Si, ho dormito con la sua giacca. Non è stato proprio comodo ma, per la prima volta, ho dormito decentemente. Immagino se ci fosse stato lui al posto della giacca, sarebbe stata la notte più bella della mi vita.
Dovrei smetterla di illudermi, poi oggi esco con Bryan e non posso pensare sempre ad Harry, non è carino da parte mia.
Sbuffo chiudendo l'anta dell'armadietto, sobbalzo non appena dietro di essa spunta un Harry tutto fossette.
"Certo che per spaventarti non ci vuole tanto, checca" ridacchia.
Le mie scarpe in queste occasioni diventano sempre molto interessanti, non trovate anche voi come sia affascinante il modo in cui il lacci si intreccino fra di loro?
"Mi stai ascoltando?" mi richiama il riccio.
"Oh sc-scusami" balbetto mortificato. Sono sempre così distratto, dovrei pensare meno.
"Lascia perdere, nano. Ci si vede" dice, infine lui, con un ghigno.
Cosa mi avrà detto? Ma perchè non sto mai attento! E se mi ha dichiarato il suo amore eterno? Che scemo che sono.
Scuoto la testa disilluso e me ne vado in classe. Mi accomodo all'ultimo banco e seguo, attento, la lezione.
"Avanti" dice il prof., dopo che hanno bussato alla porta.
"Buongiorno prof., il signor Hide ha chiesto se può uscire Tomlinson." Styles entra in tutto il suo fascino.
"Si certo, vai Louis." mi alzo prendendo le mie cose.
Non appena siamo fuori, mi giro verso di Harry.
"M-ma tu oggi n-non hai il pr-prof. Hide" so il suo orario a memoria, ok?
"Come fai a saperlo, nano?" mi chiede lui perplesso.
Bel colpo Tomlinson, ora cosa ti inventi?
"Conosco l'orario del professor Hide" per un pelo.
"Ok, ora, vieni con me." afferma prendendo la mia mano e trascinandomi dietro di lui.
"Styles n-non po-possiamo uscire d-da scuola" non so dove voglia andare, ma abbiamo oltrepassato il cancello scolastico.
Mi sto, leggermente, preoccupando. Se mi vuole uccidere? O picchiare?
"Tranquillo Louis, non ti farò nulla, se è quello che pensi. E poi se salti qualche lezione non muore nessuno, vai tutti i giorni a scuola. In ogni caso ti ho prelevato io dalla classe, la colpa sarà mia." mi sorride rassicurandomi.Non voglio che la colpa se la becchi lui ma, in ogni caso non mi crederebbero mai, il signor Yuma è testimone.
"Ehy nano, siamo arrivati." mi risveglia il riccio.
E, davvero, wow. Davanti a me si presenta un bellissimo salice piangente, ha le foglie chiarissime ed è bello alto.
"Vieni, entriamo."Dentro è quasi magico, mi ricorda molto le fiabe che leggevo da più piccolo, come se lì ci fossero delle creature sovrannaturali, il tronco è enorme. Poggio una mano sulla corteccia ruvida e "Perchè mi hai portato qui?" chiedo imbarzzato.
Harry si gira verso di me, e ho capito che è lui la creatura magica, i ricci in disordine, gli occhi verdi che brillano, le labbra rosse tirate in sorriso con quelle amabili fossette.
"Ai miei amici non sarebbe piaciuto, di certo." afferma lui abbassando la testa scuotendola."O-oh e c-come l'hai t-trovata? è veramente bellissima." sorrido portando lo sguardo all'insù tra i rami intrecciati.
Il riccio mi guarda e "Si, davvero bellissima." divento tutto rosso senza spostare lo sguardo "L'ho intravista dalla finestra di scuola, ero curioso, volevo vederla" continua.
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The Dirty Blood Wings |Larry Stylinson|
FanfictionAssorbire gli insulti come una spugna, senza rilasciare nulla, lasciando che questi permangano nella sua mente, ricordando ogni suo singolo sbaglio. La spugna riesce ad espellere il suo contenuto quando viene stretta tra le mani, e forse lui aveva s...