Capitolo due

83 9 5
                                    

JONATHAN
Affondo i miei canini nel suo collo candido con delicatezza, sentendo il sapore del suo sangue. É dolce e amaro al tempo stesso. La sento dimenarsi sotto di me, e sorrido, mentre bevo il suo delizioso sangue. Seelie inarca la schiena nella speranza di scrollarmi di dosso, ma non ci riesce. Le sue energie scivolano via, mentre io bevo sempre più avidamente il suo sangue. La osservo ancora attaccato al suo collo poggiarsi sul banco, e allungare una mano. Prende qualcosa, ma io capisco cosa sia troppo tardi. Seelie lancia la boccetta, che si rompe sul mio braccio. La mia pelle si ustiona, ed io urlo. Mi tengo il braccio al petto e due lacrime solcano il mio viso. Lei si é alzata, e mi guarda infuriata, i suoi occhi emanano raggi verdi. Le sue orecchie lasciano posto a due cadide da lupo. I suoi denti diventano a punta e le sue unghie crescono. Il suo jeans si strappa facendo comparire una folta coda bianca. Si mette in posizione di difesa e mi fissa. Io le guardo il collo e mi avvicino. Lei si irrigidisce, ma non si muove. Appena giugno di fronte a lei mi avvicino al suo collo e lecco il sangue rimasto, cicatrizzando la ferita. Seelie mi spinge subito via e mi attacca. Io impreparato cado a terra, mentre la lupetta mi tempesta di graffi. Sto per perdere conoscenza, e la lupetta pare accorgersene. Si alza da me e a quattro zampe si siede su un banco, e mi guarda ringhiando felice. Scodinsola la coda, che ora é ricoperta da sangue scuro e sorride mostrandomi i denti. I miei occhiali sono spariti, ed io vedo un po' sfocato. La lupetta ridacchia e mi lancia qualcosa: i miei occhiali. Li afferrò e li indosso. Le mie ferite si sono già rimarginate, ma sono completamente zuppo di sangue, e i miei capelli sono appiccicati alla nuca.
"Non dovevi metterti contro di me vampiretto, specialmente il giorno in cui non ho la strozzalupo." dice con voce innocente, ma sul volto ha disegnato un ghigno.
Sorrido al soprannome che mi ha dato e mi alzo lentamente tra i suoi ringhi.
"Ti chiedo perdono lupacchiotta, ma il tuo sangue é ottimo." dico e lei socchiude gli occhi minacciosa.
"Le andrebbe di far pace?" chiedo con un inchino. Lei ridacchiando fa un cenno con la testa, facendo ondeggiare i suoi capelli corti. Osservo la luce del sole che fa risplendere i suoi capelli, é bellissima... Ma cosa mi sta succedendo! Elimino tutti i pensieri dalla mente e mi siedo dall'altro lato della classe. La lupacchiotta sorride compiaciuta e ritorna umana. La guardo meravigliato. Non ha nemmenono. Una traccia di sangue sui vestiti, e i suoi capelli sono luminosi. Sorride furba, poi si mette le cuffie ed inizia a disegnare. Mi chiedo come faccia a rimanere pulita. Il sangue che ho addosso evapora con il sole, e all'ultima campanella sono pulito. Seelie continua a disegnare, ed io curioso mi alzo e la osservo. É concentrata e non si accorge di me. Fa un disegno fantastico, il volto di un uomo, é perfetto, lo ammiro e noto una certa somiglianza tra Seelie e lui. Una goccia bagna il foglio, subito seguita da altre. Sta piangendo. Rimango paralizzato. I licantropi non piangono mai, devono sempre dimostrarsi superiori, ma questa lupacchiotta sta chiaramente male.
L'abbraccio, e lei per un attimo chiude gli occhi e si appoggia al mio petto. Sento un calore al cuore, e la guardo dolcemente. Lei all'improvviso scatta e si gira guardandomi furiosa, con le lacrime ancora agli occhi. Sta per dire qualcosa, quando la Proff entra nella sala punizioni, allora ritorna impassibile. Si siede il più lontano da me e rimane in silenzio mentre la Proff ci scruta. La donna scuote la testa, poi la sua voce acida riempie la stanza.
"Vedo che non vi siete riappacificati." dice, ed io vorrei strozzarla. Seelie ringhia ma la Proff non ci fa caso.
"Lavoro di coppia, farete una ricerca assieme!" esclama tutta contenta, io annuisco contrariato, mentre Seelie si alza di scatto dalla sedia e si mette a urlare contro quella donna orrenda.
