Fine? No nuovo inizio

950 36 9
                                    

RENÉ

Oddio, sta succedendo davvero! Non ci posso credere, davvero non ci riesco ancora.

Fino a tre mesi fa non ne sapevamo nulla ed ora eccoci qui, a correre per i corridoi dell'ospedale come dei disperati. Per fortuna che i genitori di Daniel, insieme alla sorella e famiglia di lei, ci hanno accompagnati qui di corsa: eravamo da loro per pranzo e ho ricevuto una chiamata urgente da mia madre che mi diceva di correre immediatamente in ospedale ed avvertire anche papà, che mia sorella...

Se ci penso mi viene da piangere! Non riesco ancora a concepire questa cosa. Certo, è qualcosa che ti aspetti, ma quando il momento è arrivato un miscuglio di emozioni mi si è formato alla bocca dello stomaco.

Rallentiamo la nostra corsa, facendola diventare una camminata sostenuta, quando vediamo in lontananza un'infermiera che parla con due uomini e pare gli stia dando indicazioni per arrivare allo stesso reparto.

Riconosco quelle voci e, giunto in loro prossimità, rallento e mi fermo accanto a loro. Sono i miei due meravigliosi papà, Enrico e Saffiro, che stanno andando da mia sorella, esattamente come noi.

<< Ciao papà! Ciao Saffiro! Siete qui anche voi per Eleonora? >> chiedo agitatissimo.

<< Si tesoro... Abbiamo chiesto indicazioni per andare da lei. Venite con noi? >> mi risponde papà Saffiro.

Eh già, per me è quasi come un altro padre ormai. Da quando ci conosciamo meglio i nostri rapporti sono molto migliorati ed il nostro legame si è fatto più forte. Anche i miei fratelli stanno iniziando ad accettare sia Saffiro che il nuovo compagno di mamma, anche de vedo Donatello più in difficoltà di me ed Ele. Ma alla fine ce la sta facendo anche lui: dopotutto è molto legato ai miei genitori, che hanno divorziato da poco, e vuole solo la loro felicità.

<< Si certo, non sappiamo la strada neanche noi. Melissa ci ha chiamati agitatissima senza spiegarci dove dovessimo andare. A proposito, lasciate che vi presenti la mia famiglia: loro sono Giulio e Susanna, i miei genitori che ci hanno accompagnati qui. Mentre loro sono mia sorella Nicoletta ed il marito Karim insieme a mio nipote Liam >> risponde mio marito (ancora non riesco a credere di poterlo chiamare cosi!).

Si stringono rapidamente la mano e poi ci dirigiamo a passo veloce verso il corridoio in cui si trova mia madre.

Quando arriviamo la troviamo insieme a Luigi, con cui non ho ancora avuto occasione di legare più di tanto. Sono seduti su delle sedie di plastica accanto alla porta che da accesso sul corridoio in cui si trovano le camere delle pazienti. Stanno evidentemente aspettando mia sorella, che torni dalla sala in cui si trova ora con i medici.

Ci salutiamo rapidamente a bassa voce e ci accomodiamo tutti su quelle scomode seggiole.

L'attesa è lunga ed io crollo, stanco della corsa e per il lavoro, sulla spalla di Daniel, che mi accoglie con piacere avvolgendomi con un braccio il fianco.

Qualcuno sta tentando di svegliarmi. Siamo rimasti da soli.

<< Amore... svegliati! Hanno riportato in camera tua sorella insieme alla bambina subito dopo i controlli di routine. Li ho lasciati andare avanti, gli altri, perché le infermiere erano parecchio scocciate ed in apprensione per la gran quantità di gente in visita alla neomamma >>

Mi stiracchio un po' e lo bacio sulla punta del naso.

<< Andiamo? >> gli domando, prendendolo per mano.

Mi guida attraverso il corridoio bianco e luminoso fino ad una stanza abbastanza spaziosa in cui si trova praticamente tutta la nostra famiglia.

Entriamo e veniamo accolti con allegria dalla mia amata sorellina, ora una splendida mamma che sprizza felicità da ogni poro. È persino più bella. Ed anche Luca è felicissimo, guarda sua figlia come incantato. Poi noto i miei due papà: Saffiro tiene la bambina in braccio mentre Enrico le carezza piano la testa con la punta di un dito.

Sinfonia al CioccolatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora