5: quarto giorno

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Apro gli occhi, stanotte non ho fatto nessun incubo. Credo di non aver neanche sognato... Mi stiracchio e mi alzo dal letto, scostando le soffici coperte. Mi gira la testa... Sarò ancora un po' assonnato... Apro la finestra e i raggi solari, caldi e luminosi, inondano la stanza accompagnati da un vento tiepido e molto piacevole. Apro l'armadio, sbadigliando, e prendo una maglietta nera con degli ingranaggi in stile steampunk. Mi sento strano... Forse non ho dormito bene come credevo. La infilo con un paio di jeans e la mia collana e scendo le scale a chiocciola, come di consueto. Ovviamente, Levi é già lì e sta bevendo una tazza di thé amaro. Stavolta, però, mi da le spalle. Mi avvicino senza farmi sentire e, appena gli arrivo abbastanza vicino, appoggio le mani sulle sue spalle e grido un "buongiorno" estremamente energico.

O almeno, è quello che volevo fare. Appena appoggiai le mani, si voltò di scatto:"Ti ho sentito appena sei sceso, non sei molto silenzioso, hai il respiro pesante. Non riusciresti a prendere di sorpresa neanche una vecchia mezza sorda!" Rido nervosamente, mi sta ancora tenendo la mano. Arrossisco e mi allontano un po' da lui. Perchè continua a girarmi la testa? Mi metto ai fornelli e mi preparo un caffè con taanto zucchero. L'idea di bere il solito cappuccino, mi da la nausea... Non mi ha mai nauseato! Mi siedo di fronte a lui e lo bevo in silenzio, fissando un punto nel vuoto.Mi fa male il cervello! Dopo alcuni secondi, lui comincia a parlare:"Per i prossimi tre mesi non ho consegne da rispettare, quindi sono libero e non ho nulla da fare. Ti andrebbe di uscire, moccioso?" Perché è così gentile? Non mi ha ancora insultato o preso in giro... E mi ha chiesto di uscire!

Prendo tutta la calma che possiedo e cerco di non arrossire:"E dove potremmo andare?" Beve un sorso di the e torna a guardarmi negli occhi:"Dove ti piacerebbe andare?" Non esco da mesi, non saprei... :"Mi è sempre piaciuto andare al luna park..." Rispondo timidamente. Lui assume un'espressione stupita, per quanto sia possibile. Sembrerò un bambino... Non ci posso fare niente, amo quel posto! Levi sospira:"E tu saresti il moccioso di merda, depresso, di cui mi ha parlato la quattrocchi?" Vorrei poter dire: È solo grazie a te se ora non mi sento più male o se parlo con qualcuno. Tu mi hai salvato! Ma mi limito a dire:"Giá, devo essermi ripreso dal trauma..."

Mi gratto la nuca, imbarazzato. Lui mi guarda come se avessi appena sparato la più grande cazzata di tutti i tempi:"Puoi dirmi tutto ciò che pensi, se lo desideri. Non mi offendo mica!" Ma legge nel pensiero? Arrossisco violentemente:"Comunque, d'accordo! Ti porto al luna park, moccioso..." Pronuncia questa frase con tono quasi esasperato, mi sento subito in colpa:"S-se per te è un problema, non fa niente! Non devi portarmici per forza!" Mi guarda con il suo solito sguardo inespressivo e penetrante, mi fa impazzire! Appoggia i gomiti sul tavolo e si sorregge la testa con le mani: "Secondo te, io farei mai qualcosa contro la mia volontà? Ti facevo più sveglio...stupido moccioso."

Trovo estremamente sexy il modo in cui dice "moccioso". Quando mi chiama così, cosa che fa mooolto spesso, mi fa perdere la testa. Scuoto la testa, sono incantato dal suo sguardo: le occhiaie contornano i suoi occhi e lo rendono ancora più bello. Aspetta... Ma sto davvero facendo questi pensieri su di lui? Il trentaquattrenne, scrittore, antipatico, amico di Hanji che mi sta ospitando a casa sua? Se solo non fosse così dannatamente figo... No! Smettila Eren! Devo essere impazzito... Però, devo ammettere che non ho mai fatto pensieri del genere su una ragazza... O miei dei...sono...? No, no,no,no! Non è possibile! Non me ne ero mai accorto, anzi, non ci avevo mai pensato! Cazzo, sono gay!

Levi mi guarda stranito:"Stai bene, Eren?" Scaccio via tutti i pensieri:"Si..." Si alza e mi viene accanto:"Sei molto pallido..." Mi poggia, delicatamente, una mano sulla fronte:"Cazzo Jaeger, sei bollente!" Lo guardo perplesso, effettivamente, non mi sentivo molto bene stamattina: "Fila a letto! Io ti raggiungo subito." Sono immobile a fissarlo:"Muovi il culo, Jaeger! La febbre ti ha rincoglionito ancora più del solito..." Quasi mi mancavano i suoi insulti... Mi alzo e vado in camera.

Ice heart and green eyes  {Erenxlevi}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora