11. FACCIAMO UNA SCOMMESSA

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Martina: Io sono convinta che l'amore non ha età e se tu mi dessi una possibilità Jorge...solo una...

Mi avvicinai lentamente alle sue labbra mentre sentivo il sangue pulsarmi nelle vene e il cuore accelerare ad ogni mio respiro. Lo stavo per baciare e lui se ne stava lì fermo, immobile; probabilmente non sapeva neanche cosa fare, ma non importa perché ero sicura che non mi avrebbe respinta. Posai le mie labbra sulle sue, per la prima volta fui io a fare il grande passo. Mi sporsi verso di lui e feci scivolare le mani dietro, la destra tra i suoi capelli, la sinistra intorno al suo collo. Sento le sue labbra muoversi sulle mie, si mi sta rispondendo. Una gioia incontrollabile si appropria del mio corpo non posso fare a meno di sorridere sulle sue labbra. Mi siedo sopra le sue gambe mettendomi a cavalcioni e sento le sue braccia cingermi la vita. Questa volta non era recita, questa volta non era ubriaco, questa volta non era una messa in scena, questa volta...era un vero bacio. Lecco le sue labbra che lentamente si socchiudono lasciando passare la mia lingua nella sua bocca; non ci mette molto a trovare quella di lui e insieme iniziano a giocare. Il cuore mi batte sempre più forte non ci posso credere, l'ho desiderato da quando sono arrivata e adesso...adesso si, il nostro primo vero bacio. All'improvviso lo sento staccarsi da me velocemente ancora con gli occhi chiusi, china il capo e si strofina gli occhi con l'indice e il pollice della mano sinistra

Jorge: Ma che stiamo facendo?
Martina: Ci stiamo baciando

Finisce di strofinarsi gli occhi, sospira e poi mi guarda

Jorge: No, Tini
Martina: Che?
Jorge: Lo sai che non è giusto
Martina: No, non lo so! E non capisco perché tu continui a ripeterlo
Jorge: Tini, ti voglio bene e non voglio perderti
Martina: E non mi  perderai, perché io e te siamo fatti l'uno per l'altra
Jorge: Tu hai sedici anni...
Martina: Diciassette!
Jorge: Quasi diciassette, abbiamo cinque anni di differenza
Martina: Non capisco perché fai una tragedia per l'età!

Chino lo sguardo sulle mie mani. Sento la sua mano calda poggiarsi sulla mia guancia sinistra accarezzandola e torno a specchiarmi nei suoi occhi

Jorge: Andiamo in direzione?

Annuii col capo e mi alzai in piedi, lui fece lo stesso e poi mi tese la mano. La presi e insieme ci dirigemmo verso la direzione. Per tutto il tragitto non feci che fissare il pavimento. Avrei dato di tutto per essere nella sua testa in questo momento, vorrei sapere a cosa sta pensando, vorrei sapere cos'ha provato quando ci siamo baciati. Io non gli sono indifferente! Lo so! Ne sono sicura!!! Ovvio altrimenti mi avrebbe respinta

Lodovica: Hey ce ne avete messo di tempo!!!

Alzo il capo sentendo la voce di Lodo e rendendomi così conto che siamo davanti alla direzione

Jorge: Ok, allora prima di entrare qualcuno vuole dire qualcosa che gli altri non sanno?
Lodovica: Emm...potrei aver fatto qualcosa, che sanno tutti tranne te
Jorge: Ovvero?
Lodovica: Ho preso a pugni Stephie
Jorge: Che?! Lodovica!!!
Lodovica: Non è stata colpa mia!!! La sua faccia mi supplicava di essere presa a schiaffi!!
Jorge: Si ma il tuo cervellino avrebbe dovuto pensare che per una cosa del genere potrebbero espellerti!!!
Lodovica: Disse quello che ha fatto scoppiare una rissa in palestra!
Diego: Hey, hey, hey concentrazione ok?
Alba: Se non siamo uniti siamo fregati
Jorge: Ok allora entriamo e non so cosa vuole ma neghiamo, anche di fronte all'evidenza e battutine a più non posso grazie!

Jorge continuava a tenere la mia mano stretta nella sua ed entrammo in direzione. La direttrice era in piedi vicino alla finestra guardando il panorama

Jorge: Carmencitaaaaa
Carmen: SEDETEVI!

Appena entrammo fissammo le sedie davanti a noi, ce ne erano dieci una per ognuno di noi. Ci lanciammo degli sguardi per poi obbedire. Io e Jorge ci sedemmo al centro, al mio fianco c'era Lodo poi Xabi Jerry e Cande, accanto a Jorge, c'era Diego, poi Mechi, Alba e Facu. La direttrice si voltò guardandoci tutti quanti uno per uno. C'era un silenzio tombale che fu interrotto da...

Jortini:l'amore non ha etáDove le storie prendono vita. Scoprilo ora