Giochiamo a Caccia alla Bandiera

1.1K 62 9
                                    

Il mattino seguente, a colazione sono piuttosto silenziosa. 《Cos'hai?》 Mi chiede Bianca. 《Sei piuttosto silenziosa... non è da te》 《Semplicemente... nulla, ho dormito male, per questo sono un po' nervosa》 Mento. Zoe mi scocca un'occhiata nervosa. Spero non abbia capito che io la notte scorsa l'avevo seguita. Poi, dopo colazione mi avvio alla stalla dei pegasi, appena entro vedo che una figlia di Afrodite, sta mettendo una grossa quantità di fieno nella mangiatoia di un pegaso. "È troppo mia signora!" Si lamenta qualcuno nella mia testa. Rimango visibilmente scioccata. Ho... ho sentito la voce di un pegaso nella mia testa?! "Mia signora, la prego, dille di mettermene meno, piuttosto, vorrei delle zollette di zucchero!" 《Delle zollette di zucchero?》 Chiedo. 《Cosa?》 Domanda la figlia di Afrodite. 《Emh... nulla... ma non credi di esagerare, con questo fieno?》 《Esagerare? Ma per chi mi hai presa? Guarda che questo pegaso mangia molto, e oggi è il mio turno nelle stalle, perciò vattene!》 《Ehi, ehi, calma! Guarda: stai facendo innervosire pure lui》 Mi avvicino al pegaso e comincio a carezzargli la criniera dietro le orecchie, con movimenti delicati. 《Come... come lo sai che si sta innervosendo?》 Chiede perplessa. Faccio spallucce. 《Lo capisco, fa dei nitriti più acuti》 Il volto della ragazza si adombra. 《Qui c'è solo una persona che li capisce, i pegasi e guarda caso è proprio qui》 Appena finisce la frase un brivido mi percorre la schiena. 《Percy!》 Esclama la figlia di Afrodite. 《Ciao Silena, cosa sta succedendo?》 《Oh, beh... nulla, solo che questa Cacciatrice sostiene che io abbia dato troppo fieno a Timballo》 《Troppo fieno? Fa vedere》 Dice lui, poi glielo fa vedere e lui dice: 《Beh, Timballo stesso, ha detto che è troppo... dagli qualche zolletta di zucchero piuttosto》 Al sentire questa frase rimango scioccata. 《Hai... hai parlato con il pegaso?》 Chiedo. 《Beh si, come figlio di Poseidone riesco a capire la lingua degli equini》 Dice accarezzando il pegaso, proprio dove l'avevo accarezzato io. "E dei pegasi" Dice Timballo nella mia testa. 《E dei pegasi》 Ripete Percy. Poi si rivolge a Silena. 《Hai qualche zolletta di zucchero?》 《Emh, vado a vedere... resta qui》 Risponde. Lui annuisce e continua a carezzare il pegaso. Io mi metto seduta su una sedia lì vicino. 《Sei... c'è qualcosa che non va?》 Chiedo, è la prima volta che parlo con un ragazzo... ma non m'interessa... sento di avere un legame particolare con lui, che non è quello del piacersi a vicenda, o avere una cotta passeggera... più un legame familiare. E quando penso questo, trasalgo. Lui fa un sorrisetto sarcastico. 《Sai? È la prima volta che una Cacciatrice mi parla così, cioè senza problemi, come se non le costasse nessuno sforzo》 《Beh, è vero》 Ammetto. 《 Diciamo che... sono un po' diversa dalle altre》 《Che vuoi dire?》 Chiede lui. 《Beh... se ci fai caso... le altre vi guardano con disprezzo... mentre io, vi guardo solo con un semplice disappunto》 Chiarisco. 《Disappunto, dici?》 《Beh si... altrimenti non starei qui, a parlare con te》Lui sorride. Un bel sorriso. Stranamente simile al mio. 《Come... come hai fatto a capire che Timballo voleva meno fieno?》 Chiede curioso. "Perché anche lei mi capisce" Risponde il pegaso. Mi mordo la lingua. Poi lo sguardo di Percy va da Timballo, a me. Ripetutamente. 《Come... com'è possibile?》 Scuoto la testa. 《Non ne ho idea》 Ammetto. "Siete molto simili." Continua Timballo. "Avete lo stesso colore degli occhi e dei capelli." A queste parole, la mia faccia diventa bianca. 《E allora?》 Chiedo irritata. 《Avanti, cosa c'è di tanto simile in noi? Abbiamo solo i capelli e gli occhi dello stesso colore! Nulla di più!》 Dico rivolgendomi al pegaso. 