25. LA DONNA IN ROSSO

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~~Xxx: Ciao Martina, Martina Stoessel...

Di nuovo lui, lo stesso ragazzo della settimana scorsa, Pierre. Resto paralizzata non sapendo che fare e poi forzo un sorriso

Martina: Mi dispiace signore credo che lei abbia sbagliato persone
Pierre: Tu dici? Io non credo proprio
Martina: Il mio nome è Violetta signore, e se non le dispiace stiamo chiudendo quindi la pregherei di uscire
Pierre: Martina tuo padre ha mandato una tua foto al mio quindi la tua fatica è inutile

Mi zittisco non sapendo cosa dire quando la porta che collega la sala alla cucina si spalanca e vedo Jorge uscire con un bambino in braccio

Pierre: Jorge Blanco suppongo

Dice guardandolo, Jorge resta con lo sguardo impassibile mentre io mi volto di nuovo verso lui

Jorge: Non so chi tu sia ne chi stai cercando ma credo che tu ti sia confuso, in ogni caso ti ripeto di stare lontano dalla MIA ragazza dato che non hai ben capito il concetto
Pierre: La tua ragazza eh? Quindi nessuno di voi due ha mai sentito parlare di me suppongo
Jorge: Non è nostra abituidine parlare delle nullità, tesoro va a prendere le tue cose torniamo a casa

Mi indica la cucina col capo e io annuisco agitata e dirigendomi verso questa

Jorge: Il ristorante è chiuso signore può tornare domani se vuole, arrivederci

Il tono freddo di Jorge mi fa rabbrividire, Pierre sorride lo posso sentire e poi si dirige verso l'uscita. Entrati in cucina prendiamo le nostre cose e poi ce ne andiamo. Il bambino che era tra le braccia di Jorge era Matias che a quanto pare si è addormentato tra le lacrime.

Martina: Lui sapeva i nostri veri nomi!
Jorge: Non devi perdere la calma, non così!
Martina: Dobbiamo andare da un'altra parte Jorge
Jorge: Non andremo da nessun'altra parte sta calma
Martina: Ci hanno scoperti!
Jorge: Non è ancora detto e in ogni caso non mi lascerò intimidire da un moccioso chiaro?

Arrivammo fuori la porta di casa e Matias si svegliò strofinandosi gli occhi

Matias: Dove siamo?
Jorge: A casa nostra moccioso

Lo poggia delicatamente sul divano mentre io chiudo la porta e mi avvicino ai due seduti sul divano. Mi siedo accanto a Matias dall'altro lato mentre lui cerca ancora di svegliarsi

Martina: Cos'è successo?
Jorge: è quello che voglio sapere anche io, non sei riuscito a trovare tua madre?
Matias: Io...si l'ho trovata
Jorge: E?
Matias: Lei non mi vuole più
Jorge: Cosa significa che lei non ti vuole più?
Matias: Ha detto che lei ora si è risposata con un sindaco e lui non può permettersi scandali e ha detto che io dovevo trovare un'altra famiglia

Vedo la delusione nei suoi occhi lucidi nonostante abbia lo sguardo fisso sul pavimento io e Jorge ci lanciamo uno sguardo, lui lo abbraccia e io cerco di accarezzargli i capelli fino a quando non si addormenta di nuovo

Jorge: Lo porto nella stanza accanto alla nostra

Annuisco mentre lui si alza con Matias in braccio, intanto io mi immergo nei miei pensieri, non posso fare a meno di pensare a quel ragazzo. Ha detto che suo padre è in contatto con il mio, le braccia di Jorge avvolgono il mio corpo attirandomi verso di lui.

Jorge: A che stai pensando scricciolo?
Martina: Quel ragazzo...dovremmo cambiare città
Jorge: Non cambio città solo per via di un'imbecille
Martina: Ma lui mi ha confermato che suo padre e il mio sono in contatto
Jorge: Se dobbiamo affrontare tuo padre non mi tirerò certo indietro...è qualcosa che prima o poi devi succedere non possiamo scappare in eterno capisci?
Martina: Si hai ragione ma se lui ci dividesse?
Jorge: non glielo permetterò vedrai

Jortini:l'amore non ha etáDove le storie prendono vita. Scoprilo ora