16: Solo io posso toccarti

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In questo capitolo saranno presenti termini offensivi per gli omosessuali. Ci tengo aprecisare che io NON sono omofoba(credo che lo abbiate capito), solo che c'è un personaggio ripugnate e dovevo dargli una mentalità chiusa. Però, ci sarà una scena bella... ciao!

Ci svegliamo la mattina dopo, uno abbracciato all'altro.

La porta della stanza si apre bruscamente, mostrando la figura di una donna tozza e dai capelli neri e unti raccorti in un codino. Viene verso di noi con passo deciso, mi guarda con aria disgustata:"Togliti!" Mi ordina con un tono da <non ti conosco, ma mi fai già schifo>.

Io ubbdisco e mi alzo. Eren si sveglia in questo preciso istante:"Mmh... Levi..." Mugola, ancora assonnato. Io indico quella specie di troll e lui si volta a guardarla. Appena la vede sbianca di colpo:"Devo lavarti." Lui assume un'espressione terrorrizata e cerca di tirasi fuori da questa situazione:"C-cosa!? N-no grazie... sto bene così..." L'infermiera sembra irritata:"Non fare storie, non puoi alzarti tu!" Prende un secchio che aveva poggiato a terra e si avvicina al mio moccioso. Io la fermo subito:"Potrei farlo io!" Lei mi grugnisce contro e mi guarda con  i suoi piccoli occhietti da ratto:"Perché dovrei lasciartelo fare?" Io la guardo abbastanza infastidito:"Mi pare ovvio che il ragazzo non voglia farsi toccare da te. Quindi, tornatene a mangiare i poveretti che passano sotto il tuo ponte e lascia che mi prenda cura del mio  fidanzato." Le sibilo contro. Lei mi guarda sollevando il labbro superiore con fare disgustato:"Siete la feccia dell'umanità, voi finocchi!" Appena pronuncia l'ultima parola, una scarica di rabbia percorre ogni molecola del mio corpo:"No, voi omofobi di 'sto cazzo lo siete. Se ti facciamo così schifo, vattene da qui! Prima che ti prenda a calci in culo fino a fuori l'ospedale!" Lei, rossa dalla rabbia, lascia cadere il secchio a terra e mi lancia un'ultima occhiataccia:"Ora non ci penso neanche morta a toccarlo... che schifo..." Io le ringhio contro e faccio per avvicinarmi, minacciosamente, a lei. Ma la troia corre fuori prima che possa fare qualcosa di cui, probabilmente, mi sarei pentito.

Mi volto verso Eren, che era rimasto in silenzio durante tutta la scena. Sembra turbato, il suo sguardo è perso nel vuoto e ha gli occhi lucidi. Mi avvicino a lui e mi siedo sul letto:"Oi, cos'hai?" Chiedo, non nascondendo la mia preoccupazione. Eren si volta verso di me e dai suoi occhi sgorgano gocce brillanti:"Stiamo facendo qualcosa di sbagliato, stando insieme?" Mi chiede con voce tremante. Non sopporto di vederlo stare male... lo abbraccio e inizio ad accarezzare i suoi morbidi capelli:"No, non devi neanche provare a pensarlo!" Il moccioso affonda il viso nel mio petto:"Non ti vergogni a farti vedere insieme a me, in mezzo alla gente?" Questa domanda mi stravolge. Afferro il suo mento con due dita e faccio incontrare i nostri sguardi: "Vergognarmi? Sei la cosa più bella che mi sia mai capitata, non mi interessa di quello che pensano gli altri. Io ti amo, punto. Tu ti vergogni di me?" Eren annulla la distanza che ci separa e mi da un veloce bacio a stampo:"No, non potrei mai." Un sorriso involontario si dipinge sulle mie labbra. Lui mi guarda come se avessi appena tramutato l'acqua in vino:"Cosa c'é? Ho fatto qualcosa di male?" Lui mi sorride a sua volta:"Niente, è la prima volta prima che ti vedo sorridere così..." Le sue guancie si tinsero di porpora e io presi il suo viso tra le mani e lo baciai. Un bacio semplice ma passionale al contempo. Dopo qualche minuto, ci stacchiamo e io mi alzo subito sotto gli occhi curiosi del moccioso:"Devo lavarti, ricordi?"

Lui arrossisce ancora di più e balbetta qualcosa che ignoro beatamente. Prendo il secchio pieno d'acqua e lo appoggio sul pavimento accanto al letto, facendo attenzione a non rovescarne neanche una goccia. Lo guardo un secondo e trattengo una risata: ha il viso completamente cremisi e un'espressione mista tra imbarazzo e paura. Afferro il telecomando del suo lettino e lo alzo un po', in modo tale da essere più agiato. Eren continua a fissarmi, ma ora ha assunto un'espressione più tranquilla. Rimetto a posto il telecomando e inizio a togliere la maglietta ad Eren. Lui non oppone resistenza. Mi fermo a guardarlo un attimo, ora stà cercando in tutti i modi di non incrociare il mio sguardo. Temo di star facendo qualcosa di sbagliato... Quindi, lo chiedo al diretto interessato:"Se vuoi, mi fermo. Potrei chiamare l'infermiera carina di ieri..." Appena finisco la frase, mi guarda spaventato:"NO! C-cioè... p-puoi continuare tu, s-se non è un problema..."