《E capiamo entrambi la loro lingua》 Insiste Percy. 《Grazie, Jackson, ci mancavi pure tu, adesso》 Dico andandomene. Cerco di evitare più possibile l'argomento "Famiglia", ma evidentemente gli altri non lo vogliono capire. "Aspetti, mia signora, mi perdoni, non volevo dire qualcosa di sbagliato... Vuole fare un giro con me?" Chiede Timballo, nella mia testa. 《Adesso no, sarà per un'altra volta》 Borbotto. E mi avvio verso il laghetto delle canoe. Dopo un po', Zoe viene a chiamarmi, dicendo che dobbiamo prepararci per la partita di questa sera, così la seguo. 《Allora, mi pare di aver sentito, che questa notte hai dormito male, è vero?》 Stringo i denti, per quanto possa mentire a Bianca, non posso fare lo stesso con Zoe. 《Ti... ti ho seguita e ho sentito tutto》 Zoe annuisce. 《È ora che lo dica alle altre》 Io annuisco e appena raggiungiamo le altre, Phoebe mi passa un'armatura. 《Li facciamo a pezzi, questi ragazzi del campo!》 Esclama. Io sogghigno, sicura della nostra vittoria. Poi Zoe richiede l'attenzione su di sé e spiega brevemente l'incubo che ha avuto la notte scorsa. Tutte ci ammutoliamo. Alcune perfino piangono. Poi però, infondo loro spirito d'iniziativa e finiamo di allacciarci le armature. Ad un certo punto lo zoccolo di Chirone tuona sul pavimento del padiglione. 《Eroi!》 Chiama. 《Conoscete le regole! Il ruscello è il confine. La squadra azzurra - il Campo Mezzosangue - prende il bosco occidentale. Le Cacciatrici di Artemide - la squadra rossa - prendono quello orientale. Io fungerò da arbitro e da medico di campo. Niente ferite intenzionali, per favore! Tutti gli oggetti magici sono permessi. In posizione!》 《Bene!》 Esclama Zoe, dopo aver posizionato la bandiera in un luogo poco sopra il ruscello. 《Bianca, tu farai da guardia alla bandiera, io guiderò il gruppo d'assalto principale, con Phoebe e altre tre di noi, sulla sinistra. Beatrice, tu capeggerai un diversivo, per attrarre più persone del loro gruppo verso di te. Prenderai due di noi e andrai verso destra》 《Ricevuto!》 Esclamo. Poi sfreccio verso destra con i pugnali in mano. Le mie due compagne mi seguono e presto vediamo il gruppo di Talia venire verso di noi. 《Incoccate gli archi!》 Sussurro. Subito Emily e Lilith incoccano gli archie circondano il gruppetto di Talia. 《Guarda, chi si vede...》 Dice Talia. 《Beatrice... molto geniale il tuo piano》 Inarco un sopracciglio e mi scaglio contro Talia, mentre le altre scagliano frecce intrise di zolfo ai loro piedi. La nube puzzolente ci oscura la visuale, ma lo scudo di Talia mi fa capire dov'è, così le salto addosso e le metto un pugnale alla gola. 《Arrenditi, figlia di Zeus, non hai scampo》 Le ride e mi colpisce con lo scudo, così cado a terra. Ad un certo punto sento uno ZIP! E capisco che qualcuno ha abboccato alla trappola di Emily. Mi dirigo verso la trappola e vedo Percy a gambe all'aria in mezzo alla neve. 《Guarda, chi si vede, che c'è Jackson, sei inciampato per caso?》 Gli chiedo. Lui mi ignora ma sente la voce di Talia alla nostra sinistra. 《Percy!》 Grida. 《Che stai combinando?》Prima che ci raggiunge, un'altra freccia esplode ai suoi piedi, liberando un'altra quantità di zolfo. 《Non è giusto!》 Boccheggia Talia. 《Le frecce puzzolenti sono antisportive!》 Faccio spallucce e sto per andarmene, mentre Percy si alza e continua a correre. Se non prendo una scorciatoia arriva di sicuro nel suo territorio! Così taglio di qualche metro e lo attacco con uno dei miei pugnali, ma lui para il colpo e continua a correre. Poi sento gridare dall'altra parte del ruscello e capisco che il gruppo di Zoe ha preso la bandiera. 《No!》 Urla Percy. E corse ancora più veloce. Io cerco di correre più veloce che posso, ma Zoe ha già superato il ruscello con un balzo, investendolo. Noi Cacciatrici esultiamo. Poi Chirone sbuca fuori dal bosco con la faccia cupa. 《Le Cacciatrici hanno vinto》 Annuncia con scarso entusiasmo. 《Per la cinquantaseiesima volta di fila》 Borbotta poi. 《Perseus Jackson!》 Strilla Talia andandogli incontro. 《In nome degli dei, a cosa accidenti stavi PENSANDO?》Sbraita, quasi fuori di sé. Percy serra i pugni. 《Ho preso la bandiera, Talia!》 Gliela sventola in faccia. 《Ho visto un'occasione e l'ho colta!》
《IO SONO ARRIVATA ALLA LORO BASE!》 Urla lei. 《Ma la bandiera era sparita. Se tu non ti fossi immischiato, avremmo vinto》 《Avevi troppe avversarie addosso!》 Esclama lui. 《Oh, così è colpa mia?》 Chiede lei, irritata. 《Non ho detto questo》 Ribatte Percy. Ma Talia urla frustrata e gli da un spinta. Una potente scossa elettrica gli attraversa il corpo facendolo cadere in acqua con un volo di tre metri. Alcuni ragazzi rimangono a bocca aperta. Qualcuna di noi Cacciatrici soffoca una risatina. Io stringo la mascella. Così non va. La situazione sta degenerando completamente. 《Scusa》 Dice Talia impallidendo. 《Non volevo...》 Poi un'onda prorompe dal ruscello e si schianta nella faccia di Talia. 《Già》 Ringhia Percy. 《Non volevo nemmeno io》 《Adesso basta!》 Dico a denti stretti avviandomi verso di loro. 《Beatrice! Cosa fai?》 Mi chiede Zoe. 《Ragazzi smettetela!》 Dico mettendomi fra i due. 《Meglio che ne stai lontana, Cacciatrice》 Mi ammonisce Talia. 《Non credo proprio》 Ribatto. Ma Talia mi ignora bellamente urlando: 《Vuoi una lezione, Testa d'Alghe?》《Accomodati, Faccia di Pigna!》 Esclama Percy. Poi solleva la sua spada, in tempo, poiché Talia urla e un fulmine si abbatte sulla sua lancia e rimbalza sul petto di Percy. Cerco di avvicinarmi ma centinaia di litri di acqua si levano in una spirale, aspettando un ordine dal figlio di Poseidone. 《Adesso basta!》 Urlo con tutto il fiato che ho in corpo, la rabbia fluisce in me come se fosse liquida, e senza accorgemene la terra sotto di me trema. Sento che Percy ha ordinato all'acqua di ritornare nel letto. Quando apro gli occhi non credo a quelli che ho davanti: una spaccatura nel terreno profonda una decina di metri, separava Talia da Percy. 《Come... come hai fatto?》 Chiedono Talia e Percy all'unisono. Io indietreggio. Non so che dire. 《Non... non lo so》 Mormoro. Poi guardo Chirone, la sua faccia scura mi fa capire che non è nulla di buono. Ad un certo punto sento dei passi dietro di me, vedo che molti di noi stanno guardando alle mie spalle, così faccio lo stesso e mi ritrovo davanti il corpo di una mummia, la peggio conservata nei secoli di ogni museo egizio. È avvolta in un fitto vapore verde e quando si avvicina ancora di più, noi indietreggiamo esterrefatti. 《È impossibile》 Esclama Chirone. 《Lui non... lei non ha mai lasciato la soffita. Mai.》 Poi la voce della mummia parla dentro la testa di ognuno di noi. Io sono lo spirito di Delfi. Portavoce delle profezie di Febo Apollo, uccisore del possente Pitone. L'Oracolo di Delfi? Per poco non svenivo. Quella mummia incartapecorita era il famoso Oracolo di Delfi? Senza prestarmi attenzione, l'Oracolo si volta verso Zoe e dice: Avvicinati, postulante, e chiedi. Zoe deglutisce. 《Cosa debbo fare per aiutare la mia dea?》 La bocca dell'Oracolo si apre e il vapore verde si riversa fuori condensandosi in una nuvola. All'interno c'è Artemide, incatenata ad una roccia. Poi l'Oracolo parla:

Cinque andranno a ovest dalla dea in catene.
Uno si perderà nella terra dove mai pioggia viene.
Il flagello dell'Olimpo la strada saprà mostrare.
Il campo e le Cacciatrici insieme potranno trionfare.
La maledizione del Titano uno dovrà patire,
e per mano di un genitore, un altro dovrà perire.

Poi la nube si dissolve e l'Oracolo si siede su un masso e torna immobile, come se nessuno potesse impedirle di andarsene da lì.

La figlia di PoseidoneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora