È un' arrivederci.

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Aurora s'Pov

In quella scatola c'erano due biglietti per andare in Sardegna, era l'idea più folle a cui Nico aveva pensato negli ultimi anni.
Era già pronto a portarmi in capo al mondo piuttosto che lasciarmi in mano alla nuova casa famiglia.
Io lo guardai e con tono tremante gli dissi:

Non posso... Non posso farti cacciare nei guai...Ci rivedremo, convincerò la coppia che mi terrà.
Li convinverò a farci incontrare ogni giorno,sta tranquillo.

Nico mi stava guardando con le lacrime agli occhi.
Era sull' orlo di scoppiare a piangere, ma non lo fece. Si asciugò le lacrime e con voce strozzata mi disse:

"Te l'avevo promesso... Ti avevo promesso che non ti avrei mai più abbandonata...Non posso lasciarti andare. Non hanno il diritto di separarci cosi!"

Le lacrime iniziarono a rigargli il viso, gli diedi un abbraccio per calmarlo, ma dopo neanche 3 secondi qualcuno bussò.
Era l'assistente sociale.
Era venuta prima per sicurezza, in caso avessimo programmato una fuga.
Era gia successo in passato che io e Nico scappavamo di casa per giorni, fino a quando non si calmavano le acque e ci lasciavano rimanere insieme.
Ma quella volta non fu così.

Dopo aver fatto la valigia con più calma possibile, salutai Nico gli dissi che ci saremmo rivisti presto.
Lui mi abbracciò, non so per quanto ma quella figlia di Puttana mi strappo via dall'abbraccio e mi trascinò in auto.
Il viaggio fu triste.
Continuavo a pensare a Nico e a come potesse stare in quel momento...
speravo vivamente che ci saremmo rivsti presto, ma mi sbagliavo di grosso.

<Nico s'Pov>

Guardai Aurora venire trascinata via da mè, non riuscivo a parlare ero paralizzato, la porta si chiuse davanti ai miei occhi, rimasi a guaradarla per ore.
Ora la mia vita non aveva piu senso, non avevo più la mia migliore amica, la mia sorella.
Me l'avevano portata via per sempre.
Il giorno dopo sarei dovuto andare a scuola ma non ci andai, non ci andai per una settimana, in quella settimana rimasi rinchiuso in camera vicino al telefono nella speranza di una sua chiamata.
Non succedeva niente, nessuna chiamata nessun messaggio, niente di niente.

Era mattina, decisi di andare a scuola per distrarmi.
Tutti avevano saputo di quello che era successo, odio quei sguardi di compassione, mi fanno salire i nervi, e da quando Aurore se n'era andata via, ero diventato molto irrascibile.
Quella mattina avevo 2 ore libere, quindi decisi di farmi un giro per il cortile aspettando che la lezione inizziasse.
In lontananza vidi Luke e i suoi amichetti, si stavano avvicinando, ma non gli diedi importanza, fino a quando iniziarono a parlare male di Aurora.. dicevano che era una liberazione che se n'era andata, che poteva anche morire perchè non aveva neanche un amico... non so cosa dissi di preciso, ma l'unica cosa che ricordo è stato un immprovvisa rabbia e le dita doloranti...
Mi accorsi solo dopo che avevo messo Luke KO, era svenuto e aveva il sangue che gli colava dal naso.
I suoi amici mi guardarono terrorizzati, nessuno aveva mai osato tirare un pugno in faccia a Luke.
Neanche i professori lo sgridavano quando faceva qualcosa, tutti lo temevano.
Ma aveva superato i limiti.
Portarono Luke in infermeria e io venni sospeso per un mese.
Un mese in cui avrei rimpianto di non aver agito più in fretta, di aver permesso di portarla via. ero caduto in depressione.
Non facevo niente, ero diventato apatico.
Ero rinchiuso dalla mattina alla sera in camera, avevo perso la voglia di vivere.

Ormai erano passati 3 mesi dall'ultima volta che avevo visto Aurora, avevo provato più volta a rintracciarla, ma senza successo.
Chissa come sta, cosa stara facendo? Si sarà fatta altri amici? Andarà bene a scuola?I suoi nuovi genitori la trattano bene?Si è dimenticata di me? Sarà felice? Gli mancherò? Perchè a me manca tanto... erano pensieri che ogni giorno ogni ora avevo in mente.
Mi tormentavano, non facevo altro che pensare a lei. Alla mia sorellina, alla persona a cui volevo un gran bene.
"mi manchi tanto Aurora"
Tante volte lo dicevo ad alta voce, sperando che in qualche modo mi sentisse...

<Aurora s'Pov>

Erano passati ormai tre mesi , dall'ultima volta in cui vidi Nico, l'ultima volta in cui lo abbraciai.
Il primo mese continuavo ad insistere a lasciarmi andare da lui solo per salutarlo.
Ma non mi lasciavano, la coppia che mi avevano preso era gentile con me, ma non mi fregava nulla, io volevo solo rivedere Nico. Dopo un mese iniziai a tagliarmi, ogni giorno chiedevo di farmi andare da lui, ogni giorno era mi dicevano di no.
E questo "no" corrispondeva ad un taglio sul braccio, se n'erano già accorti che mi tagliavo, mi avevano portato da molti psicologi, ma ogni volta che mi dicevano che non potevo andare a trovare Nico, un'altro taglio appariva sulle vene, sempre più profondo del primo.
Più volte ero finita in ospedale perchè beccavo la vena giusta, ma mi salvavo sempre...
Mi dicevano di smetterla.
Ma non mi importava di quello che mi dicevano, ormai sono passati 2 mesi da quando ho iniziato, ho esattamente 61 tagli .
61 giorni di dolore, non potevo più vedere Nico. La mia ancora di salvezza.
Non sono più la ragazzina felice che ero un tempo, non sorrido mai, non sorrido da quando mi hanno strappato dalle braccia di Nico, non sorrido da quando non posso più vedere il suo sorriso.
Non mi importava neanche della scuola, non mi frega più di prendere dei bei voti, perchè senza di lui la mia vita non ha un senso.

Spazio Autrice🌸:

Scusate se sono stata cattiva con Aurora e Nico D:
Ma presto succederanno cose nuoveh💚

Se il capitolo vi è piaciuto lasciate una stellina⭐️

e commentate 💕

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