"Io con il vampiro non ci sto chiaro!?" la Proff fa come se non ci fosse e continua.
"Farete una ricerca su Licaone e non voglio scuse, oppure un insufficienza chiaro!?!?" Seelie si limita ad uscire dalla classe, ed io seguo il suo esempio. Cammina per i corridoi sempre più velocemente ed io la seguo. Esce dall'Istituto e si trasforma in un bellissimo lupo bianco. I suoi occhi verdi sono ancora più luminosi, e la sua pelliccia candida risplende al sole, mentre muove lentamente la sua grande coda. Inizia a correre, e cerco di raggiungerla, ma lei scompare dalla mia visuale. Mi fermo e guardo la strada deluso. Non so perché mi sento cosi, ma io voglio stare con lei. Sbuffo e me ne vado per andare nel mio appartamento. Cammino sotto il sole che brucia la mia pelle chiara. É da poco che ho imparato ad uscire di giorno, sono uno dei più giovani che ci é riuscito, ma il sole mi fa ancora male. Sono quasi arrivato a casa quando scorgo una coda bianca macchiata di rosso girare l'angolo. Subito dopo una decina di lupi la seguono ringhiando. Sento degli ululati di dolore e corro. Giro l'angolo e vedo la mia lupetta circondata da lupi. Perché ho detto mia? Boh so solo che nessuno la può toccare. La osservo. Ha le fauci sporche di sangue, cosi come la bocca, le zampe e la coda. Ringhia e si mette in posizione di attacco. I lupi indietreggiano e lei attacca veloce e precisa. Dopo qualche minuto due uomini sono a terra morti. Ora lei ha una zampa completamente rossa, che tiene piegata. Il lupo al centro inizia a mutare e a trasformarsi. É un uomo alto, muscoloso, dalla pelle color miele, i capelli biondi sono corti e rasati in più punti. I suoi occhi celesti guardano divertiti Seelie. É a torso nudo, e sulla schiena noto il simbolo degli alfa. Il suo pantalone é rovinato e stracciato, ma lui non ci fa caso.
"Seelie, la mia piccola, mi sei mancata tanto!" dice con la sua voce melodiosa. Seelie ritorna metà lupo, ma non smette di stare tesa. Non é sporca di sangue, ma vedo una ferita sul suo braccio. Il suo viso é sofferente, ma lo nasconde diventando fredda.
"Sai mi hai offeso andandotene prima del nostro matrimonio" continua il biondo avvicinandosi. Seelie é impassibile, ma sempre tesa.
"Ho bisogno di una bella Omega con me, e chi meglio di te?" questa volta é la mia lupacchiotta a ridacchiare, e lui la guarda confuso. Lei prende i lembi della sua canotta e se la sfila molto lentamente. Sento il mio battito accelerare e rimango imbambolato a fissarla. Indossa solo i jeans strappati e un reggiseno di pizzo, ma anche se é dicembre lei non ha freddo. Butta via la canotta e si gira. Sotto la nuca ha il simbolo Alpha. Il biondino rimane interdetto e immobile. Lei sorride e si rigira. In quel momento si accorge della mia presenza e sgrana gli occhi arrossendo. Io distolgo lo sguardo e lei fa lo stesso.
"Vattene Marcus, non sei il benvenuto nel mio territorio." dice calma, ma lui sorride malizioso.
"Misa che non sarà più il tuo." poi tutti i lupi le saltano addosso.
La vedo lottare e vedo altri tre uomini accasciarsi al suolo morti, ma altri cinque continuano ad attaccarla. Impazzisco e mi fiondo su di loro. Mordo prosciugo e passo ad un altro, in poco tempo sono tutti morti, e il loro capo é scomparso. Sputo a terra. Questo sangue fa schifo, é diverso da quello della mia lupacchiotta. Mi giro e la vedo a terra, di nuovo umana, completamente sporca di sangue e terra. I suoi capelli biondi sono sporchi e scompigliati. Il mio cuore si riempie di paura. Mi chino su di lei e ascolto il suo battito. Avvicino l'orecchio al suo petto nudo e arrossisco involontariamente. Sento il suo cuore battere lentamente e salto di gioia. La prendo in braccio a mo principessa e mi dirigo al mio appartamento tenendola stretta a me.

Vi piace?
Spero di , é la mia prima storia, spero che venga letta da tanti! 🙂

Diversa, Licantropa, Principessa, Fata, Ma chi sono Io?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora