Why I keep a diary.

453 25 12
                                    

Fin dai tempi delle scuole elementari ho sempre avuto un diario. Già in quegli anni percepivo che la scrittura potesse essere qualcosa di più per me, ma ero piccola e non me ne rendevo ancora completamente conto.

Alle medie c'è stato un periodo in cui avevo smesso di scrivere, ed è stato bruttissimo, perchè i pensieri mi riempivano la testa tanto da farmi male. Succedevano troppe cose, avevo una quantità di stress accumulato che non stavo sfogando, e non mi faceva certo bene.

Ho provato a tenere un diario digitale, ma è stato un tentativo a vuoto.
Nella pagina di Word le parole sono scritte tutte con lo stesso carattere, la stessa dimensione e lo stesso colore. "Da quando in qua un diario deve essere perfetto?" mi sono chiesta.
Giorni fa ho stampato quelle poche pagine. Ora sono già più reali.

Diamine, un diario non deve essere perfetto, deve essere vero!

Quando sono arrabbiata scrivo peggio di una gallina e premo talmente forte che spesso le parole si stampano nelle pagine successive, mentre quando sono rilassata sto più attenta.
Quando sbaglio cancello con la cancellina, e dannazione, dovrei togliermi questa fissa, dovrei solo tirare un segno e proseguire.

Dal modo in cui scriviamo possiamo trasmettere quello che stiamo provando, ed è per questo che non ho più intenzione di smettere di scrivere su cartaceo.

Il journal, come preferisco chiamarlo io, è quello che più si avvicina alla tua anima e quindi al tuo vero io.
In quelle pagine te ne freghi degli eventuali errori o la poca logica che un discorso può avere.
In quelle pagine dai colore e forma ai tuoi pensieri, come vuoi tu.
Il diario è la tua cassaforte cartacea più sicura al mondo: puoi scrivere letteralmente quello che vuoi, perché lui non criticherà mai e terrà sempre per se i tuoi segreti. A me basta un semplice quandernetto, una penna, e il gioco è fatto.

Avere un diario è un modo per metterti a nudo, in tutti sensi, senza paura di giudizi altrui.

Se avrò una figlia le racconterò che avevo, e magari tengo ancora, un diario.
Le racconterò della sensazione della carta tra le dita, del profumo di fiori raccolti che ne impregnavano le pagine, della sensazione di libertà ogni volta che le inondavo con fiumi di parole.

Il mio diario è il mio rifugio.
Dopo aver scritto lì, sto bene.
Davvero bene.

Love you all❤
Gio✨


P.s.
Se volete leggere qualche pagina del mio diario e i pensieri che mi affollano la mente, passate da My Journal, lo trovate sul mio profilo. :)

Journal Junkie (Ita)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora