La scolaretta

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"Bene Sig.narina Harper Lee, potete già andare a lezione di Italico Rinascimentale, per poi passare a storia dell' arte e le altre materie che vede nel programma. Mi raccomando se non sa in che aula andare non si faccia problemi a chiedere. Arrivederci e buona giornata". La preside dell'Università mi congedó con un caldo sorriso. Devo dire che mi sento un poco in imbarazzo con quell' uniforme . Mi diressi verso l'aula di Italico Rinascimentale, che mi era stata indicata poco prima. Bussai e la classe rispose "Avanti!". Apro lentamente la porta e, come se fossi in slow-motion, entri in classe. La professoressa, una donna di mezza età dal viso cavallino e dal corpo esile, mi fece un caldo sorriso ed esclamò "Lei deve essere la nuova arrivata?!"
"Si" risposi timidamente.
"Dica il suo nome alla classe"
"Sofia" esitai "Harper Lee" continuo. Ci fu un sussulto generale e un vociferare animato.
"Bene si vada a sedere vicino alla Sig.narina Erika Rigamonti, seconda fila banco a estrema destra". Con passo esitante mi diressi verso il mio banco.
"Ciao sono Erika, tu sei Sofia?"
"Sì ". Iniziammo a parlare ma ascoltando sempre la professoressa, alla fine della giornata avevo anche una nuova amica.
"Ti va di mangiare insieme?"
"Guarda vorrei ma non posso devo recuperare le due ore e mezzo di sta mattina"
"A domani"
"A domani Erika". Rientrai a scuola e recupero le ore mancanti e uscita da scuola vidi che ero in ritardo per l'appuntamento con Leo e non avevo ancora mangiato. Arrivai al parco alle tre e trovai Leo seduto su una panchina.
"Ehy Sofi" e mi abbraccia.
"Oi Leo" e ricambio.
"Senti Leo io non ho ancora mangiato perché ho dovuto recuperare delle ore a scuola, possiamo fermarci a prendere qualcosa???"
"Certo Sofi,anche io e i miei amici non abbiamo ancora mangiato, c'è un Mc vicino, ci fermiamo li"
"Sì". Andiamo al Mc ritiriamo il cibo e andiamo a casa dei suoi amici. Leo suona e loro aprono senza neanche chiedere "Chi è??".
Apre la porta di casa un ragazza
"Oi Leo" lo saluta
"Ehy Ale"
"Chi è lei?"chiede in tono malizioso.
"Un' amica che si è trasferita da poco e che va all'università"
"Ahh okay, gli altri ti stanno aspettando" ci fa entrare. Ci fa strada in cucina dove, a tavola, sono seduti... o mio dio!

Matt POV'S:

Leo è in ritardo suonano e Ale Va ad aprire. Fa entrare Leo, ma dietro di lui vedo una ragazza.... La ragazza. Appena ci vede sussulta e diventa rossa.
"Tu!"esclamo
"S-si?"risponde debolmente
"Bise te la ricordi " chiedo alzandomi
"Mh-mh"
"Come ti chiami?" Chiedo avvicinandomi.
"S-sofia" dice avvicinandosi di più a Leo.
"Sofia siediti" dico. La prendo per mano, e a quel tocco sento dei brividi.
La faccio sedere a capo tavola tra me e Leo. Mi chiedono il perché di quella reazione. Spiego tutto, e poi la guarda. Anche lei mi guarda ma abbassa lo sguardo imbarazzata. È così bella.
"Oi Matt, qual'è il tuo?" Chiede Bise.
"Eh?!"
"Matt... che cosa hai preso da mangiare?"
"Ah il solito" rispondo girandomi.
"E tu Sofia?"
"Oh, ehm, Mcbacon e patatine fritte". Iniziamo a mangiare e mi accorgo che lei e Leo continuano a guardarsi.
"Allora Sofi, raccontaci un po di te? " chiede d'improvviso Ale.
"Non c'è molto da dire, sono nata il 12 aprile del 97, a Los Angeles, a 7 anni mi sono trasferita a Lucca, a 8 mia madre è morta, non avevo amici prima di trasferirmi qui" guarda Leo e sorride" niente vado a una delle università più belle e prestigiose di Torino e sono figlia di David Harper Lee". Puttana, è una fottuta miliardaria.
"C-cosa?"chiedo.
"Sono una Harper Lee". Finiamo di mangiare e da una mano a sparecchiare. Si avvicina a Leo e bisbiglia qualcosa e lui di conseguenza risponde
"La porto in bagno che si deve cambiare ha ancora l'uniforme." E vanno. Leo torna subito. Iniziamo a fare il video, ma mi sporcó tutto con delle schifezze spagnole, così vado in bagno per sciacquarmi la faccia ma quando apro la porta era ormai troppo tardi. La vedo con dei jeans e col reggiseno nero di pizzo. Non riesco a muovermi, la studio e noto delle cicatrici sul torace lei si gira e chiude la porta esce poco dopo.
"Sofia scusa" dico
"Non - non fa niente" dice lei. Si siede in disparte e ci guarda. Finiamo il video e la prendo in disparte. Andiamo in camera mia.
"Sofia, scusa ancora per prima ma io ti devo dire una cosa"
"Dimmi Matteo"
"Chiamami Matt, e poi quando ho aperto la porta ho notato delle cicatrici sul torace"
"Lo sapevo..."sussurró
"Ho toccato un tasto sbagliato?"chiedo.
"Non, è che non volevo farvi pena raccontandovi questa storia"
"A me puoi dirla"
"Quando avevo 14 anni, dei bulli a scuola mi picchirono a sangue solo perché ero miliardaria e perché avevo indossato, la collana di mia madre. Sono stata in coma 13 giorni. Mi stavo riprendendo dal fatto che mia madre fosse morta". Si mise il viso fra le mani e iniziò a piangere. Mi avvicinai a lei e l'abbracciai. Inizialmente lei era un ghiacciolo poi si lasciò andare e mi abbracciò. Ci sdraiammo sul mio letto e per la stanchezza e qualcosa d'altro ci addormentammo abbracciati, l'uno all'altra, come anime che si erano desiderate per anni,come una coppia che non si vedeva da mesi o come una coppia che aveva appena fatto pace dopo un litigio...

Continua...

Hola😘. Ecco un nuovo capitolo. Spero che vi piaccia. Mettete tante stelline. Besos❤😍😘

5 Anni Dopo...~Matteo Pelusi~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora