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aspetto che la schermata si riempi con la faccia di michael e poi mi sistemo meglio sul mio letto.

«hey.» sorrido cercando di capire dove si trovi in questo momento.

«hey, siamo ancora nel backstage.» risponde lui ai miei pensieri ridacchiando mentre io arrossisco violentemente.

«ah, pensavo foste in hotel.» dico facendo spallucce e sento che il calore sulle guance ancora non se ne vuole andare via e mi chiedo quanto durerà ancora questa tortura.

«magari fossimo in hotel. dormiamo in pulmino visto che ora abbiamo una tappa dopo l'altra.» dice lui alzando gli occhi al cielo.

«mi spiace...» mormoro.

«fa niente - dice e poi mi sorride - ti dispiace se mi tolgo la maglia? fa caldo.»

«no, no, tranquillo. tanto ho già visto molte foto tue in costume e snap di ashton che ti riprende senza maglia.» dico avvampando di nuovo.

lui ridacchia. poggia il telefono da qualche parte e lo vedo alzarsi. si toglie la maglietta e un'altra ondata di calore si infonde nelle mie guance.

«fa caldo anche qua..» mormoro sperando che lui non mi senta ma lo sento ridacchiare e mi sento ancora più in imbarazzo.

appoggia la maglia da una parte e si siede su una cosa che sembra un divano. riprende il telefono e mi sorride. ricomincio a respirare solo dopo qualche secondo e non mi ero nemmeno resa conto che avevo smesso.

«allora, fa caldo anche in camera tua?» chiede lui con aria divertita.

«un po'.. mi sa che ora accendo il condizionatore.» dico dirigendomi con il telefono verso il telecomando.

«potresti fare come ho fatto io. ti togli la maglietta.» dice lui.

«pervertito.» borbotto e lui scoppia a ridere.

m&g ; michael cliffordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora