Il rientro a casa

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Dopo un ora di viaggio arrivai a casa.
Cercai di entrare nel modo più silenzioso possibile, per non farmi vedera da Nico nello stato penoso in qui ero, sarei corsa in doccia e mi sarei ripulita per bene, inventandomi qualche scusa per i capelli e per i tagli.
Appena varcai la soglia Nico era già davanti alla porta ad aspettarmi.
Mi guardò con rimprovero, come se fossi sua figlia tornata dopo il coprifuoco.
Mi continuava a fissare senza dire una parola.
Sapevo che da un momento all'altro mi avrebbe fatto una marea di domande, perciò decisi di parlare per prima.
Quando stavo per parlare mi interruppe instantaneamente con un gesto.

Nico: Cosa ti è successo?!

Niente tranquillo cercavo di non far vedere in che stato ero, ma era abbastanza difficile è Nico se n'era già accorto.

Nico: Aurora... cosa ti è successo? Perchè sei ridotta in qiesto stato? Qualcuno ti ha fatto del male?!! Se è stato Luke giuro che non la passera liscia. Aurora DIMMI CHI È STATO, SUBITO!

Un attimo di silenzio si diffuse per la stanza, Nico mi stava ancora fissando con occhi interrogativi.
Non c'è la facevo più, scoppiai tutto il dolore che mi tenevo dentro uscì fuori di botto..

A: NICO È COPA TUA È TUTTA COLPA TUA!!! È stato LUKE.
È per colpa tua se lui ogni giorno mi fa del male.
PERCHÈ ODIA CHE TU SEI IL PIÙ POPOLARE DELLA SCUOLA!!!

A:  Ma tu ovviamente non ti rendevi conto di me, e di quanto soffrivo.
Eri sempre in giro con i tuoi amici, non vedevi che ritornavo sempre a casa piena di lividi con gli occhi gonfi e rossi.. devo dirlo ti ho nascosto bene il tutto...ma se solo ti sarebbe importato di me ti saresti reso conto di quanto stavo male!!!!
TU E LA TUA POPOLARITÀ DEL CAZZO, ANDATE AL DIAVOLO...

Qualcosa mi strise a sè, era Nico che con le lacrime agli occhi mi abbracciava chiedendomi scusa.
Volevo staccarmi da quell'abbraccio mandarlo al diavolo ma non avevo la forza di volonta per farlo, io e Nico non ci abbracciavamo quasi mai, non siamo persone sdolcinate.
Ed io odio il contatto fisico, ma dopo tanto tempo di solitudine quell'abbraccio mi rese felice.

Ci staccammo lentamente lui mi continuò a guardare negli occhi.

Nico: Scusa, sono stato uno stupido a non rendermi conto di quello che passavi.
Mi dispiace tanto...Non ti merito non merito nessuno, non dovevo nascere era meglio per tutti quanti, non ti avrei fatto soffrire, sono un fallito non riesco nemmeno a proteggere mia sorella!
SONO UNO SCEMO,UN ERORRE!!!

Gli vedevo le lacrime scendere sulle sue guancia.

Non dissi nulla ero ancora troppo arrabbiata con lui.

Mi limitai a guardarlo con gli occhi di ghiaccio senza emozioni che mi facevano compagnia ormai da anni.

Nico mi guardò attentamente, e vide per la prima volta quello che Luke mi aveva fatto.
Era arrabbiato con il mondo, glielo
Si leggeva negli occhi. Credo che non riuscisse a capire come per tuttj questi anni non so era reso conto di quanto soffrissi.
Di si curo si stava dando tutte le colpe, di quello che era successo .

Nico s'Pov

La guardai attentamente. Era piena di lividi in faccia e sulle gambe, e le braccia aveva tantissimi tagli.

Sono così scemo, come ho fatto a non rendermi conto di quello che subiva, come ho fatto a non accorgermi di quando era in difficola, e la cosa più triste, come ho fatto a non vedere la tristezza nei suoi occhi ogni volta che mi guardava. Ma tutto adesso aveva un senso, ogni volta che tornava a casa con il sorriso forzato o con qualche livido, che lei per nom ddore la verità mentiva...diceva di essere solamemte caduta...
Era stato Luke, per tutto il tempo Luke aveva fatto soffrire Aurora.
Un enorme rabbia dentro di mè stava crescendo, ma allo stesso tempo pensavo di essere un'idiota, come avevo fatto a non capire quello che provava?
Adesso vorrei solo morire per quello che ho fatto!
Quando io stavo male lei c'era sempre per me,e io non ci sono mai stato per lei.
Non mi rendevo conto di quanto avesse bisogno del mio aiuto...
Ma giuro chè farò i conti con Luke gliela farò pagare amaramente per tutto quello che le ha fatto! Lo Giuro sullo Stige.

Aurora s'Pov

Dopo chè Nico mi staccò lo sguardo di dosso andai a farmi la doccia e a disinfettare le ferite.
In più cercai di aggiustarmi i capelli con la forbice, perfortuna avevo tagliato i capelli in modo abbastanza ugale.
Dopo essermi infilata il pigiama si era fatta l' una di notte.
Fortunatamente avevamo il ponte di una settimana, di un qualchè santo di qui non ricordo il nome.
Mi tuffai del letto ero sola, come sempre del.resto.
Nico dormiva nella stanza accanto alla mia, mi voltai dando la schiena alla porta.
Non riuscivo a dormire avevo la testa sovraffollata di pensieri, odiavo Nico per non aver capito il dolore che provavo, per non aver capito quando avessi subito per colpa delle cavolate che combinava...
Ma gli avrei sempre voluto bene, perchè fin da quando eravamo piccoli lui per mè era come un super eroe. Faceva da mangiare e cercava di pulire casa..
non mi ha mai abbandonato sotto quel punto di vista.
Con tutti quei pensieri alla fine mi addormentai in torno alle 2°°.
Feci un incubo.
Tutti se ne andavano, non volevano stare con me.
La parte più brutta del sogno fu qua do mi ritrovai in una stanza buoia, vidi Nico incatenato, e Luke con un pignale davanti a lui, cercavo di gridare e di muovermi, ma era tutto inutile non emanavo suoni e non riuscivo a muovermi.
Ad un tratto Luke rise è pugnalo Nico al petto.
La visione di Nico perterra sanguinante era straziante, le lacrime mi rigavano il viso, ero disperata, non feci in tempo a versare un altra lacrima che rividi la morte dei miei genitori, un camion enorme che sfreccia a tutta velocità verso l'auto in cui c'erano dentro loro .
Ero terrorizata cercavo di urlare aiuto ma non c'e la facevo dalla mia bocca non usciva niente nenache un minimo suono, come era sucesso nell altro sogno.

Mi svegli di soppasalto e vidi Nico seduto da parte a me che mi stava dando la mano.
La staccai subito è chiesi spiegazioni.

N: Avevi il sonno turbato,continuavi ad urlare "Fermati Fermai" perciò ho pensato che...
beh dandoti la mano di solito miglioravano le cose.-

Lo disse con le guancia rosse, era imbarazzato, mi chiese subito scusa.

Quando ero piccola è avevo gli incubi, Nico mi teneva la mano e si mettava di fianco a me, o mo si mettava accanto mentre dormivo e mi abbracciava.
Di solito i brutti sogni così se ne andavano e riuscivo a dormivo seneramente.

Gli sorrisi e gli chiesi se poteva restare a dormire con me.
Lui non se lo fece ripetere due volte e si infilò subito nelle coperte.
Per i primi minuti eravamo distaccati ma poi ad un tratto mi sentì avvolgere in un abbraccio.
Un bellissimo abbraccio.
Mi sentivo sicura.
Sentivo che nessuno avrebbe potuto farmi del male.
Mi sentivo protetta.
Come mi ero sentita solo quando eravamo piccoli, che mi abbraciava per rassicurarmi che non mi avvrebbe mai abbandonato.
Dopo un'pò mi disse una frase che mi stupì e mi intenerì allo stesso tempo.

^^Non ti abbandonerò mai,te lo prometto.^^

All sentire quelle parole il cuore mi si riempì di gioia.
E finalmentè riusci ad addormentarmi...

Nico s'Pov

L'abbraciai con più amore possibile per rassicurarla e farla sentire protetta e non più sola.
Gli dissi che non l' avrei mai abbandonata, credo che le mie parola la sorpresero perche fece un respiro profondo.
Dopo aver pronunciato quelle parole la strinsi ancora di più a me, e mi addormentai.
Mi addormentai in quell bellissimo e caloroso abbraccio.
Che mi rese felice, davvero felice.



Spazio autrice ^^

Spero tanto che questo capitolo vi piaccia ^^

Se vi è piaciuto lasciate pure una stellina

Se c'è qualcosa che devo migliorare scrivetemelo pure💕

Buona serata a tutti💙

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