosa con te. Anady ti sto dicendo la verità. Non ti mentirei mai su una cosa del genere.>continuó a parlare ma ormai non lo ascoltavo più,la mia mente era ferma su tre semplici parola "Dylan vuole stuprarti". Speravo fosse uno scherzo,volevo che fosse solo uno stupido scherzo,ma gli occhi di Nathan affermavano esattamente il contrario:era tutto vero! Mi allontanai di qualche passo e mi sedetti sul divano:avevo bisogno di assimilare quella frase,che in qualche modo non riuscivo a prendere seriamente. Era troppo,era davvero troppo. <No io...non,non posso crederci. Lui quindi non ha mai avuto alcun interesse verso di me. Non é vero che mi ama,non é vero che ha sempre sognato un futuro con me,lui voleva solo abusare del mio corpo,non gli é mai importato niente di me.>dissi,senza accorgermi delle lacrime che,copiose,erano iniziate a scendere lungo le mie guance. Nathan si sedette affianco a me e mi mise un braccio attorno alle spalle. <Piccola Mi dispiace,lui non ti merita. Ti ha solo presa in giro. Ti giuro che non lo sapevo,ti avrei parlato molto prima se solo lo avessi saputo. Mi dispiace tanto.> <io...io pensavo che mi amasse davvero. Pensavo che...fosse vero il nostro amore. Ma mi sbagliavo. Mi sono sempre illusa in qualcosa che non sarebbe mai esistito.>dissi. Lo vidi spalancare le braccia,pronto a consolarmi. Non me lo feci ripetere due volte,che mi ritrovai con la testa affondata nel suo petto. <piccola non piangere. Non posso vederti così.>
<Nathan voglio rimanere un pó da sola...vai a scuola e dì alla prof che non mi sono sentita bene.> <non ci penso neanche a lasciarti.> <Nathan per favore.>lo supplicai. <come vuoi. Ci sentiamo dopo.>mi lasció un bacio sulla fronte e andó via.Rimasi lì, ferma, con lo sguardo volto al nulla. Quella notizia mi aveva spiazzata,aveva lasciato un vuoto in me,un vuoto impossibile da colmare. Sentivo il mondo cadermi addosso,centimetro dopo centimetro. Il peso di un dolore mai provato prima,quel tipo dolore che provi senza accorgertene. Senti solo un qualcosa che ti comprime in petto,ti opprime e non ti lascia respirare.
É come un coltello che ti infilza,tu non riesci in alcun modo a vedere il segno della ferita,ma senti il sangue che inizia a scorrere lentamente sul tuo corpo,fino a riempire l'intera superficie della pelle. É...una sofferenza che non si può descrivere,si vive e basta. Non puoi spiegarlo,ne puoi cercare di farlo capire perché sarebbe tempo sprecato. É quel tipo di dolore che,per conoscere ,devi provare sulla tua stessa pelle,viverla in prima persona. E io purtroppo l'ho provata.
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Innamorata Del Ragazzo Della Mia Migliore Amica.
RomanceAnady,é una ragazza di 17 anni,che fin da piccola nutre un profondo amore verso Dylan,18 anni,legato a lei da una forte amicizia. La sua vita é come quella di tante adolescenti,ma verrà presto sconvolta quando lei verrà a conoscenza del fatto che Ge...