~8~

817 42 13
                                    

Quando mi sono assicurata che i giornalisti se ne siano andati tutti esco dall'ufficio e mi dirigo verso la stanza di Andy. Sono nervosa, non ho la minima idea di cosa dirgli, non so nemmeno come comportarmi con lui, ha ucciso il mio ragazzo di certo non posso ringraziarlo, dovrei odiarlo ma il problema è che non ci riesco. So che non l'ha fatto sua volontà, ma purtroppo questo non convincerà nessuno, per loro è un assassino e basta, non prendono proprio in considerazione la sua malattia, lo hanno sbattuti qui dentro per togliersi ogni problema. Ma comunque non lo sto giustificando, doveva stare lontano da Luke, penso sapesse che si sarebbe arrabbiato se l'avesse visto. Troppo immersa nei miei pensieri non mi rendo conto di essere arrivata, così apro la porta con la chiave che mi ha dato Andrew. Andy è steso sul letto e sta dormendo. Mi avvicino a lui e quando mi siedo sul letto apre di scatto gli occhi. Si volta verso di me e nei suoi occhi passa una luce strana.

-Kirsten che ci fai qui?- mi chiede confuso. Immagino non si ricordi nulla di quello che ha fatto e tocca a me farlo.

-Sei svenuto. Ricordi cosa è successo?- gli chiedo e scuote la testa passandosi una mano tra i capelli.

-Hai...hai ucciso una persona- sussurro e sento le lacrime pizzicare gli occhi. Non c'è la faccio, non riesco a guardarlo negli occhi. Mi alzo dal letto dandogli le spalle. Non posso crederci che mi abbia fatto qualcosa del genere.

-Non ricordo nulla, solo che ero nel corridoio poi è apparso il tuo fidanzato  abbiamo discusso- dice e la sua voce sembr ancora più confusa. Asciugò le lacrime che stanno scorrendo sulle mie guance e reprimo i i singhiozzi.

-Kirsten dimmelo, dimmi chi ho ucciso- sento il letto scricchiolare poi il rumore dei passi di Andy. Scuoto la testa e mi allontano, non voglio che mi tocchi.

-Dim... Oh Cristo, Kirsten te lo giuro non volevo farlo- si affretta a dire. Una risata amare lascia le mie labbra. Certo.

-Se davvero non volevi saresti stato lontano da Luke- urlo voltandomi verso di lui. Apre la bocca per dire qualcosa ma poi la richiude.

-Hai idea di come mi sono sentita quando ho visto il corpo senza vita di Luke a terra e avere la consapevolezza che sei stato tu?- urlo ancora. Abbassa la testa e indietreggia un po'.

-Non ero in me, lo sai- urla a sua volta. Sembra una gara a chi urla di più, ma questa la vincerò io.

-Lo so. Ma so anche che tu sapevi che ti saresti arrabbiato se lo avessi incontrato. Cazzo, l'unica persona di cui mi importi realmente qualcosa. Dovevi per forza rovinarmi la vita e non solo la mia- urlo e penso a tutti quelli che tenevano a lui. Sopratutto a Liz, non oso immaginare come stia adesso.

-Kirsten mi dispiace, non volevo- sussira l'ultima frase senza incontrare i miei occhi. Mi sta mentendo.

-No, tu volevi eccome. Sai cosa Andy, ho chiuso- mentre parlo lo guardo negli occhi. Cerca di avvicinarsi a me ma io mi allontano andando verso la porta.

-Voglio che mi aiuti Kirsten. Voglio essere io ad aiutarti. Voglio essere io a starti accanto. Voglio essere io a farti superare questa cosa. Non ti ricorda nulla?- dice con tono più pacato. Mi fermo vicino alla porta e ci poso una mano chiudendo gli occhi. Non può, non può fare questo.

-Il problema è che ora come ora non voglio aiutarti. Ciao Andy- dico senza voltarmi. Abbasso la maniglia aprendo la porta ed esco dalla stanza. Me la richiudo alle spalle e mi appoggio ad essa. Sento ancora una volta le lacrime scendere sulle mie guance ma non ho la forza di asciugarle. Mi allontano dalla porta e imbocco il corridoio che mi porta all'uscita. Non voglio rimanere un minuto di più qui dentro. Non ho voglia di prendere l'autobus quindi me la faccio a piedi. Per fortuna ho sempre con me le cuffie, così le collego al telefono e metto riproduzione casuale. Parte subito I Miss You dei Blink-182. Ricordo che è stato Luke a farmela sentire e da allora la amo e direi che è azzeccata per come mi sento ora. Non riesco ancora a crederci. Quello che mi fa incazzare di più è che Andy sapeva che se avesse visto Luke si sarebbe arrabbiato e sarebbe successo quello che è successo. Sento ancora le lacrime scendere mentre parte Amnesia. Mio fratello e i ragazzi suonavano insieme da un po' e si sono divertiti a scrivere questa canzone e per me è semplicemente stupenda, per non parlare della voce di Luke, ma comunque sono tutti e quattro molto bravi e anche questa è azzeccata. Nel frattempo non mi rendo conto di essere arrivata a casa di Luke. Metto via il telefono e busso un paio di volte. Il volto di Liz in lacrime appare quando la porta si apre. Senza pensarci due volte l'abbraccio.

Quando ci stacchiamo mi fa entrane e entrò nel salotto, dove ci sono mio fratello, Ashton e Calum. Corro ad abbracciarli. E ci consoliamo così, o almeno ci proviamo. Quando ci stacchiamo ci sediamo sul divano. Restiamo in silenzio per un bel po' di tempo, tutti e cinque con la testa china, fino a che Liz non rompe il silenzio.

-Sapete qual'è il mio unico rimpianto?- ci chiede alzando la testa. I suoi occhi azzurri, così simili a quelli di Luke, sono rossi e gonfi.
Scuotiamo la testa.

-E non aver detto a mio figlio che gli voglio bene. Abbiamo litigato ieri, prima che venisse da te Kirsten, per il fatto del trasferimento.
Aveva detto che ci avrebbe pensato lui, ma così non è stato- la sua voce è bassa e ogni tanto si asciuga le lacrime. Mi distrugge vederla così, non lo merita. Nessuna madre merita di perdere un figlio.

-Il mio unico rimpianto è non averlo stretto di più a me e non avergli detto quanto è importante per me, quanto io lo ami- la mia voce non è meglio di quella di Liz. Qualche singhiozzo mi ha fatto interrompere la frase ogni tanto.

-Sono sicura che lo sapesse Kirsten- dice dolcemente Liz. Può anche essere vero, ma io non gliel'ho detto e doveva saperlo.

-Il nostro è non avergli detto che è il migliore amico di sempre. Magari lo sapeva, ma Luke aveva bisogno di sentirsi dire certe cose. Lo sappiamo tutti- prende parola Ashton e gli altri annuiscono. Ha ragione, Luke poteva sembrare forte, ma in realtà era fragile. Voleva continuamente delle certezze e io gliele davo.

-Io lo trovo quel bastardo e lo ammazzo con le mie mani- dice dopo svariati minuti di silenzio mio fratello.

-Sanno già chi è stato e non faranno niente- dice Ashton. E ha ragione, non faranno nulla a Andy. Il massimo che possono fare è farlo rimanere lì per sempre e non sarebbe giusto.

-Bene, ditemi chi è?- chiede alzandosi in piedi. Mi giro verso mio fratello spalancando gli occhi, non lo lascerò andare da Andy se è questo che ha in mente, non voglio perdere anche lui.

-No, tu non ci andrai- dico avvicinandomi a lui. Mette una mano sulla mia spall e sorride, o almeno ci prova.

-Tranquilla sorellina, non mi succederà niente- pensa di tranquillizzarmi ma non ci riesce neanche un po'.

-No. Tu non lo conosci non sai perché è lì dentro. Ascoltami Mike, promettimi che non ci andrai- lo supplico sentendo le lacrime scendere sulle mie guance.

-Te lo prometto- sussurra per poi abbracciarmi. Spero davvero che non ci vada. Sa essere molto ostinato quando si mette in testa una cosa ma spero che questa volta mi ascolti.
____________
Holaaaaaaa
Scusate il ritardo ma ho finito internet ovviamente e adesso sto scroccando Wi-Fi. Comunque non so quando aggiornerò di nuovo, spero presto. Commentate e stellinate⭐️❤️
BAYYY
VE SE AMA❤️❤️❤️
P.s scusate gli errori

Asylum||Andy BiersackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora