10: Incidente

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"Eren!" Sento la voce di Levi che chiama il mio nome. Mi alzo dal letto e scendo al piano di sotto ancora in pigiama. Quando arrivo, lo vedo in piedi ad aspettarmi con il cellulare in mano:"È la quattrocchi, vuole parlarti." Mi avvicino a lui e prendo il telefono. Prima di staccare la sua mano dall'apparecchio, mi tira a se e mi da un bacio a stampo sulle labbra: "Buona fortuna!" Sussurra al mio orecchio prima di lasciarmi andare e nascondersi in cucina. Lo guardo perplesso, cosa vorrà dire?

Appoggio il cellulare all'orecchio: "Pronto?" Capisco al volo cosa intendeva Levi:"EREN!" La voce della castana mi fa sanguinare i timpani:"STAI BENE?! PERCHÉ LO HAI FATTO? POTEVI MORIRE SE LEVI SE NE SAREBBE FREGATO!" Non ci sento più da un orecchio. Quella valanga di parole mi ha sovrastato:"Scusa Hanji, ma non gridare, calmati..." Non l'avessi mai detto. Se prima stava gridando, ora ci sta lasciando le corde vocali. Devo allontanare il cellulare dal mio orecchio o rischio, davvero, di diventare sordo.

È stata dieci minuti a gridarmi dietro attraverso il telefono. Ma non ha nessuno intorno? Sa solo che io sono scappato... Non sa ancora di me e Levi. Glielo diremo quando torna...forse...
Quando si calma, inizio a parlare io:"Scusa, ho scoperto che hanno ritrovato i resti di Mikasa e sono andato fuori di testa... Mi dispiace." Mi siedo sul divano. Non so che altro dire... Lei colma il silenzio che si era formato:"E Levi, ti ha picchiato?" Sembra che non sarebbe una novità... Ma quante persone sono state picchiate da Levi? La rassicuro:"No, avrebbe voluto, ma mi ha risparmiato." Lei sospira:"Grazie al cielo... Come ti trovi con lui?" Rido imbarazzato: "B-bene, si. Mi piace stare qui." Credo che stesse bevendo, perché la sento tossire come se le fosse andato di traverso un po' di caffè: "Come scusa? Ti piace stare con lui?" Io non riesco a trattenermi, scoppio a ridere:"È così strano?" Chiedo. Lei si ricompone:"Eren, è di fianco a te e ti sta minacciando con un coltello?" Rido nuovamente:"No, è in cucina!" Sembra che sto condividendo l'appartamento con un leone! Spero non abbia intenzione di divorarmi...
Mi faccio raccontare qualcosa su quello che le è successo e, dopo averla salutata, chiudo la chiamata.

Mi alzo dal divano e raggiungo Levi in cucina. Sta lavando la tazza che ha usato per bere il the. Appoggio il suo cellulare sulla penisola e mi siedo:"Che si fa?" Chiedo. Lui ci pensa un attimo e poi mi risponde:"Non volevi andare al Luna park? Dato che oggi è una bella giornata ho pensato che ti avrebbe fatto piacere." Un sorriso a trentadue denti compare sul mio viso:"Ne sarei felice!" Chiude l'acqua del rubinetto e sistema la tazza sullo scola piatti:"Allora vai vestirti. O vuoi venire in pigiama?" Mi alzo a mi dirigo a passo svelto verso le scale a chiocciola:"Muovi il culo, moccioso!"
Arrivo nella mia stanza e prendo qualcosa da mettermi: maglietta blu scuro(quasi nero) con il simbolo della casata Stark di Game of throns, jeans attillati classici. Collana al collo, cellulare in tasca e sono pronto.
Scendo da lui:"Sono pronto!" Dico con voce piuttosto alta e squillante:"Che cazzo gridi?!" Arrossisco e sussurro un "mi dispiace" di sfuggita. Viene verso di me e prende le chiavi della macchina:"Andiamo." Dice freddo con una punta di esasperazione.
Saliamo in macchina e partiamo.

Metto un CD e, stavolta, scelgo... JUSTIN BELIBER?! Lo inserisco ridacchiando sotto i baffi. Appena parte la prima canzone, della quale ignoro il nome, Levi si decide a parlare:"Dove cazzo hai trovato questo CD?" chiede mandandomi un'occhiata omicida:"Sotto il sedile..." Lui sembra riflettere un attimo:"Lo avrà dimenticato qui la quattrocchi quando le ho dato un passaggio settimana scorsa." Estrae con estrema delicatezza il CD. Credo che me lo darà per restituirlo ad Hanji... Abbassa il finestrino e con eatrema nonchalance lo butta fuori.
Rimango a guardarlo. Lui lo nota e sbuffa:"Che vuoi?" Chiede. Trattengo una risata:"Potevi darlo a me, così glielo restituivo..." Scocca la lingua sotto il palato:"Credimi, quel CD non meritava di essere restituito." Rido e mi rimetto a guardare la strada.

Passano dieci minuti, non ho la minima idea di dove mi stia portando. Glielo chiedo:"Dove si trova questo Luna park?" Risponde molto vagamente:"Vedrai... "Winter is coming"?" Chiede dando un'occhiata alla mia maglietta:"Non dirmi che non hai mai visto Game of throns!" Dico con fare ovvio: "No, avrei dovuto?" Mi passo una mano sul viso:"Aggiungila alla lista di cose da vedere!" Lui acconsente. Decido di intavolare una conversazione:"Cosa ti piace, apparte disegnare e scrivere?" Frena, ci siamo imbottigliati nel traffico. Il viaggio si allunga: "Giocare a basket." Interessante: "Perché giochi a basket?" Lui mi fulmina con lo sguardo:"Per la mia altezza!" Rido:"Dai, seriamente!"
Il traffico scorre un po', per poi ribloccarsi tre metri più avanti:"Ci gioco da quando ero piccolo, mi è sempre piaciuto." Sorrido soddisfatto della sua risposta.
Torna a guardare la strada:"A te invece?" Wow, si sta interessando a me... Mi sento importante:"Non sono molto bravo con gli sport..." Mi interrompe:"Non mi dire..." Lo guardo e fingo di essere offeso: "Cosa intendi?" Lui mi squadra dalla testa ai piadi:"Sei più gracile di un bambino africano!" Rispondo:"Sono più forte di quel che sembra, l'apparenza inganna!" Mi guarda sollevando un sopracciglio:"Ma se non sei neanche capace si sollevare la tua valigia! Il primo giorno ho dovuto aiutarti per portarla in camera tua... E poi mi sei inciampato addosso. Sei senza speranze..." Incrocio le braccia al petto e guardo la strada:"Basta, mi hai offeso. Non ti parlo più!" Dico con voce da bambino. Trattengo una risata per la sua espressione: un misto fra l'esasperazione e lo stupore.

La macchina procede ancora di qualche metro. Torna a guardarmi e in mi giro verso il mio finestrino: "Ma fai sul serio?" Nessuna risposta da parte mia. Sospira esasperato e sussurra:"Come vuoi..." Cosa vuole fare? Si slaccia la cintura di sicurezza e si sporge verso di me. Con una mano mi fa girare la testa verso di lui e mi guarda negli occhi per un paio di secondi. Mi perdo in quell'argento senza fine, è stupendo. Appoggia le sue sottili labbra sulle mie e mi accarezza il viso. Si stacca:"Hai intenzione di ignorarmi ancora?" Non gli rispondo e guardo un punto indefinito nella macchina. Fa per avvicinarsi di nuovo, ma viene bloccato dal traffico che procede.

Quello che è successo dopo è molto confuso nella mia mente.
Un botto e uno scossone che catapultò la macchina chissà dove. Poi il buio.

Angolo robe...
Ciaooooooloooooo!
Come va? Ricordate che vi voglio bene!
Allora, avete qualche domanda?
Scusate per eventuali errori sfuggiti al mio controllo e io vi saluto!(^ω^)

P.s.robe belle!

Io muoio dal ridere!😂*sparisce correndo al contrario*

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Io muoio dal ridere!😂
*sparisce correndo al contrario*

Ice heart and green eyes  {Erenxlevi}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora