Nice to Meet you

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La bottiglia era finita ed ora stava stesa per terra, proprio come noi.

Stavamo ridendo almeno da mezz'ora perché Lidya si era impuntata sul volersi alzare, ma fallì pestandosi il dito della mano.

Sentii dei passi avvicinarsi e poco dopo una figura torreggiare su di noi.
Mi feci seria, cercando di nascondere il fatto che fossi ubriaca, per poi cominciare a scrutare quel ragazzo.

"Cosa avete da ridere tanto voi due?" Disse con voce roca, accovacciandosi alla nostra altezza.

"Davvero ti importa? Io non credo" ribattei

"Ero solo curioso, piacere di conoscerti" disse ironico, puntandomi lo sguardo addosso, quasi volesse risucchiarmi via l'anima

"Chi è quel tipo là?" Disse Lydia che fino ad ora ci stava ignorando, indicando un ragazzo moro, dagli occhi scuri che ci stava fissando
"È inquietante" aggiunse.

"Scott! Che fai lì dai vieni, sono ubriache perse" disse il moro difronte a me

Il ragazzo ci venne incontro, senza dire nulla, soffermandosi poi accanto all'amico, guardandoci divertito, come se si aspettasse qualcosa.

Lo scrutai ancora, poi mi alzai di scatto, e presi Lydia per un braccio, aiutandola a mettersi in piedi.

"Temo dobbiate fare a meno della nostra compagnia, perché io e la mia amica, faremo un ballo e poi scapperemo via" dissi aggiungendo una fragorosa risata

Il moro difronte a me sorrise nel vedermi in quello stato "Hai ragione, corri principessa, ti perderai il divertimento altrimenti"

Sorrisi, non capendo realmente, e corsi dentro con Lydia, buttandomi nella mischia di gente che stava ballando.

Cominciammo ad ancheggiare e a muoverci, quando la sentii portare via da me, aprii subito gli occhi, nella speranza che fosse stata solo una mia sensazione, ma lei non c'era più.

"Lyl? Lyl?!" Urlai nella speranza di sovrastare la musica

Cercai in varie stanze, ma riuscivo solo a trovare gente ubriaca o intenta a fare stupidi giochi da bambini.
Ero preoccupata, disperata quasi, non mi importava mai di niente, ma nessuno toccava la mia carotina.

Aprii poi la porta di un bagno, e li lo vidi. Era di nuovo lui, con lei, che tornava per incasinarle la vita, che tornava nella speranza di ritrovarla.
Jeremy Hale.

"Jer. Stai. Lontano. Da. Lei." Scandii bene, affinché fosse chiara la minaccia

"Voglio solo parlarle, ne ho bisogno" disse con un tono di rammarico

Barcollai verso la mia amica e la misi dietro di me, pronta a farle da scudo.
Lei mi urlò di mandarlo via, di cacciarlo, lei non lo voleva più e le sue lacrime, dimostravano quanto profonda fosse la cicatrice che lui le aveva impresso.

Lui fece per avvicinarsi a lei, ma io di rimando, gli sferrai un cazzotto, prendendolo in pieno nel naso.

"Ma sei pazza!" Strillò "Hai degli anelli micidiali" continuó, tappandosi con le mani il sangue che sgorgava

"Lo so" dissi semplicemente

Presi Lydia sotto braccio e scesi le scale, passai dalla cucina, afferrai due bottiglie di non so che e mi affrettai ad andare verso la macchina.

Lydia continuava a piangere, così di colpo la voltai e l'abbracciai. Ci accasciammo per terra, in mezzo alla strada. Continuavo a sussurrarle "andrà tutto bene carotina, ci sono io con te, come l'ultima volta".
Dieci minuti dopo, si era calmata e finalmente si reggeva in piedi. Le diedi una sistemata e le baciai il naso.

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