Confessioni e verità

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Capitolo 9

CONFESSIONI E VERITÀ


ENRICO

Non mi dimenticherò mai l'espressione delusa ed immensamente ferita di mio figlio, ancora più sofferente di quando lo cacciai di casa.

Tradimento, è questo ciò che leggo nei suoi splendidi occhi. Non so come farò a rimediare, ma so che mi pento del mio comportamento fin da quando lo ripudiai per la sua omosessualità.

Daniel lo insegue e sono sicuro che sarà in buone mani. Per quanto mi riguarda sono una statua, non riesco a muovermi dallo shock. Appena sento la porta sbattere mi riprendo quel tanto che basta per rendermi conto di essere stretto nell'abbraccio del mio amore. Scoppio a piangere mentre i sensi di colpa tornano a farsi sentire pesantemente.

Non avrei mai dovuto ascoltare mia moglie e i miei genitori quel giorno. Non avrei mai dovuto cedere alle loro pressioni per mantenere la bella facciata della famiglia felice e perfetta che in realtà non eravamo. Quando ho conosciuto Saffiro mi sono reso conto che ero stato un gay represso per tutta la vita, annullando ciò che ero per far felici i miei genitori soddisfacendo le loro aspettative; lo stesso valeva per mia moglie. Non che non l'amassi ma di un amore dettato dall'amicizia e da un po'di attrazione fisica e nulla di più. È un confine molto labile e la differenza è molto complessa da capire se certe sensazioni non le si è vissute prima. intendo dire, con Saffiro le sensazioni che provo sono molto diverse: accettazione, passione, amore allo stato puro che va oltre la carne e tocca le nostre anime. Con lui non devo fingere di essere ciò che non sono.

Pensare a queste cose in un momento del genere mi fa sentire sporco, inetto ed insensibile. Mi sento di meritarlo però, quasi fosse una punizione.

<< Enrico, shh... adesso basta piangere. Devi chiarire con tuo figlio parlandogli a cuore aperto. So che non è facile, soprattutto dopo l'ipocrisia che hai dimostrato anche a me, ma devi farlo. Non puoi lasciare la situazione in questa maniera >>

<< Mi dispiace. Ho mentito anche a te, tradendo la tua fiducia e rinnegando, in qualche modo, anche il nostro amore. Perdonami... io ti amo con tutto me stesso e forse è giunto il momento di sistemare le cose >>

<< No. Tu non hai solo tradito me e il nostro amore, oltre ad aver fatto soffrire tuo figlio nella maniera peggiore. Tu hai tradito soprattutto te stesso e lo sai bene >>

Mi rifugio nel suo petto, sperando di non sentirlo diventare un blocco di pietra fredda ed insensibile come accade sempre quando è irritato o arrabbiato con me. Inaspettatamente ricambia il mio abbraccio lasciando che mi abbandoni a lui.

<< Si, forse è giunto il momento di sistemare le cose con la tua famiglia. Ma oggi limitati a spiegare tutto a tuo figlio, non vorrai mica rovinare il matrimonio della tua amata figlia minore?! >>

<< No, però non posso continuare così. Ho deciso di chiedere il divorzio: non posso continuare a vivere nella menzogna! >>

<< Io ti sono accanto e ti aiuterò a superare questi momenti difficili, a partire da quando René varcherà quella porta. E non dimenticare Donatello, che ha deciso di concederci il tempo perché il suo amato fratellino possa chiarirsi con noi >>

<< Amato fratellino?! Ma se Donatello e René non si sopportano da quel maledetto giorno in cui lo cacciai? >>

<< Non penso sia così. Piuttosto penso sia il contrario >>

Appoggio la testa sul suo petto mentre mi lascio cullare dalle sue carezze, rilassandomi in attesa della grande prova che mi aspetta quando mio figlio tornerà qui. Dovrebbe mancare poco, comunque.

Sinfonia al CioccolatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora