Buon compleanno Daniel!

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Capitolo 7

BUON COMPLEANNO DANIEL!


DANIEL

È passata una settimana da quel giorno. Il pranzo con mia sorella è andato benissimo: già lo adora, e anche a René sembra essere simpatica. Oggi siamo di nuovo a pranzo tutti e tre insieme, al ristorantino all'angolo di cui il mio amore sembra conoscere bene il proprietario. Stiamo chiacchierando allegramente, senza troppi problemi, quando vedo entrare dalla porta una vecchia conoscenza... "ma che ci fanno qui quei due?" penso sconcertato, temendo anche che la loro vista possa fare del male a René, seduto al mio fianco. Noto che anche lui sta guardando la coppia appena entrata nel locale, ed ha la mascella contratta.

<< Cosa pensi di fare? >> gli domando sottovoce.

<< Non lo so. Per come si stanno mettendo le cose ultimamente, forse è meglio che me ne stia a casa. Voglio un bene dell'anima a mia sorella, ma non posso fare a meno di pensare che le sue fossero solo belle parole ma non sentite. Insomma, non ha risposto quando mio padre ha detto quello che ha detto. Non so come comportarmi davvero: non vorrei rovinarle il matrimonio con la mia presenza ma al contempo non voglio che ci rimanga male perché non sono presente >>

<< Non sei in una situazione felice, René... ma penso che a tua sorella piacerebbe averti vicino in un giorno così importante. Anche se posso comprendere quanto sia difficile per te decidere cosa fare >>

Noto che sta entrando qualcun altro nel ristorante... e non mi piace per niente.

<< Penso che faranno fare il catering a questo ristorante René... sono appena entrati i tuoi genitori e un'altra coppia, i genitori dello sposo >> gli sussurro. Fortunatamente siamo in un tavolo isolato, che non si nota molto dall'ingresso.

<< Si, l'avevo pensato. Mi0 padre conosce il gestore di questo locale da parecchio tempo ormai >> respira profondamente << Penso che andrò al matrimonio e le farò la torta, ma sarò discreto. Ha invitato anche miei eventuali amici. Volete venire anche voi? >>

<< Io ci sarò... non voglio lasciarti solo in questa situazione >> gli rispondo, prendendolo per mano. Vedo anche mia sorella annuire.

<< Va bene, allora stasera l'avvertirò >>

<< Hai già pensato al regalo per le nozze? >> gli domanda Nicoletta.

<< Non penso che le farò un regalo... insomma, so che qualunque cosa regalerò loro sarà motivo di discussione, anche più delle critiche che ci potrebbero essere se mi presentassi a mani vuote >>

<< Allora penserò io a prenderle un regalo di nozze. Tu non ti preoccupare René, ci saremo noi al tuo fianco >>

Lo vedo prendersi la testa fra le mani visibilmente preoccupato. Gli accarezzo la schiena cercando di rassicurarlo.

Finiamo il pasto in silenzio, paghiamo e ci alziamo cercando di mantenere il più possibile la discrezione. Lo vedo fermarsi un attimo e guardare verso la sua famiglia, triste. Capisco che vorrebbe che la situazione fosse diversa, che la sua famiglia non si vergogni di lui perché non se lo merita per niente, che i suoi genitori si comportino con lui in modo molto diverso. Una volta usciti dal locale ci salutiamo e ognuno torna al proprio lavoro; ma ciò che ho visto nei suoi occhi mentre guardava verso i suoi genitori non mi abbandona fino a sera.

Non so come, ma al momento sono fuori dalla casa di René indeciso se suonare o no il campanello. Gironzolo davanti al negozio per un paio di minuti, finché Dean non mi invita ad entrare.

Sinfonia al CioccolatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora