Dopo due settimane, ci fanno uscire da quel maledetto ospedale. Mi hanno tolto il gesso dalla gamba, dato che era una frattura minore. Ora, ho solo una benda. Il braccio, invece, rimarrà in questo stato ancora per un bel po'. Hanno detto che il camion che ci ha tamponati si è schiantato contro il lato del passeggero, il mio lato. Ha, inoltre, distrutto completamente la macchina di Levi. Siamo stati fortunati, dato che ci sono state due vittime: una madre e suo figlio. Erano poco più avanti rispetto al camion, quando ha perso il controllo. L'autista, invece, ne è uscito illeso fisicamente. Ora lo stanno processando e decideranno poi la condanna.
Siamo tornati a casa prendendo un taxi e, grazie al cielo, ho scoperto che Levi ha più di un'auto. Credo che il lavoro dello scrittore sia molto redditizio...
È tardo pomeriggio e il sole splende alto nel cielo, una bella giornata, insomma!
Entriamo dall'ingresso principale e ci fermiamo di fronte all'ascensore, io mi trovo alquanto in difficoltà con la stampella... Levi mi guarda con un'espressione tra il divertito e il seccato:"Vuoi una mano, moccioso?" Mi chiede, metre preme il bottone per chiamare l'ascensore. Non ci posso fare niente, quando mi parla con quel tono di voce, glaciale, vado in tilt.
È così sexy, ma lo fa apposta o è così di natura?Scuoto velocemente la testa:"N-no, grazie! Ce la faccio da solo... Spero..." Rispondo, fissando il bottone dall'ascensore che lampeggia insistentemente.
Lui scocca la lingua sotto il palato:
"Come vuoi..."Da quando siamo usciti dall'ospedale, non lo so... C'è un velo di imbarazzo tra noi due.
Cosa avrò combinato, stavolta?
Forse, è solo incazzato per la macchina... O forse, è perchè non lo ho baciato più come quella volta... Mentre mi faccio tutte queste seghe mentali, quella scatoletta di metallo arriva e le porte argentee si spalancano. Io rimango li, impalato a pensare... Quanto sono idiota?Levi mi tira una sberla sulla nuca e mi guarda:"Oi, è così interessante quel tasto?" Mi chiede ironicamente, con voce ferma ma con una leggera punta di irritazione. Balbetto qualcosa per scusarmi ed entriamo nell'ascensore.
Imbarazzo... Noi due, soli, in una scatoletta che potrebbe bloccarsi da un momento all'altro... In silenzio tombale. Ma cosa cazzo ha? Mi sento in colpa, ma non so il perché!Arriviamo, illesi, davanti alla porta dell'appartamento. Lui infila la chiave e la apre, tenendola spalancata per farmi entrare. Appena siamo dentro, notiamo una lettera sul pavimento. Probabilmente, la hanno fatta scivolare sotto alla porta... Levi la raccoglie e la apre. Dopo averla letta, la ripiega e mi dice cosa c'è scritto:"A quanto pare, il corpo della bambina che hanno ritrovato, non è quello di tua sorella... Potrebbe essere ancora viva, o morta da un'altra parte..."
Una scintilla di speranza mi si accende negli occhi, Mikasa potrebbe essere viva! Non ci spero troppo, dopo tutto quello che è successo... Ma sapete come si dice, no? La speranza è l'ultima a morire!
Mentre mi perdo in questi pensieri, il nanetto si dirige in salotto e si siede sul divano. Ha un cellulare tra le mani, ma non il solito. Quello di prima era nero, questo è argentato. Ma il modello è sempre lo stesso. Si mette ad armeggiare con quell'affare, ignorandomi completamente. Mi aspettavo un -devi essere sollevato- oppure -speraci, ma non troppo- uno dei suoi soliti commenti, insomma! Invece niente, solo questo silenzio snervante...
Faccio per andarmene in camera, quando sento la sua voce: "Ordinerò una pizza per cena... La solita per te?" Annuisco e riprendo a camminare verso la scala a chiocciola. Appoggio un piede sul primo gradino, ma poi mi blocco:
"Ma che cosa ti prende?" Gli chiedo, cercando di sembrare gentile. Lui scuote la testa:"Niente. Vai in camera tua." Sembra un fottuto robot! Ha detto questa frase in modo meccanico, mi sta facendo preoccupare... Mi allontano dalla scala e mi avvicino un po' a lui: "Non è vero, tu hai qualcosa! Cosa ho fatto?" Chiedo con un tono di voce piuttosto alto, pregando che non mi uccida... Si volta verso di me:"Cazzo Jaeger, vai in camera tua!" Mi grida contro. Non mi muovo di un millimetro:"Non puoi mandarmi in camera mia, non sei mio padre!" Lui si alza in piedi: "Non saprei, come si chiamava tua madre?" Chiede, con un tono diverso, sembra più... Cattivo...Non mi arrendo, voglio sapere cosa gli succede! Mi avvicino ancora a lui:"Ti prego, dimmelo! Ho fatto qualcosa?" Chiedo, in preda alla rabbia. Levi lancia il cellulare sul divano:"Cosa hai fatto? Mi hai praticamente ignorato per le ultime due settimane! Va bene, non pretendevo chissà cosa, ma almeno un bacio al giorno! Quanto tempo è che non ci baciamo? Se non vuoi più, basta dirlo... Moccioso di merda..." Ora ha alzato molto la voce, non lo avevo mai visto così... Però, devo ammettere che ha ragione... Non so che mi sia preso... Io sono sicuro di una cosa, però: lo amo e non lo voglio perdere.
Mi avvicino ancora di più, ora sono a pochi centimetri da lui:"La colpa non è solo mia! Se volevi baciarmi, perché non lo hai fatto? Non te lo avrei impedito!" Lo ho pensato solo ora, anche lui ignorava me, in qualche modo!
Mi guarda negli occhi, i suoi trasmettono solo rabbia. Sembra che, dietro di essi, ci sia un mare in tempesta. Mi afferra per il polso e io lascio cadere la stampella a terra, lo bacia. Mi accarezza la guancia e, subito, mi tira verso di se e mi bacia sulle labbra. Da subito, è un bacio molto coinvolgente. Passo le dita tra i suoi capelli, scompigliandoli ed aggrappandomi ad essi. Lui mi prende per i fianchi e mi accarezza la pelle sotto la maglietta.Appena le sue fredde mani entrano in contatto con il mio corpo caldo, un brivido mi percorre le vertebre della spina dorsale. Gemo sulle sue labbra, che lui sta baciando voracemente. Le sue mani esperte, scivolano lungo le mie cosce e le afferrano, sollevandomi da terra. Stringo le gambe intorno a lui, per reggermi meglio. Mi porta sul divano e, con la massima delicatezza, mi fa stendere sotto di lui. Mi sfila la maglia e esplora il mio petto con le dita: non ho più le bende, ma il segno violaceo è rimasto, anche se ora tende al verde. Scende con le labbra lungo il mio collo, lascindomi baci e succhiandomi la pelle. Io continuo a gemere senza ritegno, mi piace troppo quello che sta facendo...
Scende sempre di più, fino ad arrivare ai pantaloni. Fa per sfilarli, quando il cellulare sotto di me si mette a squillare. Non ci credo, ma è mai possibile?!Levi lo prende e me lo passa:"È la quattrocchi, parlaci tu..." Afferro l'apparecchio elettronico e rispondo alla chiamata:"Pronto?" Non mi sento pronto psicologicamente... Subito, la voce squillante di Hanji mi attraversa un timpano:"Come stai? E Levi? Ho visto al telegiornale la notizia, appena ho sentito i vostri due nomi mi è preso un'infarto!"
Mentre la ascolto, Levi mi mordicchia il lobo dell'orecchio libero facendomi emettere suoni compromettenti:"S-si... Gnn... S-stiamo bene entrambi..." Guardo male il corvino, che mi ignora e passa dall'orecchio, al collo:"Vuoi che ritorni prima, posso anticipare il volo di un paio di giorni..."
Dal collo passa al capezzolo:"No!" Grido, con voce stridula, come se mi fossero morte le lettere in gola.Cerco di allontanarlo, senza successo:"Eren, sei sicuro di stare bene? Mi sembri strano..." Dice la donna dall'altro capo della chiamata. Levi passa una mano in mezzo alle mie gambe, toccando il cavallo dei pantaloni:"S-si, Hanji! Non... Aah... Preoccuparti..." Prego che non capisca cosa sta succedendo... Voglio uccidere quel nano malefico! Dopo averla salutata, riattacco la chiamata.
Mi fermo a guardare l'uomo sopra di me:"Non potevi fermati un secondo?! Chissà cosa avrà pensato!" Gli sbraito contro:"Non mi interessa." Sussurra, per poi fiondarsi nuovamente sulle mie labbra.
Sapete quando tutto vi si mette contro, come se steste facendo qualcosa di sbagliato secondo il vostro destino? Ecco, è esattamente quello che è successo in quel momento.Ci stavamo ancora baciando, quando qualcuno suona il campanello...
Angolo robe...
Ciao! Vi è piaciuto il capitolo?
Ho aggiornato subito, per farmi perdonare del capitoli precedente... Stavo male quando lo ho scritto ed è uscito una merda!
Spero che questo vi piaccia...
Ciao!Prima di andarmene, ho iniziato questa cosa... A chi interessa...
*sparisce*
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Ice heart and green eyes {Erenxlevi}
FanfictionHey, ciao! Vi siete mai chiesti cosa succederebbe se Eren Jaeger, dopo la morte dei suoi genitori e la scomparsa della sua sorella adottiva Mikasa, venisse adottato da Hanji Zoe? Hanji è un'editrice nonché amica stretta della madre di Eren e, grazie...