Con gli occhi di Eren

Levi mi guarda, probabilmente stupito dalla mia risposta. Non so cosa mi sia preso, in questo momento sono combattuto. In un momento penso -Ti prego, continua mi fai eccitare da morire- e il momento subito dopo -Smettila, mi fai eccitare da morire...- In ogni caso, se non si era intuito, mi stà facendo eccitare da morire.

Lui, con fare sensuale, si avvicina a me e mi accarezza il petto fasciato dalle bende:"Dovremo togliere anche queste..." Non so se me lo sono immaginato, ma ho avvertito una punta di malizia nella sua voce... Mi aiuta a metterrmi seduto e toglie le bende con estrema lentezza. Ora, sono completamente nudo dalla vita in su. Levi si ferma e mi guarda il torace, abbasso lo sguardo e noto che è completamente violaceo. Lui prende la spugna e comincia a lavarmi molto delicatamente. Il contatto non mi dispiace, il dolore sembra scomparso. Distolgo lo sguardo dalle sue mani, che accarezzano la mia pelle con dolcezza. Comincia a scendere, lungo il mio petto e arriva all'inizio del miei pantaloni. Comincia a sfilarli lentamente, dovrei fermarlo?

Prima che potessi fare qualsiasi cosa, sento bussare alla porta. Levi si sposta immediatamente, mentre io mi risistemo i pantaloni:"A-avanti!" Dico, tentennante. Subito la porta si spalanca e mostra la figura preoccupata di Madison. Sento Levi imprecare sotto voce, mentre io le chiedo: "Che cosa ti è successo?" La ragazza si avvicina a me e comincia a racontare:"Prima, io e un'altra infermiera, eravamo in mensa. Abbiamo visto Penelope infuriata e..." La interrompo un secondo:"Penelope?" Chiedo confuso, mentre le faccio segno di sedersi. Madison, dopo essersi seduta sul letto, continua:"Penelope è l'infermiera bassa, con i capelli neri... Insomma, quella che assomiglia un po' ad un troll!" Trattengo una risata quando sento Levi sussurare un -Spero non abbia mangiato nessuno come le avevo consigliato di fare...- e continuo ad ascoltare l'infermiera dopo averle annuito:"...E, preoccupata, sono andata da lei e mi ha raccontato di aver trovato due omosessuali e di non essere stata molto cortese nei loro confronti... Non ha detto esattamente così, ma non ho intenzione di ripetere le sue parole. Mi sono fatta dire il numero della stanza e subito ho ricordato che era la tua, Eren. Mi dispiace molto per il suo comportamento. Appena uscirete di qui, vi inviterò a cena fuori. Che ne dite, un'uscita a quattro!" Sono colpito dalla sua gentilezza, lei non ha fatto niente di male, ma vuole comunque riparare a ciò che ha fatto l'infermiera-troll. Subito, accetto l'invito da parte di entrambi. Lei sorride ed esce dalla stanza, salutandoci energicamente.

Appena chiude la porta, Levi torna davanti a me:"Perchè hai accettato?" Mi chide, serio. Io, balbettando leggermente, rispondo:"Lei è stata così gentile... Sarebbe stato scortese non farlo. Poi, mi piacerebbe uscire senza finire all'ospedale..." Lui si piega su di me, ora è molto vicino. Le sue labbra sfiorano le mie, vogliose di incontrarsi:"D'accordo, se vuoi andarci, ci verrò volentieri... Per te!" Sussurra le ultime due parole in modo terribilmente sexy, mi fa impazzire... Finalmente, mi bacia. E che bacio! Poggia le sue labbra, sottili e calde, sulle mie. Quasi subito, chiede l'accesso con la lingua, cosa che acconsento all'istante. Esplora la mia bocca, avverto un sapore di menta e thè... Il suo sapore. Muovo la mia lingua contemporaneamente alla sua, il bacio è diventato talmente coinvolgente, che le labbra si toccano appena. Sento le sue mani avvolgermi i fianchi, dandomi una scossa in tutto il corpo. Gemo rumorosamente, mentre accarezza il mio corpo. Passo le dita tra i suoi capelli corvini, tirandolo verso di me.

Ci stacciamo a corto di ossigeno e ci guardiamo negli occhi. Sono lucidi e brillanti, stupendi.
"Solo io posso toccarti... Sei mio!"
Sussurra al mio orecchio, baciandomi nuovamente.



Angolo robe...

Shiao belli! Che ve ne pare di questo obrobrio che ho scritto? Spero che a qualcuno piaccia... Addio tizi!

P.S. robe belle...

A qualcuno piace Dylan O'brien? Io lo amo! Ce

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A qualcuno piace Dylan O'brien? Io lo amo! Ce... non è stupendo?😍

*Va a rapire Dylan*

Ice heart and green eyes  {Erenxlevi}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora