4: terzo giorno

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È notte fonda, sono nel mio letto circondato dalla fitta oscurità notturna. Gli incubi attanagliano il mio sonno. Ho sognato Mikasa e i miei genitori in fondo ad un lunghissimo sentiero in mezzo ad un fitto bosco. Io correvo e gridavo i loro nomi, ma loro rimanevano voltati, dandomi le spalle. Ad un certo punto, un flesh:una luce rossa e accecante che mi costrinse a chiudere gli occhi. Quando li riaprii, tutto aveva una colorazione cremisi e il sentiero, prima contornato da alberi tanto alti, da crederli infiniti, era in mezzo a sangue e desolazione. Sono ricoperto della densa sostanza nera e la mia famiglia è accasciata al suolo. Cammino,stavolta, verso di loro e mi chino sui loro corpi senza vita. Stó gridando. Poi, improvvisamente, buio. Mi sveglio di soprassalto e mi metto seduto sul letto che, in questo momento, sembra fatto di pietra. Afferro il mio cellulare dal comodino e leggo l'ora sul display: 4:39. Sblocco lo schermo e prendo le auricolari dal secondo cassetto del comodino. "Ascolto un po' di musica per cercare di riaddormentarmi. Connetto le cuffiette e scelgo la playlist "cazzo dormi!" e premo play. Consiste in una raccolta di musica prevalentemente dubstep che mi aiuta a rilassarmi. Lo so, non so neanche io come possa rilassarmi con musica del genere. Infatti, nel giro di,mezz'ora sono ricaduto tra le braccia di morfeo.

Mi risvegli ore dopo. Scollego le auricolari e mi vesto. Oggi opto per una t-shirt nera con le ali della libertà e un paio di jean blu tardis. Mi infilo la mia collana e vado in bagno. Mi specchio e noto due occhiaie molto evidenti. La mia mente ritorna a quell'incubo. Estraggo una lametta dalla tasca dei jeans e incido un paio di tagli poco profondi sul polso sinistro. Ripeto l'operazione per il polso destro e aspetto che il sangue cessi di uscire. Lavo la lametta e la rimetto in tasca, per poi dirigermi al piano di sotto. Appena arrivo in cucina, vedo Levi che beve una tazza di thè mentre guarda il cellulare seduto alla penisola: "Buongiorno, moccioso." Lo guardo di sfuggita:"Buongiorno... " Mi preparo una tazza cappuccino e mi siedo di fronte a lui. Alza lo sguardo e mi osserva, è un po' inquietante... Comincio a preoccuparmi quando passa lo sguardo sui polsi. Tolgo le mani dalla tazza e le nascondo sotto il tavolo, sulle mie gambe. Lui ritorna a guardare il cellulare, cosa stará pensando? Comincio a bere il mio cappuccino e lui, con voce ferma, dice:"Fammi vedere i polsi." La sua calma mi fa gelare il sangue nelle vene:"P-Perché?" Ora mi guarda dritto negli occhi:"Non fare domande idiote, moccioso! Te lo chiederó solo un'altra volta: fammi vedere i polsi. Ti avverto, non mi piace ripetermi." Rimango pietrificato. Levi si alza di colpo e viene di fianco a me, mi afferra i polsi e nota i tagli. Oltre a quelli che ho fatto prima, ce ne sono molti altri lungo tutto il braccio. Osserva le incisioni orrizzontali sulla mia pelle e le percorre lentamente con le dita, mi fa venire la pelle d'oca. Mi guarda negli occhi e io mi perdo in quel mare in tempesta contenuto nei suoi:"Non devi ferirti in questo modo, è una cosa da idioti. Cosa cazzo ti passa per la testa, Eren?!" Il suo tono di voce è diverso, sembra dolce(a modo suo) e mi fa sentire strano. Mi bacia il polso... Cosa?! No aspetta, lo ha fatto davvero? Non può essere. Lui che rimaneva sempre cosí freddo e distaccato, ora mi bacia? Forse ha battuto la testa. Alza lo sguardo, credo che abbia notato il mio colorito simile a quello di un semaforo. Mi guarda dritto negli occhi e mi accarezza delicatamente una guancia: "Stai calmo, Jaeger." Credo di essere morto circa venti secondi fa... Mi lascia i polsi:"Dammi tutte le tue lamette." Gli ubbidisco in silenzio, sfilo una lametta dalla tasca e gliela porgo:"Le a-altre sono in c-camera..." Mi alzo e vado in camera e, ovviamente, lui mi segue. Tiro fuori dal cassetto del comodino un piccolo astuccio nero dove tengo tutte le lamette e un paio di taglierini:"Sono tutte?" Mi chiede sospettoso, io arrossisco e rispondo:"S-si!" Sembra soddisfatto... Fa per uscire dalla stanza, ma si blocca sul ciglio della porta:"Quando ero giovane anche io mi autolesionavo, so quello che provi. Se non la smetti te ne pentirai!" Mi fermo un secondo a pensare: "Aspetta, quando eri giovane? Ma quanti anni hai?" Io gliene do 23 o 24: "Ho 34 anni, moccioso." Li porta dannatamente bene... Rimango li a fissarlo per qualche secondo finche lui non infrange il silenzio imbarazzante che si era creato: "Voglio ordinare una pizza per pranzo, come la vuoi?" Mi risveglio dai miei pensieri:"Ehm... Patatine e prosciutto, grazie!" È la mia pizza preferita da sempre. Esce dalla stanza e chiude la porta. Io mi stendo sul letto e leggo uno dei miei soliti manga.

Passano neanche venti minuti, che Levi mi chiama. È ancora troppo presto per la pizza, quindi mi chiedo perché mi stia chiamando. Scendo le scale e lo vedo in salotto, mi sta aspettando. Mi siedo sul divano di pelle affianco a lui:"Eren... No, le parole sono inutili." Mi afferra un polso e mi fa voltare verso di lui. Siamo vicini, molto vicini. Mi posa una mano sulla guancia e mi da un bacio sulle labbra. Rimaniamo cosí per circa un minuto, poi approfondiamo il bacio facendo intrecciare le nostre lingue. Che cosa sta succedendo? Non ho il controllo del mio corpo! Mi sfila la maglietta e... Mi sveglio emettendo un urletto poco virile. Era solo un sogno... Mi sono addormentato leggendo. Ora Levi mi sta davvero chiamando, stavolta, peró, credo per pranzare. Scendo cautamente le scale e lo vedo in piedi in cucina. Tiro un sospiro di sollievo e lo raggiungo:"Finalmente, credevo fossi morto." Lo aiuto ad apparecchiare e mangiamo la pizza in silenzio. Sono troppo imbarazzato per parlare. Finiamo di pranzare e, quando provo a scappare in camera mia, lui mi blocca afferrandomi il polso. Non vado molto fiero di quello che successe dopo. Tirai un urlo da ragazzina in calore che lo pietrificó. Maledetto sogno di merda... Mi sta fissando con gli occhi sgranati e la bocca socchiusa:"Ma che cazzo hai? Ti sei drogato? O ti ho fatto male al polso?" L'ultima ipotesi la pronuncia con un tono leggermente preoccupato. Scuoto la testa sorridendo tremendamente imbarazzato-Vi prego, qualcuno mi uccida!- penso tra me e me:"Mi sono solo spaventato... Ho fatto uno strano sogno e... Non importa! C-cosa volevi chiedermi?" Vorrei diventare invisibile... Lui ci pensa un attimo e nel frattempo mi fissa. Chissà cosa starà pensando... Rabbrividisco a questo pensiero:"Volevo finire il ritratto... Credo che,dopo di questa, lo trasformeró in una parodia dell'urlo di Munch..." Rido per la battuta, credo che mi perseguiterà a morte per questa storia... Faccio cenno di "Sì! " col capo:"D'accordo!" Ci sediamo come ieri, uno di fronte all'altro, e continua a ritrarmi:"Disegnami come una delle tue donne francesi, Jack!" Dopo questa battuta mi lancia una di quelle occhiatacce che ti congelano all'istante. Passiamo un pomeriggio tranquillo in cui, mentre parlavamo del più e del meno, lui finiva il ritratto. Tra l'altro... Ha fatto tante di quelle battutine sul mio urlo, che non ne potevo più... Il disegno completo è stupendo, perfetto! È davvero bravissimo a disegnare. La sera, a cena, preparo una semplicissima pasta. Prima di andare a dormire, ci facciamo la doccia (uno alla volta). Sto per andare in camera, ma lui mi chiama da dietro le spalle, mi giro: "Buonanotte, moccioso." Dice con estrema dolcezza. Si avvicina e, dopo avermi fatto abbassare mettendomi una mano dietro la nuca, mi da un bacio sulla fronte: "Buonanotte, Levi!" Mi addormento pensando a quel bacio della buonanotte. E se, diventassimo più che amici? No, impossibile...

Angolo robe...
Ciaoooooo! Non avete idea di quanto ho riso scrivendo questo capitolo! E ci stava anche la parte dolciosa! Vi è piaciuto anche a voi? Comunque, per il primo, vero, bacio dovete aspettare ancora taaaaanto tempo. Conoscete la canzone "Hallo Kitty"? Perché io la ho ascoltata 20 volte solo oggi, la amo!💙 Ok, scusate se ci sono errori che sono sfuggiti dal mio controllo e ciaoooooo!

P.s. Robe belle!

 Robe belle!

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Oh, è vero! Ho iniziato una stori Eruri! Si chiama "l'assassino perfetto" ed è assai misteriosa

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Oh, è vero! Ho iniziato una stori Eruri! Si chiama "l'assassino perfetto" ed è assai misteriosa. Erwin è il detective che deve assicurare alla giustizia il "killer con le ali della libertà". Ma chi è realmente il suo killer?
*scappa dalla finestra*

Ice heart and green eyes  {Erenxlevi}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora